tag:blogger.com,1999:blog-80639512569205519342024-02-19T03:26:51.662+01:00ALASSIO iTEKICT - Open Group - Blog and WebsiteAndrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.comBlogger94125tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-26646038624245364622021-01-20T15:05:00.003+01:002021-01-21T12:33:28.445+01:00QUANTUM COMPUTING...<p>
</p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;"> <span style="color: #0b5394;">...oltre al suo impiego, combinando bit, neuroni e
qubit ovvero super computer, intelligenza artificiale e
computer quantistici, si ottiene e si otterrà sempre di più una "discovery accelerata" applicabile alla ricerca tecnologica e non
solo.</span></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: verdana;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP4tS3iyEZXmDXYOQScwpnN4pPvoyNv1wntaaV20EW11IfqYQZyjjN9gBxa6gLY99Hl3H_47JigYeZtbwWhF6Nx_TRiQFNZ5u41k79qwn0xAR6uKiZZLjPGuB_fAsHfWIDTMRKRWSijIYP/s1920/Futuro.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="1920" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjP4tS3iyEZXmDXYOQScwpnN4pPvoyNv1wntaaV20EW11IfqYQZyjjN9gBxa6gLY99Hl3H_47JigYeZtbwWhF6Nx_TRiQFNZ5u41k79qwn0xAR6uKiZZLjPGuB_fAsHfWIDTMRKRWSijIYP/w640-h360/Futuro.jpg" width="640" /></a></span></div><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"> </span></span></span><p></p><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Sempre più aziende e centri di ricerca investono capitale sullo
sviluppo del cosiddetto "quantum computing". A partire dal 2018,
la Quantum Flagship Iniziative europea, ha messo in campo un
miliardo di euro in dieci anni.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Lanciando una rapida occhiata altrove, notiamo che il colosso IBM,
in occasione del Consumer Electronics Show di Las Vegas 2019, ha
lanciato il modello "IBM Q System One", il <b><span style="font-weight: normal;">primo
computer quantistico in ambito commerciale. Un esempio che ci mostra
chiaramente come il quantum computing</span></b><span style="font-weight: normal;">
</span>e la fisica subatomica facciano già parte del mondo del
business. Non è un caso che il computer quantistico targato IBM,
mediante cloud, può già essere impiegato nelle aziende per<span style="font-weight: normal;">
</span><b><span style="font-weight: normal;">applicazioni
commerciali</span></b><span style="font-weight: normal;">
(crittografia, farmaco personalizzato, </span>modelli finanziari e
previsioni meteorologiche).</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><b><span style="font-weight: normal;">In California, Google
</span></b>possiede un laboratorio di ricerca dedicato allo
sviluppo quantistico (Quantum Artificial Intelligence Lab), per
l'integrazione dell'intelligenza artificiale al calcolo quantistico,
lavoro principalmente finalizzato allo sviluppo di semiconduttori ed
algoritmi dedicati. John Martinis, direttore nonché uno dei massimi
esperti in ambito di ricerca quantistica, ha dichiarato recentemente
che Google è prossima alla creazione di un computer in grado di
dimostrare la netta superiorità del calcolatore quantistico rispetto
ai super computer tradizionali (quantum supremacy).</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">I cosiddetti "quantum computer" sono calcolatori che<b><span style="font-weight: normal;">
sfruttano sia le leggi della fisica che della meccanica quantistica
per lo studio delle particelle subatomiche. L'unità fondamentale è
il "qubit" o bit quantistico</span></b><span style="font-weight: normal;">,</span>
legato allo stato in cui si trova una particella o un atomo, le cui
peculiarità consentono di svolgere calcoli velocissimi. Nel metodo
computazionale classico, ogni bit è rappresentato da <b><span style="font-weight: normal;">zero
o uno</span></b><b> </b>(sistema binario) mentre nel
computing quantistico, il qubit, sfruttando le leggi della meccanica
quantistica, <span style="font-weight: normal;">può essere
</span><b><span style="font-weight: normal;">contemporaneamente
zero e uno. Un bit classico immagazzina un valore binario (0 oppure
1), un qubit, può immagazzinare un’arbitraria sovrapposizione di
stati di 0 e di 1. Tutto ciò </span></b>è reso possibile
grazie alla sovrapposizione degli stati <span style="font-weight: normal;">quantistici</span><b><span style="font-weight: normal;">,
peculiarità che abilita i calcoli in parallelo </span></b><span style="font-weight: normal;">anziché
un calcolo alla volta</span>, moltiplicando esponenzialmente potenza
e velocità anche per calcoli complessi, riducendo notevolmente i
tempi di elaborazione da anni a minuti. Oltre alla sovrapposizione di
stati, i qubit hanno ulteriori proprietà che derivano dalle leggi
della fisica quantistica come <span style="font-weight: normal;">l'"</span><b><span style="font-weight: normal;">entanglement"
o </span></b>correlazione tra un qubit ed un altro, da cui
deriva una forte accelerazione nel processo di calcolo avviato.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Al centro delle potenzialità rivoluzionarie del quantum
computing, c’è quindi il qubit, elemento base di un computer
quantistico. Le tecnologie sviluppate dalla fisica fondamentale per
gli acceleratori possono essere utilizzate per realizzare nuovi tipi
di qubit, capaci di conservare intatta l’informazione immagazzinata
per tempi molto più lunghi di quanto sia possibile attualmente,
consentendo così l’applicazione dei computer quantistici per la
risoluzione di problemi complessi.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Oltre all’iniziativa americana, in Europa si sta
muovendo in parallelo e con obiettivi simili, la Quantum Flagship,
supportata dalla EU in ambito di Horizon 2020 e Horizon
Europe. Uno dei problemi attualmente più importanti nella scienza
della computazione quantistica è quello di estendere il cosiddetto "tempo di coerenza", il tempo cioè in cui un qubit (bit
quantistico) mantiene inalterate le informazioni contenute.
Comprendere e mitigare le fonti che generano la "decoerenza" dei
qubit è fondamentale per l’ingegneria dei futuri computer e
sensori quantistici. Lo stesso vale per i sensori quantistici, il cui
spettro di sensibilità dovrà permettere di affrontare questioni da
tempo irrisolte in molti campi della scienza. Il superamento di
queste limitazioni avrà un grande impatto in diversi ambiti, dalle
scienze della vita alla biologia, dalla medicina alla sicurezza,
consentendo inoltre misure di incomparabile precisione e sensibilità
nella scienza di base.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Lo stato subatomico genererebbe però delle problematiche che il
quantum computing deve superare. La prima sfida è<b><span style="font-weight: normal;">
il mantenimento della qualità dei qubit,</span></b> tendenti a
perdere rapidamente le qualità quantiche in circa cento
microsecondi, a causa di fattori quali le vibrazioni, le fluttuazioni
della temperatura ambientale e le onde elettromagnetiche. Le
particelle sono volatili e fragili, infatti cambiano stato, con
conseguente perdita di dati ed informazioni utili al processo di
calcolo. Per il funzionamento della tecnologia
quantistica, sono inoltre necessarie temperature vicino allo zero
assoluto (di circa -273°C). Attualmente, il metodo più comune per
ottenere queste temperature è l'utilizzo di gas liquefatti <span style="font-weight: normal;">(ad
esempio l’</span><b><span style="font-weight: normal;">isotopo
elio-3</span></b><span style="font-weight: normal;">),</span>
sistema assai oneroso. A tal proposito, un team di ricercatori della
<b><span style="text-decoration: none;"><span style="font-weight: normal;">TUM
(Technical University of Munich) </span></span></b>ha
sviluppato un sistema di raffreddamento magnetico per temperature
estremamente basse, adatto per l’elettronica quantistica e già
commercializzato dalla startup Kiutra; metodo alternativo che
eviterebbe il ricorso all’elio-3.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Nel 2001, l'IBM inaugurò l’era dei computer quantistici
mediante la creazione di un elaboratore quantistico a 7 qubit presso
l'Almaden Research Center.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Nel 2017, sempre IBM realizza e rende operativi due computer
quantistici rispettivamente a 16 e 17 qubit.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Nel febbraio 2019, la medesima azienda annuncia al CES di Las
Vegas, un computer da 20 qubit ma nei laboratori arriva a simulare il
funzionamento del computer quantistico a <b><span style="font-weight: normal;">56
qubit</span></b>, un livello considerato da super computer,
mentre nell'ottobre 2019, inserisce un computer da 53 qubit tra le
sue super macchine quantistiche.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Ad oggi, IBM possiede diciotto <b><span style="font-weight: normal;">sistemi
quantici</span></b><span style="font-weight: normal;"> </span>che
mette a disposizione della sua community e dei suoi clienti.<span style="font-weight: normal;">
</span><b><span style="font-weight: normal;">Gli utenti sono più
di duecentomila, tra cui più di cento clienti</span></b><span style="font-weight: normal;">
della rete "IBM Q Network", che collaborano sulla ricerca
fondamentale nell’informatica quantistica, sullo sviluppo di
applicazioni per il quantum computing in settori industriali diversi
e sulla formazione dei prossimi ingegneri ed esperti quantistici. IBM
non lavora solo allo sviluppo dell’hardware per il quantum ma guida
lo sviluppo di un </span><b><span style="font-weight: normal;">software
open source chiamato "Qiskit", software </span></b><span style="font-weight: normal;">scritto
principalmente in linguaggio Python.</span></span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Al CES 2019, IBM ha presentato il<span style="font-weight: normal;"> "</span><b><span style="font-weight: normal;">Q System One",</span></b><b>
</b>il primo sistema integrato universale di elaborazione
quantistica, progettato sia per la ricerca scientifica che per l’uso
commerciale e ha annunciato l’apertura del suo primo Quantum
Computation Center a Poughkeepsie (New York), dove saranno
ospitati alcuni dei più avanzati sistemi quantistici di IBM basati
su "IBM Cloud". Questi sistemi saranno aperti ai membri di "IBM
Q Network", programma commerciale di quantum computing di IBM. Nel
suo nuovo sistema integrato, l'azienda ha previsto una serie di
componenti custom quali hardware quantistico per produrre qubit di
qualità, ingegneria criogenica, per mantenere isolato e
opportunamente raffreddato l’ambiente quantico, elettronica di alta
precisione, firmware quantistico per la gestione e gli aggiornamenti
automatici, più computazione classica per fornire accesso sicuro al
cloud.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Il
Department of Energy (DOE) degli Stati Uniti finanzia (115 milioni di
dollari in cinque anni ) il Superconducting Quantum Materials and
Systems Center (SQMS) con sede e coordinamento al Fermilab (Fermi
National Accelerator Laboratory) di Chicago. L’INFN (Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare italiano) parteciperà al progetto con
il suo know-how scientifico e tecnologico, realizzando anche una
facility per dispositivi quantistici nei suoi Laboratori Nazionali
del Gran Sasso. </span><span style="font-size: large;">Il Fermilab di Chicago, di cui è
Direttore <b><span style="font-weight: normal;">Nigel Lockyer</span></b><span style="font-weight: normal;">,</span>
è il laboratorio selezionato per guidare uno dei cinque centri
nazionali che, nell’ambito della National Quantum Initiative
statunitense, lavoreranno per portare progressi trasformativi nella
scienza dell’informazione quantistica<i>.</i></span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><i><span style="font-style: normal;">Al Fermilab
lavorano oltre centocinquanta ricercatori italiani e collaborano
importanti aziende italiane leader nelle tecnologie di frontiera. I
fisici italiani, presenti con ruoli di rilievo sin dagli anni ’80,
sono impegnati in esperimenti nello studio dei neutrini, con gli
esperimenti "NOvA", "ICARUS" e "LBNF/DUNE" e i muoni con gli esperimenti
"Muon g-2 and Mu2e".</span></i></span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><b><span style="font-weight: normal;">Anna
Grassellino</span></b><span style="font-weight: normal;">,
</span>ricercatrice del Fermilab che ha iniziato la sua carriera
all’INFN, di cui è Presidente Antonio Zoccoli, al SQMS avrà il
compito di guidare lo sviluppo di un computer quantistico
d’avanguardia, con prestazioni mai raggiunte sinora e basato su
tecnologie superconduttive. Inoltre, il centro svilupperà nuovi
sensori quantistici con importanti applicazioni nella fisica
fondamentale, nella ricerca sulla materia oscura ed altre particelle
esotiche.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">L’INFN, con un contributo da parte del DOE di circa
1,6 milioni di dollari, contribuirà al progetto grazie al suo "know-how" competitivo a livello mondiale in fisica teorica,
nelle tecnologie superconduttive, criogeniche e nello sviluppo di
rivelatori. Nell’ambito di SQMS, da evidenziare la realizzazione di
una facility per misure, test e validazione dei dispositivi
quantistici ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN, unica
sede al mondo per attività a bassissime radioattività ambientali e
per le riconosciute competenze in ambito criogenico. L’impiego dei
dispositivi quantistici realizzati da SQMS, consentirà all’INFN di
sviluppare rivelatori più sensibili per l’osservazione di
particelle esotiche che potranno essere impiegati, per esempio, in
esperimenti sulla materia oscura. Una delle aspettative è quella che
i risultati del progetto possano aprire la strada a studi teorici più
accurati di fisica fondamentale e possano rivoluzionare le
metodologie di analisi dei dati dei grandi esperimenti agli
acceleratori. Sicuramente le migliori prestazioni di calcolo potranno
fornire un contributo sostanziale anche in altri ambiti
tecnico-scientifici, quali ad esempio la biologia e le biotecnologie.</span></span></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"><br /></span></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"></span><span style="color: red;"><b><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Partners del Superconducting Quantum Materials and
Systems Center:</span></span></b></span></p><div style="text-align: justify;"><span style="color: red;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></div><p style="text-align: justify;"><span style="color: red;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Ames Laboratory del DOE, Colorado School of Mines,
Fermi National Accelerator Laboratory, Goldman Sachs, Illinois
Institute of Technology, Italian National Institute for Nuclear
Physics, Janis Research, Johns Hopkins University, Lockheed Martin,
NASA Ames Research Center, National Institute of Standards and
Technology, Northwestern University, Rigetti Computing, Stanford
University, Temple University, Unitary Fund, University of Arizona,
University of Colorado Boulder, University of Illinois-Urbana
Champaign.</span></span></span></p><p style="text-align: right;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"> </span></span></p><p style="text-align: right;"><b><i><span style="color: #b45f06;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;">Andrea Sicco <br /></span></span></span></i></b></p><p style="text-align: right;"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: large;"> </span></span> <br /></p>Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-57417026119740056032020-02-12T00:36:00.003+01:002020-02-12T00:40:27.497+01:00ALASSIO, NUOVA PREVISIONE TEORICA DEI TERREMOTI<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"> </span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJfuz6W5T9fCL3bce78NH1y3mDval2u2HTTm34jYi15Ujx-T9-a5EQYEyD171_JgtYw84QOLyWQC0g8M3GdMUVLaCR8r9G_xIeq-JjFgs4g1DjjojrVy8gljFjKstTJc57CV0Qz7esbIxX/s1600/Macerie+da+terremoto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="368" data-original-width="594" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJfuz6W5T9fCL3bce78NH1y3mDval2u2HTTm34jYi15Ujx-T9-a5EQYEyD171_JgtYw84QOLyWQC0g8M3GdMUVLaCR8r9G_xIeq-JjFgs4g1DjjojrVy8gljFjKstTJc57CV0Qz7esbIxX/s1600/Macerie+da+terremoto.jpg" /></a></span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Da una ricerca condotta
dal gruppo "ingg. Sicco & Partners di Alassio", sulla base di
un software sviluppato negli anni '90 presso l'Istituto
Internazionale di Geofisica Matematica per la previsione teorica dei
movimenti tellurici dell'Accademia delle Scienze dell'ex Unione
Sovietica, è stato sviluppato un nuovo software comprendente un
insieme di algoritmi per la previsione dei terremoti a breve e medio
termine.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Negli anni '90, i
risultati dei test del software sovietico, utilizzati in venti
differenti zone sismiche, ebbero un'attendibilità pari all'80% e con
tali algoritmi furono pronosticati terremoti come quello verificatosi
a Tien Shan (1987), in Armenia (1988), negli Stati Uniti (1986,
1987, 1989) e in Costa Rica (1991).</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Attualmente, il
responsabile del gruppo di ricerca e del software italiano di ultima
generazione è Andrea Sicco che ne detiene il codice sorgente,
ponendo in essere un procedimento sistematico per il calcolo dei
cosiddetti "megasismi" a carattere periodico.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Le previsioni a medio
termine, riguardanti eventi sismici con alta probabilità di
verificarsi, sono elaborate su un periodo temporale di alcuni anni e
per una zona spaziale più estesa di quella prossima al presunto
epicentro del terremoto. Gli algoritmi di diagnostica sviluppati
analizzano i periodi in cui potrebbe verificarsi un'elevata attività
tellurica in base ad una serie di variazioni sismiche di bassa e
media intensità. Con l'incremento dell'accuratezza nel monitoraggio
sismico, si riduce ulteriormente l'errore nella localizzazione
dell'epicentro. Gli algoritmi di previsione a breve e medio termine
sono stati sviluppati in cooperazione con sismologi americani mentre
l'algoritmo per la previsione dei sismi periodici è stato elaborato
attraverso l'analisi delle onde terminali (after-shock) di un
megasisma.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Le previsioni eseguite
mediante i nuovi algoritmi, consentono di anticipare il processo
organizzativo ed attuativo delle iniziative antisismiche e cioè gli
esercizi teorici nelle zone eventualmente interessate, le
dichiarazioni dello stato di allerta in tempo utile per la protezione
della popolazione civile, i servizi di informazione, le
ristrutturazioni e le ricostruzioni degli edifici.</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-39398908684227440822019-12-19T22:43:00.002+01:002019-12-20T16:35:05.650+01:00ALASSIO, NAVIGANDO TRA SMARTPHONE ED APP<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><i><span style="color: #0b5394;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">…come i cittadini convivono con le
nuove tecnologie mobili di comunicazione</span></span></span></i></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><br /></span></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">di Andrea Sicco</span></span></span></span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEeuuiF96AS-Nm1Dv8W5k656t96xysKErG7KdiCWsewoXN0z9i7JLGL_qoV74UN9YaNtZFuGC8nhLwQQthrje-hv8L-PoqBnwBOkFtnfaGTAGESWzFZnQ_yIeVhNMpk0jGWhkBKvfokfY6/s1600/Tablet_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1292" data-original-width="1600" height="516" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEeuuiF96AS-Nm1Dv8W5k656t96xysKErG7KdiCWsewoXN0z9i7JLGL_qoV74UN9YaNtZFuGC8nhLwQQthrje-hv8L-PoqBnwBOkFtnfaGTAGESWzFZnQ_yIeVhNMpk0jGWhkBKvfokfY6/s640/Tablet_1.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: left;">
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Secondo un nostro più
recente sondaggio, gli alassini risulterebbero sempre più legati ai
propri cellulari e all'utilizzo dei relativi software applicativi
installati. Attualmente, il tempo di utilizzo medio stimato si
aggirerebbe intorno alle 5-6 ore quotidiane.</span></span></span></span></span></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">La funzionalità "voce",
secondo quanto dichiarato, sarebbe praticamente utilizzata da tutti
gli utenti ma non tutti, invece, utilizzerebbero le app gratuite di
messaggistica istantanea (Whatsapp e/o Telegram). In media, le
telefonate per singolo utente, si aggirerebbero intorno ad una decina
di telefonate al giorno mentre i messaggi di testo scritti ed
inviati, mediante app, sarebbero circa una sessantina, cui si
aggiungerebbero quelli vocali (circa una quindicina).</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Il 5% degli alassini
dichiara di non essere iscritto a nessun gruppo "Whatsapp" e/o "Instagram", mentre il 55% aderisce da uno a cinque gruppi, il
28% da sei a dieci gruppi ed il 12% ad oltre una decina di gruppi.</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Nelle ultime 24 ore, gli
intervistati che hanno scambiato messaggi con meno di cinque persone,
mediante queste app, si aggirano attorno al 28%. Un 35% ha sentito,
attraverso questi canali, tra le cinque e le dieci persone, un 25%
tra le dieci e le venti persone, un 12% tra le venti e le trenta
persone.</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Secondo quanto verificato
in merito alle abitudini di tutti gli utenti, i cari e vecchi SMS
risulterebbero decisamente destinati all'estinzione per scarso nonché
marginale utilizzo.</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">In crescita invece
l'utilizzo degli "assistenti virtuali", un 45% dichiara di usarli
abitualmente (un 15% tutti i giorni, un 25% qualche volta alla
settimana ed un 5% raramente), un 15% li ha provati ed ha smesso, un
20% ancor non li conosce ma vorrebbe provarli. Un buon 20% non si
dice interessato a questo tipo di servizio.</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Nel 35% dei casi, la
prima chiamata del mattino va ai genitori, nel 25% a moglie o marito
e nel 15% a fidanzato o fidanzata. Contattare gli amici del cuore è
un'attività che non va oltre il 5%, l'amicizia del cuore però
recupera posizioni quando, per il diretto interessato, si tratta di
fare una telefonata nel tentativo di migliorare il proprio umore (in
questo caso la scelta supera un buon 20%).</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Un 20% dei consultati,
dice di poter resistere senza curiosare tra messaggi ed altri
contenuti online per meno di un'ora, seguito da un 18% che dice tra
una e due ore. Un 30% resiste tra le tre e le sei ore, un 15% tra le
sei e le dodici ore e un 17% tra le dodici e le ventiquattro ore.</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Tra 10 anni, il 60% degli
utenti attuali pensano di possedere ed utilizzare uno smartphone (a
sommare un 40% che pensa sia probabile), presupponendo una vita ancor
lunga per questo tipo di dispositivi. Un buon 90% immaginano un
futuro smartphone più leggero, con schermo flessibile e più grande,
il restante 10% non riesce ad immaginare come potrà essere il futuro degli smartphone.</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Sul tema del ricambio del
dispositivo attualmente in uso (che per il 55% degli intervistati ha
meno di tre anni di vita e non ha intenzione di cambiarlo), un 15%
pensa che lo cambierà entro sei mesi ed un 30% entro circa un anno.</span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">
</span></span></span></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #674ea7;"><span style="color: #0b5394;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;">Da quanto riscontrato,
gli alassini non fanno eccezione dal resto dell'Italia, Paese ai
primi posti delle classifiche mondiali per il numero di acquisti di
telefonini ed oggetti hi-tech.</span></span></span></span></span><br />
</div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-659183876006447032019-11-18T16:40:00.003+01:002019-12-19T22:55:34.509+01:00LA FABBRICA DELL'UOMO MACCHINA<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><i><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">"Ogni uomo, se lo decide, può essere lo scultore del proprio cervello..."</span></span></i></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">(Santiago Ramòn y Cajal)</span></span></span></span></span></span><br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><b><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">di Andrea Sicco</span></span></span></span></b></span></span><br />
<br />
</div>
<div style="text-align: center;">
</div>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyKj1Ck9MYaOxe3-047wl20peU4exqC-Amn54WN1MJhPhdR8Nn3vbvlPH2bV34TOYXGe_ZDDwYjWFvjCruSZM_j-8f-MWFlRqt3elgK8ulXL0yiA2bgjnFIsYWAC0shMOIiuETV-5wg6hh/s1600/Robot%252C+bionic-man_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="660" data-original-width="990" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyKj1Ck9MYaOxe3-047wl20peU4exqC-Amn54WN1MJhPhdR8Nn3vbvlPH2bV34TOYXGe_ZDDwYjWFvjCruSZM_j-8f-MWFlRqt3elgK8ulXL0yiA2bgjnFIsYWAC0shMOIiuETV-5wg6hh/s640/Robot%252C+bionic-man_1.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
<br />
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">L'informatico ed inventore Ray Kurzweil
prevede che già in questo secolo saremo in grado di inviare messaggi
elettronici e fotografie direttamente da cervello a cervello,
conservandone copia ed eseguendone backup (salvataggio di sicurezza
dei dati).
</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Le ricerche in tale ambito
(interfacciamento cervello-computer) procedono speditamente verso
ulteriori e nuovi risultati. Si sta lavorando alla comunicazione
cervello-cervello fra topi, fra umani e roditori e fra umani.</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel 2013 Rajesh Rao, ricercatore
dell'Università di Washington, con procedimento non invasivo, riuscì a giocare ad un videogioco a distanza, controllando, con la
propria mente, il dito di una mano del collega Andrea Stocco presente
in un diverso laboratorio del medesimo campus universitario. Nel
dettaglio, un casco di elettrodi registrava l'attività cerebrale di
Rao e, mediante internet, inviava l'attività direttamente alla
cuffia di Stocco, nella quale un TMS installato (dispositivo per la
stimolazione magnetica transcranica) trasmetteva gli ordini di
movimento.</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel febbraio 2016, un gruppo di
ricercatori dell'Università di Pittsburgh sperimentò un dispositivo ad elettrodi
inserito nella corteccia motoria del cervello di un paziente
tetraplegico per raccogliere gli ordini generati dal
suo cervello, per poi trasmetterli al meccanismo del suo braccio protesico, in grado di eseguire movimenti (afferrare, sollevare e spostare
oggetti).</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nell'ottobre 2016, un team diretto e
coordinato dal neuroscienziato ed ingegnere biomedico Robert Gaunt,
all'Università di Pittsburgh, fu in grado di far recuperare le
funzionalità sensoriali del tatto ad un paziente tetraplegico
mediante un braccio cibernetico collegato a microelettrodi impiantati
nella corteccia somatosensoriale e collegati alle dita dell'arto
artificiale. Nello specifico, quando un dito veniva toccato, i
sensori trasmettevano la sensazione di contatto sotto forma di
segnale elettrico alla zona della corteccia cerebrale responsabile
del senso del tatto in quel dito e ciò induceva, nel cervello del
paziente, una sensazione tattile del tutto simile a quella normale.</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="color: #a64d79;"><span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: #cc0000;">Con inizio negli anni '70 e con la
prima sperimentazione nel 2002 da parte di Kevin Warwick, (ingegnere esperto di robotica che si impiantò nell'avambraccio un
chip con matrice di cento elettrodi in grado di registrare l'attività
elettrica dei neuroni da trasferire ad un “computer trasformatore”
dei dati ricevuti, raccolti in ordini di movimento ed inviati ad un
braccio robotico situato dall'altra parte dell'Atlantico in grado di
riprodurli fedelmente) lo studio dei circuiti neurali con i relativi
schemi di attività, contemporaneamente al progresso della tecnologia
applicata al cervello umano, svilupperà sistemi di collegamento tra
materia cerebrale e macchina, sempre più avanzati ed interessanti,
aprendo così nuovi orizzonti nel panorama scientifico e tecnologico
dell'ingegneria biomedica.</span></span></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: #cc0000;"> </span> </span></span>
</div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-46987190128061119512019-10-31T18:28:00.001+01:002019-11-14T21:46:00.193+01:00GEOMAGNETISMO<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">...E' L'ORA DI AGGIORNARE NUOVAMENTE I TELEFONI E NON SOLO</span></span></span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> </span></span></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div align="CENTER" style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #38761d;"><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">di Andrea Sicco</span></span></b></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw4rhryhug_Dcx12ejy6mq-Fmuh122naSnF6GqBqtgyPEvokhMoHpEILqvupivobWLTwTnQ-CoVjjJem6mhyphenhyphenQkesqare45F1BtvUFSNWWP5rQza2wSjgU3i2cThAvTXzhZ2qTWQFepsg5j/s1600/Polo+Nord+Magnetico.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="343" data-original-width="380" height="577" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw4rhryhug_Dcx12ejy6mq-Fmuh122naSnF6GqBqtgyPEvokhMoHpEILqvupivobWLTwTnQ-CoVjjJem6mhyphenhyphenQkesqare45F1BtvUFSNWWP5rQza2wSjgU3i2cThAvTXzhZ2qTWQFepsg5j/s640/Polo+Nord+Magnetico.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">A gran richiesta da parte
di alcuni lettori interessati al cosiddetto "World Magnetic Model"
ossia ai dati dell'attuale campo magnetico a cui fa riferimento la
moderna navigazione, a partire dalle navi sino ad arrivare al
funzionamento di strumenti più comuni come smartphone e Gps,
affronteremo ora tale argomento, in ambito di geomagnetismo, i cui
esperti si riuniranno il 30 Gennaio per fare il punto di una
situazione in continua evoluzione nel tempo.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Esistono due tipologie di
poli terrestri: quello geografico, attorno al quale ruota il pianeta
Terra e quello magnetico, ad una distanza di circa 500 km, attorno al
quale ruota invece il campo magnetico terrestre.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I poli geografici
rappresentano i punti d’incontro dell’asse di rotazione terrestre
con la superficie del pianeta. I poli magnetici sono generati dal
campo magnetico terrestre. È come se un’enorme calamita, a forma
di barra, fosse disposta internamente alla Terra, in posizione quasi
coincidente con l’asse di rotazione. La coincidenza non è perfetta
e l’ago di una bussola che indica il Polo Nord magnetico forma un
piccolo angolo rispetto al Polo Nord geografico. Questo angolo si
chiama declinazione magnetica ed il suo valore è differente, a
seconda della località.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La posizione dei due poli
magnetici è variabile nel tempo: nel 1831, il Polo Nord magnetico
era a circa 70 gradi di latitudine nord e 97 gradi di longitudine
ovest, oggi è invece a 74 gradi di latitudine nord e 100 gradi di
longitudine ovest, nell’arcipelago canadese.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">C'è un punto in cui la
direzione dei due poli appare coincidente ed è situato sul centesimo
meridiano ovest, in un qualsiasi punto a sud del settantaquattresimo
parallelo nord. La presenza di rocce magnetiche nella crosta
terrestre disturba la bussola, pertanto, anche in questo caso, la
declinazione magnetica può non essere uguale a zero.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il Polo Nord magnetico fu
rilevato nel 1831 nell'Artico del Canada da James Ross, non risulta
stabile e, attualmente, si sta spostando piuttosto rapidamente verso
la Siberia. Il suo recente movimento ha preso una vera e propria
accelerata, in 20 anni si è spostato quasi quanto in 100 anni.
Nell'eventualità di notevole movimento, si potrebbero verificare dei
problemi negli spostamenti intercontinentali. Chi, invece, utilizza
il Gps per modesti tragitti, non ne subirà le conseguenze.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il campo magnetico
opposto, posizionato sotto il Sud America e sotto l'Oceano Pacifico
orientale, ebbe un picco d'intensità piuttosto anomalo nell'anno
2016 ma ciò non dovrebbe essere riconducibile ad un'inversione del campo
magnetico, cioè quando il Polo Nord magnetico diventa Polo Sud e
viceversa, fenomeno che si verifica una volta ogni
700000 anni circa, ma più semplicemente a fenomeni locali.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Si ritiene che il campo
magnetico terrestre sia originato dalle correnti elettriche che si
muovono all’interno del pianeta. I movimenti del ferro fuso che
costituisce il nucleo esterno del nostro pianeta generano forti
correnti elettriche che, a loro volta, producono il campo magnetico.
L'impulso geomagnetico avvenuto sotto il Sud America potrebbe essere
ricondotto a onde idromagnetiche nel profondo del nucleo mentre il
movimento veloce del Polo Nord magnetico potrebbe essere collegato ad
un getto, ad alta velocità, del ferro liquido localizzato sotto il
Canada.</span></span></span></div>
<div align="JUSTIFY" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-28831712327135041082016-04-13T18:09:00.002+02:002016-04-13T18:09:27.849+02:00Visual Studio Community 2015<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/ECJ-sug1jbo/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/ECJ-sug1jbo?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-25532312893761741822016-03-25T11:01:00.002+01:002016-04-01T15:40:13.930+02:00ELETTRONICA "VINTAGE"<span style="font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-size: large;"><b><span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">"UN PO' DI STORIA OLIVETTIANA..."</span></span></span></span></b></span></span><br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b>di Andrea Sicco</b></span></span></span></span></div>
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span></span></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5xONv1n6YH4_Sggul3SpbIi1yBuazBtuLpRU9bueNtdWhJlbqMqGtrs0zLPbt6kjrjuwxTrH-4vbCbBh2GTZkI_a_O0eM6FWVFOzx_N8HrqSO7hzPGZIRu3XFpm4YkqaXNfHYe9N2He9_/s1600/Olivetti_Memoria_magnetostrittiva_Programma_101.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg5xONv1n6YH4_Sggul3SpbIi1yBuazBtuLpRU9bueNtdWhJlbqMqGtrs0zLPbt6kjrjuwxTrH-4vbCbBh2GTZkI_a_O0eM6FWVFOzx_N8HrqSO7hzPGZIRu3XFpm4YkqaXNfHYe9N2He9_/s640/Olivetti_Memoria_magnetostrittiva_Programma_101.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">A gran richiesta da parte dei lettori di ALASSIO iTEK,
ripercorriamo le strade che condussero ai numerosi successi a livello
mondiale da parte della più conosciuta fabbrica italiana di
calcolatori elettronici degli anni sessanta.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Il nostro breve viaggio partirà dai progetti realizzati dal
gruppo di lavoro diretto dal Prof. Ing. <b><span style="font-weight: normal;">Piergiorgio
Perotto, un settore aziendale </span></b>orientato dal medesimo
non tanto verso la gamma medio-grande dei calcolatori ma piuttosto
verso il calcolo da tavolo, il trattamento dei dati di ufficio e
l’automazione delle filiali bancarie. Si realizzarono le cosiddette "fatturatrici", combinando un moltiplicatore elettronico "UME"
con le contabili meccaniche "Audit". Si realizzarono terminali
come il "TC380", associando un'unità elettronica programmabile
ad una telescrivente. Nasceva così un nuovo gruppo di esperti che
avrebbe posto in essere la "Perottina" o "Programma 101"
(P101), una nuova calcolatrice programmabile da tavolo. Nel 1965
questo compatto prototipo di tecnologia avanzata già trasportabile,
segnò una pietra miliare nella storia dell’elettronica ed
informatica italiana a livello internazionale, essendo la prima
realizzazione al mondo di macchina elettronica già definibile come "Personal Computer".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Perotto, assieme ai progettisti della "P101" <b><span style="font-weight: normal;">De
Sandre</span></b><span style="font-weight: normal;"> e </span><b><span style="font-weight: normal;">Garziera</span></b>,
scelse, come memoria interna, una<span style="font-weight: normal;">
<span style="color: red;">*linea di ritardo di tipologia "magnetostrittiva",</span> </span>un filo
di acciaio vettore della trasmissione sonica, in alcuni millisecondi,
di un treno di impulsi rappresentanti un migliaio di bit. Per la "P101" tale scelta si rivelò ben presto come un vero e proprio
successo.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La stessa tecnologia di gestione di memoria era già stata
adottata per un altro prototipo, tra cui, quello condotto da un altro
gruppo di esperti, denominato "35 elettronica", un elaboratore di
dimensioni maggiori ma concettualmente simile. Nella 35, al fine di
raggiungere una capacità di memoria desiderata, senza prolungare
eccessivamente i tempi di accesso, si decise di utilizzare non una
linea ma quattro linee magnetostrittive in parallelo. Il tutto fu
inviato dall’ufficio sistemi a fare quella che più tardi sarebbe
stata una "<i><span style="font-style: normal;">independent review
</span></i>del progetto 35". Fu tale progetto ad incontrare
purtroppo alcune difficoltà tecniche. La sincronizzazione tra
quattro linee si rivelò estremamente instabile, richiedendo tarature
giornaliere. Per far fronte al problematico processo di
sincronizzazione, ed al trattamento al volo dei dati emessi da
quattro linee diverse, era stata costruita una logica complessa,
ormai arrivata oltre 1.800 NOR gates con altrettanti transistor. Il
costo complessivo di questa struttura logica aveva già superato
quello di una memoria a nuclei, come ad esempio quella di 4K, già in
uso nell’elaboratore "Elea 4001" che implementava una capacità
superiore con un tempo di accesso enormemente inferiore rispetto alle
cosiddette linee magnetostrittive.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel giro di circa un mese di tempo, emerse l’impostazione della "4035" che, con circa 730 transistor iniziali ed oltre ad una
matrice di memoria RAM a nuclei, svolgeva la funzione di unità
centrale e di controllo di una stampante parallela. <span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">F</span>u possibile
realizzare una logica di controllo a sequenza mediante la scelta di
un set di istruzioni semplificato e senza ricorrere necessariamente
ad una memoria ROM di microprogrammi. Le operazioni venivano svolte
entro il tempo degli accessi alla RAM strettamente necessari. La
moltiplicazione, per esempio, era gestita da un software dedicato.
Nei test complessivi, la nuova soluzione superava, per più di un
ordine di grandezza, la velocità della 35. La velocità disponibile
veniva sfruttata anche per il controllo delle due operazioni di
input-output simultanee, gestite sdoppiando la logica di sequenza
dell’unità centrale, in modo da farle seguire due attività tra di
loro asincrone. Tutta la logica di priorità e d'interlacciamento tra
le due operazioni simultanee comprendeva 6 NOR gates, una
configurazione talmente ottimizzata da meritare il brevetto. Il
sistema fu infatti successivamente brevettato. Le strutture dei dati
della 4035 erano state definite in coerenza con l’architettura "byte-oriented" della serie statunitense "360 IBM".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La "General Electric" stava acquisendo i laboratori dalla
Olivetti quando il progetto esecutivo di "Elea 4035" era già più
che avviato, giungendo alla traduzione in piastrine e cablaggi, a
confermare un periodo di severa ma puntuale revisione di tutte le
iniziative in corso.
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Tutti i progetti vennero raffrontati con le specifiche che la
General Electric aveva approntato per la gamma dei prodotti che
intendeva collocare sui mercati internazionali. Gli esami finali
diedero risultati purtroppo negativi per quasi tutti i progetti in
corso, salvo una possibilità emersa per la macchina 4035.
Quest’ultima si avvicinava, come costi e prestazioni, alle
specifiche GE di una macchina denominata "Triad", in realtà non
un elaboratore ma un "terminale batch", cioè un’unità analoga
a prodotti simili della IBM e della Univac, destinata esclusivamente
a ricevere dati da linea telefonica per poi stamparli e già
predisposta a leggere schede perforate per trasmetterne i dati in
linea. Fu collegato al 4035 un governo linea per mettere a punto le
sovrapposizioni della linea con ulteriori input-output. Un messaggio
trasmesso in linea doveva cioè corrispondere a più righe stampate
oppure a più schede lette. La sovrapposizione "1 a 1", tra due
operazioni elementari di input-output, non era più sufficiente, si
dovevano cioè sovrapporre "1 a n". Ben presto si raggiunse
l’obiettivo e la GE riconobbe che il risultato ottenuto
soddisfaceva le specifiche della Triad e, con le sue caratteristiche
di elaboratore "general purpose", si era confermato affidabile
anche in prospettiva di un mercato molto più ampio di quello
precedentemente ipotizzato.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La 4035 fu ribattezzata "Olivetti General Electric" o "OGE
Elea 4-115" e, con l’uscita della Olivetti dalla "joint
venture" con la GE, semplicemente "GE 115". La guida del
gruppo, per gli aspetti organizzativi, fu affidata a <b><span style="font-weight: normal;">Lugari</span></b><span style="font-weight: normal;">.</span>
<b><span style="font-weight: normal;">Dolazza dimostrò </span></b>la
possibilità di miglioramento delle prestazioni del 115 passando dal
dimensionamento temporale di caso pessimo ad un dimensionamento
accuratamente definito in modo statistico: "il ciclo di memoria
venne ridotto, semplicemente tarando le temporizzazioni, da 10 a 5,5
microsecondi". Il 115 fu lanciato nel ‘65 e restò il prodotto
base per circa dieci anni.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nell’ambito del gruppo internazionale, GE, di cui faceva parte
oltre alla OGE anche la "Bull General Electric", si avviò
l’iniziativa per realizzare una linea di elaboratori "Linea 100",
destinata a soddisfare la fascia al di sopra del 115 e al di sotto
dei "GE 400 e 600", modelli realizzati negli Stati Uniti
d'America.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Gli esperti olivettiani, con i colleghi francesi, stabilirono
un’architettura hardware compatibile verso l’alto, a partire dal
115, riuscendo a convincerli che la compatibilità poteva essere
impostata come estensione propria del set di istruzioni 115, senza
penalizzare idee e obiettivi da loro già definiti in precedenza per
un elaboratore di classe media nominato "140". La linea così
impostata comprendeva, oltre al 115 che subì anche un ridisegno
esterno detto "New Line" ed un downgrade commerciale detto "105",
un nuovo elaboratore affidato alla Olivetti, detto "130" (in
downgrade anche "120") e nella parte alta il "140" della
Bull, modello abbandonato prima dell’industrializzazione.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Nel ‘66, e nei primi mesi del ‘67, si lavorò
sull’impostazione logica del 130, che utilizzava i primi circuiti
integrati MSI, da 16 flip-flop su un chip per costruire un set di
registri, anticipando così una tecnica successivamente battezzata "bit-slice". <span style="font-weight: normal;">Soverini e
Collina,</span> assieme ad altri colleghi, completarono ed
ingegnerizzarono la macchina.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La Olivetti, nel frattempo, si prefissò un nuovo, ulteriore,
effettivo passaggio all’elettronica, dopo quello interrotto dalla
cessione dei laboratori aziendali alla statunitense General Electric,
nella ormai consueta indifferenza della classe politica italiana.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">*Memoria "a linea di ritardo": l'uso delle memorie a linea di
ritardo <span style="font-weight: normal;">risale agli </span>anni
quaranta e può essere imputata a<span style="font-weight: normal;">
John Adam Presper Eckert</span>. Questa tipologia di memoria in
ambito elettronico-informatico fu utilizzata in alcuni elaboratori
elettronici dell'epoca e richiedeva una periodica lettura e
riscrittura dei dati, pena la degradazione delle informazioni
memorizzate. Rispetto alle moderne memorie digitali, quest'ultima era
una memoria ad accesso sequenziale. Le informazioni s'inserivano
all'interno della memoria come impulsi elettrici, la memoria
traduceva il segnale in un'onda meccanica a propagazione lenta in un
mezzo ad elevata densità (mercurio). Alternativamente le onde si
propagavano in una bobina detta <span style="font-weight: normal;">magnetostrittiva</span>
o in un cristallo detto piezoelettrico. Il mezzo fisico era in grado
di memorizzare da centinaia fino a migliaia di impulsi
contemporaneamente. Una volta che le onde meccaniche raggiungevano la
fine del mezzo, venivano convertite in impulsi elettrici e nuovamente
reinserite nel mezzo stesso. L'accesso a un generico dato richiedeva
l'attesa del passaggio del segnale, ovvero che, in media, il segnale
attraversasse metà del mezzo fisico, richiedendo alcuni
microsecondi.</span></span></span></div>
<br />
<br />
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2195" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="background-color: yellow;"><span id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2196" style="color: black;">Nell'ambito del convegno sui temi dell’E-Health Care e delle Scienze della Vita (</span><span style="color: #3d85c6;"><a href="http://www.lifetechforum.it/" rel="nofollow" target="_blank">www.lifetechforum.it</a><span style="color: #002060;">)</span><span style="color: black;">, che</span><span style="color: black;"> </span><span style="color: black;">si svolgerà</span><span style="color: black;"> </span><span style="color: black;">i</span><span style="color: black;">l</span><span style="color: black;"> </span><span style="color: black;">6 e il 7 Aprile</span><span style="color: black;"> </span><span style="color: black;">presso il</span><span style="color: black;"> </span></span></span><b id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2194" style="color: black;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="background-color: yellow;"><span style="color: #3d85c6;">CISEF (Centro Internazionale Studi e Formazione Germana Gaslini) si terrà la</span></span></span> </b></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2345" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2348" style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2347"><b id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2346">ASSEGNAZIONE DEL PREMIO</b></span></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2348" style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2347"><b id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2346">"PER L'INNOVAZIONE DIGITALE" </b></span></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2355" style="text-align: center;">
<span style="color: red;"><span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2357"><b id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2356"> DEDICATO A PEROTTO E ZUCCA</b></span></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2349" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2354" style="text-align: center;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="background-color: yellow;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #3d85c6;"><b><u><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: black;">L'evento avrà luogo giovedì 7 aprile alle ore 16</span></span></span></u></b></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2189" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="background-color: yellow;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span style="color: black;"><br /></span></span></span></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2188" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="background-color: yellow;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2187" style="color: black;">con interessanti interventi e vedrà anche la partecipazione di alcuni vincitori degli anni passati (vedi locandina)</span></span></span></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2185" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="background-color: yellow;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><span id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2184" style="color: black;">L’ingresso è libero; </span><span style="color: black;">il CISEF si trova </span><span id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2350" style="color: black;">in Via Romana della Castagna (Genova Nervi:<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> </span><a href="http://www.cisef.org/dove_siamo.php" rel="nofollow" style="color: #222222;" title="http://www.cisef.org/dove_siamo.php">http://www.cisef.org/dove_siamo.php</a> )</span></span></span></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2183" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><br /></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2007" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2006">Con
l'occasione ricordo che è aperta l'iscrizione ad AICA e che il Vostro
sostegno ci è indispensabile per organizzare manifestazioni quale questa
a supporto di giovani talenti, oltre a sostenere lo sviluppo del
sistema delle competenze digitali in Italia. Le modalità di iscrizione
sono reperibili sul sito <a href="http://www.aicanet.it/" rel="nofollow" target="_blank">www.aicanet.it</a></b></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2007" style="text-align: justify;">
</div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2007" style="text-align: right;">
<br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2006"><span style="color: red;">Roberto Ferreri</span></b></span></span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2007" style="text-align: right;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2006"><span style="color: red;"> </span> </b></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2007">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_7jSftd8MdZ8Sb9di_6TMwTJ2xSFNMs95AOrJvK5bqPcb9_obuC6W0uJ2xcUZBDwKCrfayIGvNIPQxKdbEEpDx-jthYEFYgIVvMecSRFpCNgY0ULx8M9_Im1fmy7yu9WAl3sdv4xAzBr-/s1600/2016_PPZ_Locandina-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_7jSftd8MdZ8Sb9di_6TMwTJ2xSFNMs95AOrJvK5bqPcb9_obuC6W0uJ2xcUZBDwKCrfayIGvNIPQxKdbEEpDx-jthYEFYgIVvMecSRFpCNgY0ULx8M9_Im1fmy7yu9WAl3sdv4xAzBr-/s640/2016_PPZ_Locandina-1.jpg" width="521" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5VPFweufgWymAFzLOrFGsWvU1N1ZS1K8IkbTO2isScXLTslfh2YjWvdbvv2-ag8KpAgaSScitpjtMG6vEC7J2qWQeI_QI2Xtet5o6l3Cgbr_kPeSV0vG9xbEv-50Ep-XbHHEyNmCRjUs-/s1600/2016_PPZ_Locandina-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj5VPFweufgWymAFzLOrFGsWvU1N1ZS1K8IkbTO2isScXLTslfh2YjWvdbvv2-ag8KpAgaSScitpjtMG6vEC7J2qWQeI_QI2Xtet5o6l3Cgbr_kPeSV0vG9xbEv-50Ep-XbHHEyNmCRjUs-/s640/2016_PPZ_Locandina-2.jpg" width="611" /></a></div>
<div id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2088" style="text-align: center;">
<b id="yui_3_16_0_ym18_1_1458899623539_2090"><br /></b></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-88799154789632203062015-09-21T10:13:00.000+02:002015-09-25T12:07:37.850+02:00CASA FUTURA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe1eVkOwWVqPt3p8A2-AA64OSlyemamAqXf1vpYq2YDMzbfnyJuixzINCG4GqoXiDeNSbb_V9VGdnVKSY1zAlJDJLmVY_m9sTk7H-xExu5N3hT_EFAlmvIZbvcu0NULEf1NyhKc4laXsIN/s1600/Governante.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhe1eVkOwWVqPt3p8A2-AA64OSlyemamAqXf1vpYq2YDMzbfnyJuixzINCG4GqoXiDeNSbb_V9VGdnVKSY1zAlJDJLmVY_m9sTk7H-xExu5N3hT_EFAlmvIZbvcu0NULEf1NyhKc4laXsIN/s640/Governante.jpg" width="480" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Viaggio nel mondo tecnologico della
domotica</span></span></span></b></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">di Andrea Sicco</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Dispositivi elettronici di ultima
generazione, soluzioni ed innovazioni tecnologiche attendono
ansiosamente l'accesso di casa vostra, d'ufficio e non solo.</span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Era
prevedibile che una diffusione capillare della connessione a banda
larga sui dispositivi mobili (smartphone, tablet, notebook, ecc) a
costi sempre più bassi e concorrenziali, estremamente semplici da
installare, da programmare ed utilizzare, trasformasse le abitazioni e/o
i luoghi di lavoro in "ambienti hi-tech", più autonomi, più
sicuri ed "intelligenti".</span></span><br />
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Attualmente, il panorama tecnologico
delle proposte commerciali risulta già estremamente interessante e
più che variegato.
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Le aziende del settore, al fine di
poter gestire le nuove proposte, stanno realizzando piattaforme
web compatibili con altre piattaforme (Apple, Google-Android,
Microsoft, ecc) al fine di rendere possibile la comunicazione
in modalità semplice, intuitiva ed efficace tra sensori e
videocamere di sorveglianza con dispositivi mobili dotati di apposita
applicazione, gestibili da postazioni interne all'ambiente o da
remoto cioè da postazioni presenti in ambienti esterni e lontani.
Si sta lavorando per assicurare un equilibrato rapporto tra privacy e
sicurezza. Da sottolineare la funzione video di monitoraggio "ad
esclusione" che permetterà di accedere, </span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">dal proprio smartphone ed </span></span>in ogni momento, ad una
qualsiasi videocamera installata per vedere
che cosa stia accadendo in un determinato momento, registrando in memoria
un video solamente se verrà rilevato un evento inatteso. Rilevatori
di movimento ed interruttori saranno gestibili, in tempo reale, da
internet per poter accendere o spegnere e, più in generale,
monitorare i consumi di ogni singolo elettrodomestico connesso in un
qualsiasi ambiente di casa e/o di lavoro. Mediante semplici ed
apposite <span style="color: red;">*App</span>, una serie di sensori per il controllo delle
intrusioni, di fumo e incendio, perdite d'acqua dagli impianti
idraulici, sarà in grado di inviare notifiche al dispositivo mobile
collegato da diverse postazioni in cui risultino presenti anche delle telecamere attivate. Sensori smart rileveranno l'apertura e/o la chiusura di
porte e finestre, notificando ed inviando aggiornamenti ogni volta
che verrà rilevato un movimento o verificata una variazione di
temperatura, di luminosità con possibilità di intervenire a
distanza, accendendo o spegnendo le fonti di luminosità, i sistemi
di riscaldamento e/o di raffreddamento collegati a prese
telecomandate. Da sottolineare le funzionalità di "centraline intelligenti" interfacciabili con reti wi-fi domestiche.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Inoltre, le aziende stanno lavorando per
garantire all'utente finale un'installazione e una configurazione dei
nuovi dispositivi, senza ricorrere necessariamente a tecnici
specializzati o ad invasivi interventi di opere murarie. Seguendo
queste linee guida, si faciliterà, in modo significativo, la
diffusione della domotica.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Quando, ad aprirvi la porta,
non sarà più una persona ma un simpatico robot gestito a distanza,
la vera sorpresa non sarà questa situazione ma piuttosto la semplice
constatazione che le vostre disposizioni saranno state eseguite
fedelmente, senza perdite di tempo e senza contestazioni di sorta.
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">*App: termine che deriva
dall'abbreviazione di "applicazione" ed indica la variante delle
applicazioni informatiche dedicate ai dispositivi elettronici di
tipologia mobile, quali smartphone e tablet.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-12404735781038308032015-06-12T16:56:00.002+02:002015-06-12T17:07:19.551+02:00INTERNET E INDUSTRIA 4.0<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFnRUcKknVGp48t7hBJgawHupmQiL0aDk4sEjVRapeSwO6B4PbaIG5Plmx20w55GwoIB2wVQ6TGXjR4Drpb00c22H46fugB6_qdreWpLVQCx6dpZOdcJErZIVIvthGcqWfgutgTOglhHJA/s1600/Internet.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><br /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFnRUcKknVGp48t7hBJgawHupmQiL0aDk4sEjVRapeSwO6B4PbaIG5Plmx20w55GwoIB2wVQ6TGXjR4Drpb00c22H46fugB6_qdreWpLVQCx6dpZOdcJErZIVIvthGcqWfgutgTOglhHJA/s1600/Internet.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="476" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhFnRUcKknVGp48t7hBJgawHupmQiL0aDk4sEjVRapeSwO6B4PbaIG5Plmx20w55GwoIB2wVQ6TGXjR4Drpb00c22H46fugB6_qdreWpLVQCx6dpZOdcJErZIVIvthGcqWfgutgTOglhHJA/s640/Internet.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"...Nella ragnatela dove e quando i
sogni digitali diventano idee elettroniche"</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">di Andrea Sicco</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<br /><div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Internet è tuttora definito come il
più vasto e funzionale sistema di comunicazione via computer e linea
telefonica più esteso al mondo. Sviluppato come evoluzione della
rete "ARPANET" (nata nel 1969 da un progetto del Pentagono per
connettere tra loro, e ad alta velocità, alcune e potenti
postazioni-computer), in pochi anni si è esteso a decine e decine di
nodi, ampliandosi sempre di più, dando luogo a numerose
interconnessioni ed avviandosi a diventare quel servizio che tutti
noi conosciamo ed utilizziamo quotidianamente.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">L'insieme delle informazioni in
transito, raccolto e distribuito in modalità ipertestuale, da cui il
nome "WWW" (World Wide Web) ovvero "ragnatela estesa a tutto il
mondo", non è nato come Internet e non va pertanto confuso,
inteso, identificato come Internet ma è più recente, risale al 1989
e la sua introduzione si deve a un'iniziativa del CERN di Ginevra che
ha voluto, in tal modo, facilitare e migliorare lo scambio di dati e
di informazioni tra i ricercatori. Il protocollo noto come "HTTP"
o "<span style="font-weight: normal;">HyperText Transfer Protocol"</span>
(protocollo di trasferimento di un ipertesto), facilita la creazione
di ipertesti e la navigazione tra di essi. Un opportuno linguaggio
ipertestuale, il famoso "HTML" o <span style="font-weight: normal;">"HyperText
Markup Language"</span> (linguaggio a marcatori per ipertesti),
permette di impostare i documenti in formato standard; mentre un
programma di riconoscimento (il browser) ne consente la lettura.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Con il passare degli anni, la grande
rete commerciale globale ha portato innovazioni di grande impatto,
moltiplicando l'inventiva ed estendendosi in un modo tale che
solamente quando è in corso se ne può comprendere la portata.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Inizialmente, servizi come l'Instant
Messaging e i Social Network furono ideati sfruttando una rete
planetaria con funzione principale di condivisione delle informazioni
ma, attualmente, Internet indica nuove esigenze alle quali rispondere
con applicazioni di telecontrollo, telemetria e sicurezza che
consentano di appoggiarsi ad una infrastruttura mediante la quale sia
possibile monitorare ed operare su qualsiasi oggetto e da ogni parte
del mondo. La telemedicina, ad esempio, permette di eseguire diagnosi
a distanza su pazienti nei luoghi più disagiati del pianeta.
L'esigenza di collegare al web oggetti di uso comune, di elettronica
indossabile, di elettronica di bordo ed elettrodomestici, ottimizzerà
ulteriormente la nostra vita. Il web consentirà la creazione di
nuovi modelli di calcolo sulla base delle attività quotidiane di un
singolo individuo, di monitorare le condizioni ambientali
circostanti, di operare a distanza con sistemi basati su realtà
virtuale.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nell'ambito dell' "Industria 4.0" o
industria del futuro, macchine ed interi insediamenti produttivi
interagiranno, comunicheranno tra loro e con l'operatore, per
migliorare la produttività e, soprattutto, la sicurezza, grazie
all'estensione industriale di quella che è già definita "Industrial
Internet of Things". In questo scenario, sarà quanto mai
necessario rendere possibile il potenziamento proprio
dell'infrastruttura Internet per supportare l'incremento del flusso
di dati che vi si riverseranno e per fornire l'accesso alle miriadi
di dispositivi con relativa richiesta di connessione. Non è infatti
una semplice casualità che Internet sia passata al "protocollo
Ipv6"; protocollo che estende a 2<sup>32 </sup>gli
indirizzi di rete disponibili. Le applicazioni fisse come, per
esempio, gli elettrodomestici e i sistemi di sicurezza intelligenti,
si appoggeranno alla rete cablata ma le applicazioni mobili,
indossabili e presenti in luoghi non cablati, richiederanno
necessariamente una rete wireless, la cui tecnologia non risulta
ancora ben definita. La telefonia mobile "LTE" o ed il futuro "5G" si confermeranno come tecnologie di fondamentale
importanza. Il mondo della ricerca punta molto anche sulle
connessioni wireless "punto-punto" o "punto-multipunto" su "bande ISM", peraltro, meno complesse e meno costose delle reti
cellulari. Risulterà necessario l'utilizzo di apparati che
consentano collegamenti a grande distanza, mantenendo potenza di
trasmissione e di basso consumo.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il tutto darà lavoro a nuovi e più
numerosi produttori, da quelli impegnati nella produzione di "microcontrollori low-power" sino ad arrivare a quelli che
produrranno "soluzioni RF".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Per concludere, e per fare un esempio,
i "protocolli Long Range" recentemente sviluppati, grazie alla
capacità di minimizzare l'effetto del rumore, permetterebbero già
di rendere leggibili deboli segnali trasmessi con potenze
ridottissime.</span></span></span>
</div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-26976782133503337322015-04-27T11:24:00.001+02:002015-04-27T16:44:08.103+02:00MADE IN SAVONA<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj0xXEsgz6_SzO3uDFJKEioEfnRJn2rCTTLFWBXopoikdx4F_oXddwHK8ql7CH7MM8-FvinGrOrNfzKpoY8xmDzCZbiTPoI75l0c8YHGhXZAss434nUdmX9gF3F275AL6IZniqBiF5tSG3/s1600/Google+Android.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjj0xXEsgz6_SzO3uDFJKEioEfnRJn2rCTTLFWBXopoikdx4F_oXddwHK8ql7CH7MM8-FvinGrOrNfzKpoY8xmDzCZbiTPoI75l0c8YHGhXZAss434nUdmX9gF3F275AL6IZniqBiF5tSG3/s1600/Google+Android.jpg" height="205" width="400" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #38761d;"><b>Google premia le eccellenze nel
digitale</b></span>
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">C'è tempo sino a giovedì 30 aprile
2015 per iscriversi alla selezione del progetto <b>"Made in Italy:
eccellenze in digitale".</b></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Questo progetto per diplomati e
laureati savonesi è promosso da Google con la collaborazione di 64
Camere di commercio e permetterà ai giovani italiani di lanciare il
proprio progetto sul web.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">128 borse di studio per chi elaborerà
progetti digitali che possano aiutare ed incentivare il comparto
commerciale delle imprese che operano in ambito agroalimentare,
culturale e turistico.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Inoltre, per chi vincerà, ci sarà un
corso formativo e 9 mesi di lavoro in azienda.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #38761d;">Per ottenere ulteriori informazioni in
merito, cliccare sul collegamento sotto riportato:</span>
<a href="http://www.eccellenzeindigitale.it/">http://www.eccellenzeindigitale.it</a></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-16318303595650445752015-04-24T16:05:00.001+02:002015-04-28T10:01:45.068+02:00Ceriale, programma "Ghostbusters"<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKsoDurvQ7xGaCjPg0jDgGCoi0p-zNMomAnM9qaz743y_6VcZk1WFxa-30l9k-3Io6U0X-zedVrxy2yk0KcKSoyCwA1axWQvNsZB31_7t9Ijris_JESzsgxH-Awb-lBNmbpkSR2vPeHeZE/s1600/Casa+e+soldi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKsoDurvQ7xGaCjPg0jDgGCoi0p-zNMomAnM9qaz743y_6VcZk1WFxa-30l9k-3Io6U0X-zedVrxy2yk0KcKSoyCwA1axWQvNsZB31_7t9Ijris_JESzsgxH-Awb-lBNmbpkSR2vPeHeZE/s1600/Casa+e+soldi.jpg" height="248" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="background: #ffffff;">
<a href="https://www.blogger.com/null" name="result_box"></a><span style="color: #333333;"><span lang="en"></span></span><span style="color: #333333;"><b>
</b></span>
</div>
<div style="background: #ffffff;">
<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="color: #6aa84f;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: red;"><b>Tutti
i condomini sono legittimati a richiedere alla banca gli estratti
conto intestati al condominio</b></span>
</span></span></span></div>
<div style="background: none repeat scroll 0% 0% rgb(255, 255, 255);">
<span style="color: #6aa84f;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<span style="color: #6aa84f;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="background: none repeat scroll 0% 0% rgb(255, 255, 255);">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">L’ABF
(Arbitro Bancario Finanziario) ha accolto il ricorso presentato dal <b>"Movimento
Difesa del Cittadino" di Ceriale (Sv)</b>
per conto di una signora condomina, in cui si chiedeva di imporre
alla banca la consegna della documentazione relativamente al conto
corrente intestato al condominio.</span></span></span></div>
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="background: none repeat scroll 0% 0% rgb(255, 255, 255); font-style: normal;">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39302"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39303"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39304"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39289"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39287"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39288"></a>
<b>La
banca rispose che, "in osservanza della privacy", gli estratti
conto non potevano essere rilasciati a chi non fosse intestatario del
conto, ritenendo tale solo il condominio "nella persona
dell’amministratore pro-tempore quale legittimo rappresentante".</b></span></span></span></div>
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="background: none repeat scroll 0% 0% rgb(255, 255, 255);">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39327"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39328"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39326"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39324"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39325"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39441"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39442"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39412"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39413"></a>
L’ABF
confermò pertanto il proprio orientamento già espresso nella
decisione n. 814 del 19/4/2011,<span style="font-weight: normal;">
in cui fu stabilito che </span><b>"la
natura giuridica del condominio è controversa in dottrina e in
giurisprudenza; tuttavia si ritiene di aderire alla giurisprudenza di
Cassazione prevalente che qualifica "il condominio come un ente di
gestione sfornito di personalità giuridica distinta da quella dei
singoli condomini", sicché "l’esistenza di un organo
rappresentativo unitario, quale l’amministratore, non priva i
singoli partecipanti della facoltà di agire a difesa dei diritti
esclusivi e comuni, inerenti all’edificio condominiale".</b></span></span></span></div>
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="background: none repeat scroll 0% 0% rgb(255, 255, 255);">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39427"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39428"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39294"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39290"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39291"></a>
Oltre
alla Cassazione c'è un altro precedente: <b>la
sentenza di merito del Tribunale di Salerno (in data 30/07/2007) ove
si legge che "ogni condomino, in quanto "cliente" […] deve
aver diritto di ottenere direttamente dall’istituto bancario la
consegna di copia degli estratti conto".</b></span></span></span></div>
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="background: none repeat scroll 0% 0% rgb(255, 255, 255);">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39417"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39418"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39301"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39414"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39415"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39416"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39314"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39315"></a>
Il
Collegio ha respinto anche l’obiezione sollevata dalla banca di non
poter consegnare i documenti per ragioni di tutela della riservatezza
in quanto, se è <b>"indubbio
che la banca è tenuta a non rivelare a terzi estranei le notizie
riservate inerenti ai rapporti con la clientela […] è altrettanto
vero che quando la legittimazione del terzo appare certa, la banca è
tenuta a dare l’informazione richiesta, non potendo pretendere che
il terzo si rivolga al giudice o, come in questo caso, all’ABF,
perché la svincoli dal segreto bancario. […] il condomino che sia
legittimato come tale, ha diritto a richiedere le informazioni
inerenti al conto corrente bancario del condominio. Il diritto del
condomino all’informazione, da un lato, appartiene alla sua sfera
giuridica".</b></span></span></span></div>
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="background: none repeat scroll 0% 0% rgb(255, 255, 255);">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39429"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39430"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39419"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39420"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39435"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39436"></a>
<span style="font-weight: normal;">Ritenuto
fondato il ricorso presentato da MDC, l’ABF ha confermato il
principio secondo cui </span><b>ogni
condomino deve avere diritto di ottenere direttamente dall’istituto
bancario la consegna di copia degli estratti di conto corrente
intestato al condominio nel quale abita.</b></span></span></span></div>
<div style="background: none repeat scroll 0% 0% rgb(255, 255, 255);">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>Per ottenere l’estratto,
si può richiedere alla banca una convocazione per ricevere dalla
banca stessa l’estratto di conto mostrando un elenco dei componenti
il condominio (o altro documento).</b></span></span></span></div>
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="background: none repeat scroll 0% 0% rgb(255, 255, 255);">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39298"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39299"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39300"></a><a href="https://www.blogger.com/null" name="yui_3_16_0_1_1429710724803_39297"></a>
<b>MDC
di Ceriale ha creato un programma "Ghostbusters" che rileva
operazioni non valide di difficile individuazione sull’estratto di
Conto bancario.</b></span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<i><b><br /></b></i></div>
<i><b>
</b></i>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Tempi duri per gli amministratori che non hanno una perfetta
gestione della cassa del condominio..."</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #38761d;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i><b> </b></i>
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">...Con la sentenza del 5 ottobre 2011, n° 36022, la Suprema Corte di
Cassazione ha stabilito che il reato di appropriazione indebita si
può verificare a carico dell'amministratore di condominio anche per
ammanchi di importi esigui nei fondi condominiali, quando la giacenza
sia inferiore a quanto risulta dalla contabilità condominiale, dal
momento che una differenza contabile di minima entità potrebbe
fondarsi anche su presupposti non leciti. I Giudici hanno così
affermato che l'esiguità dell'ammanco di cassa di per sé stessa non
è in grado di escludere la responsabilità penale
dell'amministratore per il reato di appropriazione indebita
aggravata, sia sul piano oggettivo che soggettivo.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ne deriva che l'amministratore di un condominio in presenza di un
ammanco di cassa, anche di minimo importo, per evitare la condanna,
dovrà dare prova del fatto che tale differenza rispetto al dato
contabile è stata causata da altre ragioni, come ad esempio un
errore nella contabilità. In assenza di tale prova, egli risponderà
anche penalmente dell'ammanco nelle casse condominiali, pur se il
reato si è concretizzato in una differenza di minimo importo.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella realtà capita troppo spesso che gli amministratori non
professionisti usino il denaro dei condomini in maniera impropria,
sia per prassi, sia per la mancanza di precise disposizioni di legge
sul punto, facendo affluire gli oneri condominiali incassati su
propri conti correnti o in depositi bancari comuni, finendo col
creare una sostanziale confusione di patrimoni e l'automatica
incoerenza del saldo contabile col saldo di cassa.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">La giurisprudenza ha cercato di supplire a questa deficienza
normativa segnando una serie di principi che l'amministratore deve
conoscere ed osservare per un corretta gestione della cassa del
condominio:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>1)</b> l'amministratore è obbligato a far affluire i
versamenti delle quote condominiali su un apposito e separato conto
corrente intestato a ciascun condominio da lui amministrato, onde
evitare che possa sorgere confusione tra il suo patrimonio personale
e quelli dei diversi condominii che gestisce, nonché tra questi
ultimi (v. Trib. Salerno Sez. I, 3 maggio 2011, in Contratti 2011, 6,
602, Trib. Torino, 3 maggio 2000, in Arch. locazioni, 2001, 456);</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>2)</b> per contro, il singolo condomino ha un vero e proprio
diritto soggettivo a veder versate le proprie quote, sia per
sopperire alle spese che per gli eventuali fondi, su un conto
corrente intestato al condominio e non personalmente
all’amministratore, ed a conoscere l’entità degli interessi che
maturino a suo favore (v. Trib. Milano, 9 settembre 1991, in Arch.
locazioni, 1992, 378);</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>3)</b> la mancata adozione da parte dell'amministratore di
condominio di un conto corrente apposito per la gestione condominiale
costituisce perciò, da sola, una irregolarità di tale gravità da
comportare la revoca del mandato (cfr. Trib. Roma, 24 agosto 2009, in
De Jure; Trib. S. Maria Capua V., 17 luglio 1997, in Gius 1998, 121;
Trib. Torino, 3 maggio 2000, in Arch. locazioni 2001, 456; Trib.
Milano, 29 settembre 1993, in Foro it., 1994, I, 1967 Trib. Milano, 9
settembre 1991, in Arch. Locazioni 1992, 378);</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>4)</b> ne consegue che è illegittima la deliberazione
dell’assemblea di condominio che preveda di far affluire i
versamenti delle quote condominiali sul conto corrente personale
dell’amministratore, in quanto ciò integra la lesione del diritto
di ciascun condominio alla perfetta trasparenza, chiarezza e facile
comprensibilità della gestione condominiale, limite inderogabile
alle scelte discrezionali e gestionali degli organi di
amministrazione e governo del condominio (v. Trib. Genova, 16
settembre 1993, in Giust. civ., 1994, I, 2635);</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Questo elenco di norme è stato ritenuto così importante dal
legislatore che per una parte sostanziale lo ha fatto confluire nel
progetto di legge per la "Riforma del condominio", contenuta nel
DDL n. 4041, recante "Modifiche alla disciplina del condominio
negli edifici", approvato in prima lettura dal Senato il 26 gennaio
2011, e poi all'esame della Camera dei Deputati, il quale
espressamente prevede al comma 5° del nuovo art. 1129 che
<i>«L'amministratore è obbligato a far transitare le somme ricevute
a qualunque titolo dai condomini o da terzi, nonché quelle a
qualsiasi titolo erogate per conto del condominio, su uno specifico
conto corrente, postale o bancario, intestato al condominio; ciascun
condomino può accedervi per prendere visione ed estrarre copia, a
proprie spese, della rendicontazione periodica. Alla cessazione
dell'incarico l'amministratore è tenuto alla consegna di tutta la
documentazione in suo possesso afferente al condominio e ai singoli
condomini e a eseguire le attività urgenti al fine di evitare
pregiudizi agli interessi comuni senza diritto ad ulteriori
compensi.»</i>; aggiungendo al comma 9, lett. c), come ipotesi
tipica di "grave irregolarità" legittimante la revoca
dell'amministratore, appunto, <i>«c) la mancata apertura ed
utilizzazione del conto di cui al quinto comma»</i>.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il rapporto tra amministratore e condomini è basato sulla
fiducia. Questa affermazione indica esattamente l’elemento primario
ed indispensabile che giustifica tutto ciò che di seguito andremo a
considerare sull’argomento in discussione.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nello svolgimento del suo mandato l’amministratore deve sempre
rispettare gli obblighi di lealtà, correttezza e di diligenza nei
confronti dei condomini, soprattutto nella gestione dei fondi
condominiali, la cui violazione può incidere negativamente sul
rapporto fiduciario, intercorrente tra le parti, fino al punto da
rendere impossibile lo svolgimento dell’incarico e la gestione del
condominio.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Pertanto, rientra nei poteri negoziali dell'amministratore, e
rappresenta una opportuna cautela e garanzia di corretta gestione,
l'apertura di un conto corrente, anche se la banca, prima di
accendere un conto intestato all'ente (condominio), deve accertarsi
dei poteri del richiedente (v. Trib. Padova, 5 luglio 2007, in Imm. e
propr., 2007, 11, 734; Trib. Chieti, 8 maggio 2007).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">La gestione dei fondi e dei movimenti di cassa condominiali
mediante un conto corrente bancario o postale pone l'amministratore
anche al riparo da possibili accertamenti fiscali da parte
dell'Agenzia delle Entrate. Non a caso la Suprema Corte ha stabilito
che <i>«Nel caso di amministratore di condominio, è necessario
verificare, in base alla prova liberatoria offerta dal contribuente,
quali siano le singole movimentazioni bancarie riferibili
direttamente all'attività di amministrazione del condominio, onde
poter conseguentemente escludere che le stesse non costituiscano
corrispettivi non dichiarati. La prova liberatoria non può essere
generica, ma deve essere specifica, stante la presunzione di cui
all'art. 51 D.P.R. n. 633/1972, </i><i><b>se il contribuente utilizza
il conto corrente a lui personalmente intestato anche per maneggio di
denaro altrui deve fornire la prova analitica della riferibilità di
ogni movimentazione bancaria alla sua attività di maneggio di denaro
altrui, diversamente, </b></i><i>la rispettiva movimentazione, in
assenza di altra idonea giustificazione, </i><i><b>è configurabile
quale corrispettivo non dichiarato</b></i><i>»</i> (v. Cass. civ.
Sez. V Sent., 13 giugno 2007, n. 13818, in Notariato, 2007, 5, 494,
cfr. pure Cass. civ. Sez. V Sent., 13 giugno 2007, n. 13819, in Mass.
Giur. It., 2007).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella gestione del conto corrente bancario o postale intestato ad
un condominio, l’amministratore non può compiere operazioni che
eccedano l’ordinaria amministrazione, salvo il caso di apposita
delibera assembleare; è pertanto inefficace nei confronti del
condominio già intestatario del relativo conto corrente, l’apertura
di credito illecitamente ottenuta dall’amministratore pro tempore
dietro presentazione alla banca di falsa delibera da lui stesso
redatta, contenente l’autorizzazione assembleare ad effettuare
l’operazione bancaria sulla base di necessarie e ingenti somme da
sborsare per spese di ristrutturazione dell’immobile;
conseguentemente, il condominio non potrà essere chiamato a
rispondere del relativo debito derivante dal saldo negativo del conto
(v. Trib. Monza Sez. II, 6 novembre 2006; Trib. Firenze, 6 agosto
2004, in Arch. Locazioni, 2004, 721), allo stesso modo non è
efficace nei confronti del condominio il contratto di mutuo stipulato
dall'amministratore senza preventiva delibera assembleare, anche se
stipulato per provvedere alle spese occorrenti alla manutenzione
delle parti comuni dell'edificio (v. Cass. Civ., II sez, 5 marzo
1990, n. 1734, in Foro It. 1990 , 11, I, 3221).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">La gestione separata delle risorse finanziarie del condominio è
giustificata anche dalla necessità di evitare tutte le conseguenze
dannose per l’ente di una eventuale procedura esecutiva o
fallimentare che potesse svolgersi nei confronti dell’amministratore,
in quanto come è evidente la confusione dei patrimoni potrebbe
condurre i creditori – senza che il condominio possa eccepire
alcunché – a rivalersi legittimamente su tutti i beni mobili (tra
cui il denaro) ed immobili a questi intestati (cfr. Cass. civ. Sez.
I, 31 marzo 2011, n. 7510, in CED Cassazione, 2011, e Cass., sez. I,
7 dicembre 1999, n. 13660, in Foro it., 2000, I, 1905); per contro
nello stesso caso di confusione dei patrimoni il creditore del
condominio potrebbe rimanere vittima dell’illegittimo e fraudolento
occultamento dei fondi del condominio, che venissero versati su conti
o depositi bancari intestati personalmente all’amministratore.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Alla scadenza del mandato l’amministratore, dopo la spiegata e
corretta gestione dei fondi e della cassa dell’ente, è tenuto a
consegnare tutto quanto ha ricevuto per effetto dell’incarico al
suo successore ed a rendere il conto della sua gestione.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ormai è pacifico, sia in giurisprudenza sia in dottrina, che
l’amministratore del condominio configura un ufficio di diritto
privato assimilabile al mandato con rappresentanza, con la
conseguente applicabilità, nei rapporti tra l’amministratore e
ciascuno dei condomini, delle disposizioni sul mandato; pertanto, a
norma dell’art. 1713 c.c., <b>alla scadenza dell’incarico
l’amministratore è obbligato a rendere il conto della sua gestione
ed a restituire ciò che ha ricevuto nell’esercizio del mandato per
conto del condominio</b>, vale a dire tutto quello che ha in cassa,
indipendentemente dalla gestione alla quale le somme si riferiscono
(v. Cass., sez. II, 16 agosto 2000, n. 10815, in Rass. locazioni,
2001, 117, n. DE TILLA), quindi anche quel denaro che avesse
eventualmente incassato, quale recupero di crediti scaduti dell’ente
verso condomini o verso terzi, ma riguardante gestioni diverse dalla
sua.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Naturalmente l’obbligo posto a carico del mandatario di
rimettere al mandante tutto quello che ha ricevuto a causa del
mandato (art. 1713, 1º comma, c.c.) non sorge solo a seguito della
conclusione dell’attività gestoria, ma anche quando si accerti
l’impossibilità di eseguirla o quando vi sia stata la revoca del
mandato, poiché in entrambi i casi il mandatario non ha più titolo
per trattenere quanto gli è stato somministrato dal mandante (v.
Cass., sez. III, 11 agosto 2000, n. 10739, in Foro it., 2001, I,
512).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">L’obbligazione non si riferisce soltanto ai valori in cassa,
bensì a tutto quanto egli abbia ricevuto per lo svolgimento
dell’incarico, tra cui i documenti concernenti la gestione, che
peraltro egli non può trattenere fino a quando non gli vengano
rimborsate le eventuali somme anticipate per conto del condominio,
avvalendosi del principio "<i>inadimplenti non est adimplendum"</i>,
non essendovi corrispettività né interdipendenza tra le prestazioni
in parola, originate da titoli diversi (v. Cass., sez. II, 3 dicembre
1999, n. 13504, in Rass. locazioni, 2000, 165, n. DE TILLA).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nel caso in cui vi fosse un rifiuto da parte dell’amministratore
uscente di adempiere agli obblighi di fine mandato i condomini
possono rimediarvi con due diverse azioni:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>1)</b> <b>l’azione di rendiconto</b>, con la quale il
convenuto deve fornire la prova non soltanto dell’entità e della
causale degli esborsi e degli incassi, ma anche di tutti gli elementi
di fatto sulle modalità di esecuzione dell’incarico, utili per la
valutazione del suo operato, in relazione ai fini perseguiti, ai
risultati raggiunti ed ai criteri di buona amministrazione e di
condotta prescritti dagli artt. 1710-1716 c.c. (v. Cass., sez. III, 9
febbraio 2004, n. 2428, in Mass. 2004 e Cass., sez. I, 23 aprile
1998, n. 4203, in Giur. it., 1999, 1845, n. FORCHINO; cfr. anche
Cass., sez. I, 10 dicembre 2009, n. 25904, in CED cassazione 2009).
Tra l’altro è bene ricordare che l’obbligo del rendiconto non
viene meno neanche nel caso di morte del mandatario, in quanto esso
si trasmette ai suoi eredi; infatti l’estinzione del mandato per
morte del mandatario, prevista dall’art. 1722, n. 4, c.c., e
l’obbligo di rendiconto a carico dello stesso mandatario, previsto
dal precedente art. 1713, 1º comma, c.c., si collocano su piani
diversi e non confondibili, di tal che l’evento morte spiega il
solo effetto giuridico di trasferire l’obbligo di rendiconto, dal
mandatario, ai suoi eredi, in virtù delle norme generali in tema di
successione <i>mortis causa</i> (v. Cass., sez. II, 10 giugno 2003,
n. 9262, in Mass. 2003 e Cass., sez. III, 4 settembre 1998, n. 8801,
in Mass. 1998);</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>2)</b> <b>l’azione di restituzione</b> è esperibile sia in
via ordinaria, ovvero con atto di citazione, sia pure in via
d’urgenza con ricorso ex art. 700 c.p.c. (v. tra le tante Trib.
Roma, 7 dicembre 1998, in Arch. locazioni, 1999, 109; Trib. Bologna,
26 maggio 1998, in Arch. locazioni, 1999, 289; Trib. Trieste, 3
aprile 1993, in Giust. civ., 1994, I, 907). Il nuovo amministratore è
legittimato ad agire, anche senza autorizzazione dell'assemblea (v.
Trib. Salerno Sez. I, 7 agosto 2008, Cass. civ. Sez. II, 3 dicembre
1999, n. 13504, in Mass. Giur. It., 1999, e Trib. Roma, 18 marzo
1987, in Arch. Locazioni, 1988, 752; contra Trib. Arezzo Sent., 4
aprile 2007, in In nome del popolo aretino, 2007), onde ottenere la
consegna immediata di tutti i documenti e delle risorse finanziarie
(tra cui le somme riscosse per ogni titolo e ragione, comprensive
degli interessi ex art. 1714 c.c.) del condominio da parte del suo
predecessore, in adempimento degli obblighi sanciti dal citato art.
1713 c.c.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Secondo la più recente giurisprudenza di merito è ammissibile
anche il ricorso alla procedura monitoria al fine di ottenere la
consegna della documentazione e della cassa condominiale, quale cosa
mobile determinata, illegittimamente detenuta dal pregresso
amministratore (v. Trib. Ariano Irpino, 24/04/2007, in Arch.
Locazioni, 2007, 5, 500). Il diritto alla consegna di una cosa mobile
determinata menzionato dall’art. 633, comma 1, c.p.c. non ha natura
diversa, se non per l’oggetto della prestazione, dal diritto di
credito ad una somma di denaro ed è, quindi, parte della categoria
generale del credito quale unica situazione giuridica soggettiva
tutelabile in sede monitoria. Infatti è pienamente ammissibile la
domanda, proposta nelle forme del ricorso per ingiunzione, con la
quale venga esercitata un'azione di carattere personale avente a
oggetto la restituzione di una cosa in quanto l'art 633 cod proc civ,
nel riferirsi alla domanda "di chi ha diritto alla consegna di
una cosa mobile determinata", indica qualsiasi prestazione di
dare che costituisca il contenuto di un rapporto obbligatorio (cfr.
Cass. Civ., II sez., 14 dicembre 1978, n. 5957).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Secondo la sentenza del Tribunale di Ariano Irpino si può fare
ricorso alla procedura monitoria per farsi restituire la
documentazione condominiale, illegittimamente detenuta dal pregresso
amministratore, perché la contabilità cartacea può essere
assimilata ad una cosa mobile determinata e l'amministratore di
condominio alla fine del suo mandato ha l'obbligo di restituire ai
condomini quanto ha ricevuto a causa dello svolgimento dell'incarico,
tra cui i documenti concernenti la gestione, a prescindere da ogni
motivazione. L’ex amministratore non può, pertanto, trattenere la
documentazione condominiale a causa di un mancato rimborso di somme
anticipate per conto dell'ente, non essendovi corrispettività né
interdipendenza tra dette prestazioni, originate da titoli diversi.
La documentazione della gestione precedente deve essere
assolutamente, inderogabilmente ed obbligatoriamente consegnata al
nuovo amministratore, perché è indispensabile per l'esecuzione
delle deliberazioni assembleari, per il rispetto del regolamento di
condominio, l'amministrazione delle cose e degli impianti e dei
servizi comuni, la conservazione e la manutenzione di essi, la
disciplina del loro uso e, soprattutto, la riscossione dei
contributi.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Quindi, se l'ex amministratore non ottempera a tale obbligo, può
essere condannato non solo alla consegna di tale documentazione, ma
anche al risarcimento del danno causato al condominio e costituito in
quei costi necessari a ricostruire le posizioni contabili interne e
verso terzi fornitori. Tale danno non è sempre facilmente
documentabile e potrà essere liquidato dal Giudice secondo equità
(v. Trib. Padova Sez. I, 14 giugno 2003, in Mass. Giur. Civ.
Patavina, 2006).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il rifiuto illegittimo o il ritardo ingiustificato delle consegne
al nuovo amministratore possono integrare quella interversione nel
titolo del possesso, che costituisce <b>l’elemento materiale</b>
del reato di appropriazione indebita di cui all’art. 646 c.p.
Invece <b>l’elemento soggettivo</b> di un tale illecito penale si
realizza allorquando l’agente in piena coscienza e volontà, vale a
dire con dolo generico, si appropria della cosa mobile altrui,
posseduta ad un qualsiasi titolo. Chiaramente nel caso
dell’amministratore di condominio uscente – che stia esplicando
tutte le pratiche per il passaggio delle consegne – perché si
realizzi il reato in parola non basta che sussista "<i>il semplice
rapporto materiale tra il possessore e la cosa posseduta"</i>,
bensì occorre che egli evidenzi il rifiuto espresso o tacito (ad es.
per <i>facta concludentia</i> decorso il termine della diffida ad
adempiere) alla riconsegna, dimostrando un potere di fatto autonomo e
nuovo rispetto alla cosa stessa (denaro od altri beni).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nel caso dell’amministratore di condominio che si appropri
indebitamente dei valori o dei beni condominiali configura anche
l’aggravante di cui all’art. 61 n. 11 c.p., perché all’origine
vi è un rapporto di prestazione d’opera, che non si risolve in un
semplice rapporto fiduciario, ma in un vero è proprio contratto di
mandato, un ufficio di diritto privato con effetti obbligatori tra le
parti. In effetti la prestazione d’opera di cui l’agente abusa,
facilita l’indebita appropriazione, determinando la configurabilità
dell’aggravante de quo (v. Cass. pen., Sez. II, 6 dicembre 2005, n.
3462, in CED Cassazione, 2006; Cass. pen., Sez. II, 18 marzo 1999, n.
11264, in Cass. Pen., 2000, 2669 e Arch. Nuova Proc. Pen., 2000, 66).
Ma sul punto la giurisprudenza di legittimità è andata oltre
sostenendo che <i>"l’aggravante dell’abuso di prestazione
d’opera implica un concetto più ampio di quello civilistico di
«locazione d’opera», comprendendo tutti i casi nei quali, a
qualunque titolo (quindi anche rapporti di mero fatto), taluno abbia
prestato ad altri la propria opera; infatti, ciò che rileva è
l’abuso della relazione fiduciaria da parte dell’autore, il quale
profitta di una situazione di minore attenzione della vittima,
determinata proprio dall’affidamento che questa ripone nell’opera
dell’altro, per commettere un reato a suo danno"</i> (v. Cass.
pen., Sez. II, 23 settembre 2005, n. 40793, in Guida al Diritto,
2005, 47, 65; Cass. pen., Sez. II, 8 ottobre 2004, n. 44868, in Riv.
Pen., 2006, 1, 97; Cass. pen., Sez. II, 23 ottobre 2003, n.895, in
Riv. Pen., 2004, 1245;), chiaramente deve esservi un rapporto
giuridico apprezzabile, che non si risolva in un rapporto meramente
occasionale ed estemporaneo, connesso a ragioni di semplice amicizia
(v. Cass. pen., Sez. VI, 11 dicembre 1995, n. 2717, in Cass. Pen.,
1997, 398 e Giust. Pen., 1996, II, 715).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella pratica è diffuso il caso dell’utilizzo da parte
dell’amministratore del denaro condominiale per scopi personali ed
estranei al condominio amministrato, ma ricorre l’appropriazione
indebita aggravata anche per il semplice ed indebito lucro che
l’amministratore potesse ricavare mettendo in giacenza od in
profitto su propri conti bancari tali somme o quando addirittura le
investisse con l’acquisto di titoli od altri beni mobili ed
immobili.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ricorre l’appropriazione indebita aggravata anche se
l’amministratore avesse lucrato dei soli interessi attivi maturati
sulle somme del condominio (cfr. Cass., 9 novembre 1987, in Impresa,
1988, 2573).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Integra il reato di appropriazione indebita la condotta
dell'amministratore condominiale che, ricevute le somme di denaro
necessarie dai condomini, ometta di versare i contributi
previdenziali per il servizio di portierato. (Cass. pen. Sez. II, 11
novembre 2010, n. 41462, in CED Cassazione, 2010; cfr. Cass. pen.,
sez. II, 11 maggio 2009, in Riv. Pen. 2010, 906).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Quando l’amministratore nel compiere il delitto di
appropriazione indebita cagiona un grave danno economico al
condominio ricorre anche l'aggravante del <i>"danno patrimoniale di
particolare gravità"</i> sancita dal n. 7 dell’art. 61 c.p. (v.
Trib. Roma, 4 giugno 2004, n. 12910, in Guida al Diritto, 2004, 50,
80); chiaramente se il delitto contro il patrimonio fosse solo
tentato, la circostanza aggravante di cui all’art. 61 n. 7 c.p.,
potrebbe essere riconosciuta soltanto se, essendo le modalità del
fatto criminoso idonee a fornire concrete indicazioni sull’entità
del danno, risultasse rigorosamente dimostrato che, ove l’evento si
fosse verificato, il danno patrimoniale sarebbe stato di rilevante
entità (v. Cass., sez. VI, 10 novembre 1994, in Mass. Cass. pen.,
1995, fasc. 5, 53).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nel caso in cui l’amministratore sottragga periodicamente delle
somme dai conti del condominio per scopi personali e non giustificati
dalle esigenze gestionali dell’ente il reato si configura anche
come "continuato" ex art. 81 c.p., e ad avviso della Suprema
Corte <i>"in caso di reato continuato, valendo, in mancanza di
tassative esclusioni, il principio della unitarietà, la valutazione
in ordine alla sussistenza o meno dell’aggravante del danno di
rilevante gravità dev’essere operata con riferimento non al danno
cagionato da ogni singola violazione, ma a quello complessivo
cagionato dalla somma delle violazioni, difettando una norma che, ai
fini in questione, consideri il reato come una pluralità di episodi
tra loro isolati"</i> (v. Cass. pen., Sez. VI, 8 luglio 2005, n.
33951, in Riv. Pen., 2006, 7-8, 842 – sull’amministratore di
condominio v. Cass. pen., Sez. II, 30 aprile 2004, n. 39651, in Guida
al Diritto, 2004, 45, 59).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">L’appropriazione indebita aggravata compiuta dall’amministratore
di condominio è sempre procedibile d’ufficio ed all’uopo, non ha
influenza la dichiarazione di equivalenza tra quella aggravante e le
attenuanti generiche; a maggior ragione, la remissione di querela non
spiega alcuna influenza sull’esercizio dell’azione penale (v.
Cass., 5 dicembre 1980, in Riv. pen., 1981, 810)</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Caratteristiche simili, quali l’appropriazione della cosa,
mettono in rapporto alcuni reati con la fattispecie di reato in
esame, tra i quali il reato di truffa ex art. 640 c.p.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Tuttavia l’elemento discriminante nel reato di truffa è la
sussistenza degli artifici e raggiri.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il delitto di appropriazione indebita consiste nella semplice
interversione del titolo del possesso da parte di chi, a qualsiasi
titolo, detenga danaro od altra cosa mobile altrui; non sussistono
quindi gli estremi del reato di cui all’art. 646 c.p., bensì
quelli della truffa, allorché l’amministratore si impossessi del
denaro appartenente al condominio attraverso una serie di passaggi
contabili, di atti e di convenzioni, volti, non solo ad assicurarsi
il frutto del reato, ma a fare apparire regolari i trasferimenti
(cfr. Cass., sez. V, 21 gennaio 1999, in Ced Cass., rv. 212528).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nel caso della sentenza annotata sarebbe emerso il reato di
truffa, qualora l’amministratore di condominio avesse convinto con
l’inganno l’assemblea condominiale a votare la realizzazione di
lavori straordinari al fabbricato, avesse fittiziamente affidato il
lavori ad una ditta, facendosi pagare la prima quota dei lavori dai
condomini, per poi appropriarsene (cfr. Cass., 19 aprile 1989, in
Riv. pen., 1990, 602).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Infine, è bene ricordare che i condomini devono avere sempre una
particolare attenzione nei confronti dell’amministratore che non
rende il conto della sua gestione in quanto il reato di
appropriazione indebita – rilevabile per lo più dal rendiconto –
prevede un termine di prescrizione ordinario dalla data di
commissione del fatto di 6 anni; infatti con l’entrata in vigore
della legge 5 dicembre 2005, n° 251 è stato modificato l’art. 157
c.p. che prevedeva per il reato di appropriazione indebita il termine
di prescrizione ordinario in 5 anni (senza l’emissione di nessun
atto interruttivo quale ad es. il decreto di citazione diretta a
giudizio) dalla data di commissione del fatto ed un termine di
prescrizione massimo di sette anni e mezzo dalla data di commissione
del fatto (con l’emissione di un atto interruttivo).</span></span></span></div>
<br />
<b><span style="color: #6aa84f;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Clicca sui collegamenti sotto riportati
per collegarti direttamente alla pagina web del Movimento per la
difesa del cittadino:</span></span></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="http://www.difesadelcittadino.it/le-nostre-sedi/liguria">http://www.difesadelcittadino.it/le-nostre-sedi/liguria</a></u></span></span></span></span></b></div>
<b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></b>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: navy;"><span lang="zxx"><u><a href="http://www.tuttoconsumatori.org/ecm/web/cncu/online/home/cncu/le-associazioni/cerca/content/content/movimento-difesa-del-cittadino-ceriale-via-prae-19.0000.SEDI-1758">http://www.tuttoconsumatori.org/ecm/web/cncu/online/home/cncu/le-associazioni/cerca/content/content/movimento-difesa-del-cittadino-ceriale-via-prae-19.0000.SEDI-1758</a></u></span></span></span></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: navy;"><span lang="zxx"><br /></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: navy;"><span lang="zxx"><br /></span></span>
<span style="color: navy;"><span lang="zxx"><br /></span></span></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-88413458003721397872015-03-26T19:36:00.000+01:002015-03-27T11:33:55.634+01:00LIGURIA, NO DEPURATORE? NO CASA!<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtExHudS01KdEjWlCZm-Ic5zNDoHjCVQjBNmHnd6ezLy3tCxt3zGn365unrxK62vYHwOv_YQfzZfrCs98k11EFUAEWDmG4LfCXuy5sc9DrHLo8oOuossMQcyIBB_72Nm2dtYg6ZrgSj625/s1600/Marco+Melgrati_10.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtExHudS01KdEjWlCZm-Ic5zNDoHjCVQjBNmHnd6ezLy3tCxt3zGn365unrxK62vYHwOv_YQfzZfrCs98k11EFUAEWDmG4LfCXuy5sc9DrHLo8oOuossMQcyIBB_72Nm2dtYg6ZrgSj625/s1600/Marco+Melgrati_10.jpg" height="331" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b><i>"Un'ulteriore proroga per la legge 4/12, i comuni senza
depuratore non potranno più rilasciare nuovi permessi a costruire e
varianti urbanistiche che prevedano aumento di carico insediativo".</i></b></span></span></span><br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b><i> </i>
</b></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>Importanti novità che assorbono il Decreto "del Fare" e
il Decreto "Sblocca Italia" del Governo. Bocciati i due emendamenti di
Forza Italia suggeriti dai sindaci e dagli amministratori locali.</b></span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Ieri, in Consiglio Regionale, la maggioranza di Sinistra ha
respinto due emendamenti presentati da Forza Italia dietro
suggerimento di molti sindaci ed amministratori locali, soprattutto
del ponente della provincia di Savona".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #e69138;">Lo fa sapere il Capogruppo di Forza Italia in regione Marco
Melgrati che continua:</span> "il primo chiedeva di dilazionare
ulteriormente il termine di <b>3 anni, </b>portandolo, di
fatto, a <b>6 anni</b> (all'atto di approvazione della
legge era stato fissato in 3 anni) che era stato dato per<b>
</b>l’approvazione di piani urbanistici comunali e di
strumenti urbanistici attuativi e delle relative varianti o
l’approvazione di progetti comportanti la modifica dei piani o
degli strumenti urbanistici attuativi che determinino l'incremento
del peso insediativo, in assenza di impianti di depurazione. Non aver
accolto questo emendamento porterà alla paralisi dell’attività
edilizia dei comuni che, ad oggi, non sono dotati di impianti di
depurazione, facendo mancare così quelle limitate risorse che
derivano da interventi già programmati ed inseriti negli strumenti
urbanistici comunali, creando un danno economico ai comuni stessi e
agli operatori della filiera dell’edilizia".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #e69138;">Spiega ancora Melgrati:</span> "l’altro emendamento bocciato era teso
a evitare che sorgessero difficoltà d'interpretazione e contenziosi
sull'accezione immobili vincolati, per agevolare il lavoro degli
uffici tecnici; ritenevamo che fosse necessario, relativamente
all’art. 10 comma 2 lettere: e) e bis) della L.R. n° 16/08,
specificare se per <b>"immobili vincolati"</b>
s'intendono solo quelli con vincolo specifico o anche le zone/aree
soggette a vincolo paesaggistico ai sensi degli art. 136-142 del
D.Lgs n°42/2004. Infatti, questa norma ha un senso per gli immobili
che hanno un vincolo puntuale e specifico mentre parrebbe non averlo
per gli immobili di nessun pregio architettonico o valenza storica
che ricadono in zone non soggette a <b>vincolo paesaggistico
generico,</b> ai sensi degli art. 136-142 del D.Lgs n° 42/2004.
L’interpretazione della Giunta è stata che il vincolo è esteso
anche agli edifici non vincolati puntualmente, anche solo ricadenti
all’interno della zona di vincolo".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Approvate invece <span style="color: #e69138;">- fa sapere il Capogruppo di Forza Italia in
Regione -</span> importanti modifiche alla legge 16. Quella sulle variazioni
catastali, per esempio:<i><i><b>"ove la comunicazione di fine
lavori sia accompagnata dalla prescritta documentazione per la
variazione catastale, quest’ultima è tempestivamente inoltrata
dall’amministrazione comunale ai competenti uffici dell’Agenzia
dell’Entrate"</b></i></i><i><b>. </b></i>Questo va a chiarire in
maniera inequivocabile e pone uno stop all’assurda proposta del
Governo Renzi che aveva "per legge" delegato ai comuni la
redazione della pratica catastale; comuni che, come già avevo avuto
modo di dire, non hanno nè i mezzi tecnologici, nè il personale, nè
le risorse economiche per riuscire a soddisfare questa "novità"
del Governo Renzi".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Altra importante modifica <span style="color: #e69138;">- continua il consigliere regionale -</span>
è l’introduzione nell’art.18 sulle distanze tra edifici e il
fatto che non costituisce creazione di un nuovo piano della
costruzione il recupero dei sottotetti non abitabili ai sensi della
ridetta legge regionale 24/2001 e s.m, andando a sancire un concetto
già chiarito nella Legge dei Sottotetti".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Un’ulteriore importante modifica è quella relativa al
chiarimento, sempre rispetto alla legge introdotta dal Governo
nazionale, sul carico insediativo relativo ai frazionamenti. La norma
nazionale prevede che, per i frazionamenti di alloggi esistenti, non
siano dovuti oneri di urbanizzazione e costruzione in assenza di
carico insediativo. La Regione introduce un motivo di chiarezza
andando ad individuare l’aumento del carico insediativo con un
incremento di superficie di 25 metri quadrati. Quindi, per un
frazionamento da 1 a 2 alloggi con aumento di superficie inferiore ai
25 mq, non solo non si pagheranno oneri ma non sarà dovuto nemmeno
l’asservimento di parcheggi pertinenziali. Diversa cosa sarà per
frazionamenti da 1 a 3 alloggi o più, e con aumento di superficie
oltre i 25 mq: in questo caso saranno obbligatori i parcheggi
pertinenziali".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Genova, 25.03.2015</span></span></span></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-63609874334449857192015-03-26T11:08:00.000+01:002015-03-26T11:17:13.913+01:00LA MACCHINA DELLE EMOZIONI<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyQtqrUIm-qzqhhCGDAoqeMqRM-2QpDmCTPN-kc9FfP_8q5epqkqVOP2C8z_QDHSnWuDt26DvY3TnwmRNBh-wS_reRRzLdKVkpMk1gIt4pQYqhTEbpR6bCPx2qDVAdAPr8QZnOzUMVca9J/s1600/Intelligenza+artificiale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhyQtqrUIm-qzqhhCGDAoqeMqRM-2QpDmCTPN-kc9FfP_8q5epqkqVOP2C8z_QDHSnWuDt26DvY3TnwmRNBh-wS_reRRzLdKVkpMk1gIt4pQYqhTEbpR6bCPx2qDVAdAPr8QZnOzUMVca9J/s1600/Intelligenza+artificiale.jpg" height="520" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Modellazione
computazionale delle emozioni umane su macchina, agli albori della "matematica del pensiero" come immaginata da Alan Turing, George
Boole, Gottfried Wilhelm von Leibniz...</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">di Andrea Sicco</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">In quello che definiremo il "limite
umano" potrebbe risiedere "la risposta allocata" a determinati
quesiti anche esistenziali; se l'uomo fosse un'entità infinita e
infinitamente intelligente, non sarebbe possibile isolare, in un
modello finito di risposta, una porzione individuata e definita del
meccanismo alla base del pensiero e dell'agire umano per poterla poi
ulteriormente analizzare, acquisire, schematizzare e scomporre,
traducendola in algoritmi esecutivi e autogestibili da macchina.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il ruolo delle emozioni nel
comportamento umano, per le scienze computazionali, rimane un
dibattito sempre aperto e oggetto di studio piuttosto rilevante. La
matematica dei "modelli di riferimento", per esempio, costituisce
una risposta computazionale alle difficoltà di riprodurre tutti gli
aspetti della mente, da quelli logici e razionali a quelli creativi
ed emotivi. <span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">La
modellazione computazionale è una metodologia per la riproduzione
dei processi da modellare, per l'esplorazione dei fenomeni e delle
teorie che possano dare risposta di tali processi, </span></span><b><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">rendendo
maggiormente comprensibili campi apparentemente intricati perché
parzialmente, totalmente inesplorati e, quindi, scientificamente
ancora sconosciuti. Questa metodologia offre numerosi spunti per la
valutazione di tutte le possibili ramificazioni teoriche riguardanti
campi di studio apparentemente complessi. Il modello computazionale
di un processo è un programma per computer</span></span></b><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">,
per il quale si predispongono determinate richieste, attendendo
necessariamente </span></span><b><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">che
il programma medesimo possa riprodurre il comportamento di un
processo modellato</span></span></b><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">.
</span></span>I modelli computazionali, come sistemi dinamici,
si eseguono su sistemi automatici di elaborazione e di risposta ma
aprono nuovi campi di ricerca per scienziati cognitivi, introducendo
ulteriori problemi di metodo. Il metodo di osservazione del
comportamento di un modello particolare, per esempio, è utile per
ottenere informazioni sugli effetti, a lungo termine, di un
meccanismo evolutivo. Talvolta, non risulta necessario realizzare un
apposito programma che modelli una teoria complessa e
concettualizzata perché è proprio mediante lo studio e la ricerca
delle varianti computazionali che risulta possibile lo sviluppo di
una comprensione dei dettagli teorici, dettagli che, altrimenti, non
sarebbero raggiungibili. Risulta possibile lo sviluppo di una teoria
supposta e implementarne un modello computazionale che riveli se, la
teoria, era stata in realtà fraintesa. Gli svantaggi che si
associano riguardano sia la strategia metodologica che la particolare
natura dell'area di applicazione. L'output del programma, il
comportamento del modello, dev'essere interpretato e tradotto, così
come per gli elementi significativi del dominio del modo reale con
cui è stato modellato. Risultano necessarie alcune giustificazioni
per sostenere l'interpretazione scelta per il comportamento di un
modello. Il modellatore deve poter spiegare il significato di certi
aspetti del comportamento del modello stesso e di altri aspetti non
rilevanti; si analizza se l'esecuzione del programma, quando
raggiunge risultati, è determinata dalla teoria programmata o se
viene distorta da aspetti teoricamente non significativi, dal modello
o dal particolare sistema di macchina su cui il modello stesso viene
implementato ed eseguito.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Aristotele ebbe una visione di emozione
simile alle moderne teorie nell'ambito della psicologia, sostenendo
che le emozioni hanno un ruolo utile, soprattutto nelle interazioni
con gli altri. Per esempio, coloro che esprimevano un sentimento di
rabbia al momento opportuno erano lodevoli mentre quelli privi di
questo sentimento, in quello stesso frangente di vita, erano
considerati anomali. Gli stoici, in merito, ebbero una visione assai
differente. Seneca considerò le emozioni come una minaccia alla
ragione, sostenendo che la ragione è potente finché rimane isolata
dalle emozioni. David Hume sostenne che la ragione è, e dev'essere "ancilla delle passioni umane". Herbert Alexander Simon sostenne
che le emozioni sono state utili come funzione critica in un
comportamento intelligente, come capacità di "interrupt" per
fornire il mezzo per un organismo, di spostarsi tra obiettivi
concorrenti, così da bilanciare trasformazione reattiva e
deliberativa. Marvin Lee Minsky propose alla comunità scientifica
l'interrogativo se un robot potesse essere intelligente pur essendo
privo di aspetti emozionali. La ricerca in ambito di intelligenza
artificiale risulta avere una prospettiva piuttosto stoica, trattando
l'emozione antitetica all'intelligenza. Per la ricerca moderna,
nell'ambito delle neuroscienze e della psicologia, le teorie di
valutazione delle emozioni sottolineano il ruolo di ragionamento in "suscitare emozioni" e spiegano "la visualizzazione delle
emozioni" come derivante da valutazione delle persone nel rapporto
con l'ambiente che guida risposte adattative. Recenti studi
stabiliscono un ruolo critico dell'emozione nel processo decisionale.
I deficit neurologici, in emozione e lavorazione, conducono a deficit
nel processo decisionale. In linea con la visione di Simon, le
persone arrabbiate sono, per esempio, più veloci a percepire le
minacce e, solitamente, ad innescare una risposta aggressiva. Secondo
un'interpretazione aristotelica della realtà, le manifestazioni
emotive trasmettono informazioni sulle convinzioni di un individuo,
sui desideri e sulle intenzioni, servono per informare ed influenzare
gli altri. La rabbia ed il senso di colpa possono migliorare le
utilità di gruppo, minimizzando i conflitti sociali. L'espressione
di disagio indurrebbe invece al sostegno sociale. Ciò che rende
questi segnali potenti, secondo Hume, è la conoscenza condivisa del "potere motivazionale di un'emozione". Possiamo credere che
qualcuno si senta in una situazione spiacevole, ma, spesso, ciò che
ci motiva ad agire è il contenuto emozionale percepito nel
comportamento della persona come la rabbia di un genitore o le grida
di un bambino nel disagio. Questa ricerca ha
generato interesse per la "modellazione dell'emozione" sia nel
campo dell'intelligenza artificiale che in quello della robotica. La
ricerca ha esplorato "modelli computazionali di emozione" come un
modo per affrontare il controllo e i principi decisionali
compromessi, indirizzando risorse cognitive verso problemi di
adattamento per un organismo.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #45818e;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Questa premessa rappresenta
l'essenzialità del principio primo su cui l'ICT Open Group di
ALASSIO iTEK si basa e si baserà per i propri studi e le proprie
ricerche nel campo scientifico e tecnologico della modellazione,
della simulazione e del controllo di sistemi per l’automazione. Già
da anni, il nostro gruppo pone in essere algoritmi eseguibili, in via
del tutto sperimentale, su macchine ovviamente non ancora dotate di
libero arbitrio e coscienza propria ma progressivamente migliorate
nel tempo e sotto vari aspetti, da quello operativo a quello
energetico. Da più di tre anni collaboriamo con
colleghi e docenti, condividendo idee e risultati, affiancando
studenti per la preparazione delle proprie tesi. Anche per noi, il
punto di partenza è costituito dall'analisi dei meccanismi
che regolano il pensiero umano, ovvero di come la nostra mente (il
software) interagisce con il nostro corpo (l'hardware) e viceversa, e
sull'isolare una porzione del "meccanismo universale di
risposta umana" in un "essenziale prototipo finito di risposta
simulata" che si basa sul "principio di esclusione" durante la
fase di scelta di un pensiero, di un comportamento e di un'azione. Da
ciò si possono ottenere risultati positivi/negativi e nuovi quesiti,
quelli che noi traduciamo in algoritmi, in primi tasselli, in primi
passi verso una maggiore comprensione del concetto più generale
delle modalità di risposta umana. La creatura uomo è in grado di
trovare, ed ottenere, soluzioni drammaticamente pessime o
semplicemente fantastiche perché dotata di intelligenza basata su
coscienza propria e libero arbitrio.
L'intelligenza umana è quel fondamentale requisito che
permette l'autonomia, l'adattamento, la sopravvivenza ed il
progresso. La sperimentazione, con opportuni algoritmi basati sul
principio di esclusione durante una delle fasi di scelta di un
pensiero, di un comportamento, di un azione da intraprendere,
mostrerebbe, per esempio, un percorso standardizzato che l'uomo
intraprende continuamente ed inconsciamente ad ogni istante della
propria esistenza. Si giunge così ad una schematizzazione di quella
che potremmo intendere e definire come "imprevedibilità umana" e
non solo; meccanismo con cui l'essere umano esclude ciò che ritiene
arbitrariamente giusto da pensare, da compiere e viceversa, in un
determinato momento. La dotazione di partenza è
la componente genetica, le caratteristiche acquisite sono la
componente ambientale e la struttura della mente è la componente
autoreferenziale. Nell'uomo si verifica una sorta di
rimescolamento, una fulminea elaborazione di idee precedentemente
acquisite, archiviate e costantemente riordinate ed interconnesse,
provenienti dalla realtà esterna, da altri uomini e/o già presenti
nel proprio sistema di elaborazione e di rielaborazione perché
recepite e acquisite personalmente dalle proprie esperienze già
dalla fase iniziale della propria esistenza.
Le scelte potrebbero non portare necessariamente a risultati
finali, potrebbero essere ottime scelte o scelte errate ma,
quest'aspetto, l'uomo non può prevederlo, può solo dare inizio a
fasi come l'immagazzinamento, l'elaborazione, la rielaborazione,
l'esclusione, la scelta e l'azione. Per concludere, il grande
incremento della potenza di calcolo è, e sarà un aspetto
determinante per avvicinare ai tempi di risposta dell'uomo, i tempi
di risposta della macchina.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-90752049920435223792015-03-02T18:33:00.004+01:002015-03-04T17:09:48.265+01:00WI-FI GRATUITO IN LIGURIA<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr7yqf05sPZspAgHSPFZP94mKXFRk2o62Oqm8_Gis2634TFTCi-MYfNF9UaF8UyuobT4cvDd1DS7_7jaKGoCmzCbU-7T8wq7UL5_OeiugHDc41Wyear78rEKRfh1wqKM09J6LVLZ1MilCh/s1600/Wi-Fi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhr7yqf05sPZspAgHSPFZP94mKXFRk2o62Oqm8_Gis2634TFTCi-MYfNF9UaF8UyuobT4cvDd1DS7_7jaKGoCmzCbU-7T8wq7UL5_OeiugHDc41Wyear78rEKRfh1wqKM09J6LVLZ1MilCh/s1600/Wi-Fi.jpg" height="255" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<h1 class="western">
<span style="font-size: small;"><br /></span></h1>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Liguria WiFi" è il
progetto della Regione Liguria al fine di creare una rete wireless
federata per lo sviluppo turistico e socio economico del territorio
ligure.</span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: red;"><span style="font-weight: normal;">Informazioni sui
servizi, modalità per le iscrizioni e mappa degli hot-spot,
disponibili sul sito:<a href="http://www.regioneliguriawifi.it/"><span style="color: red;"> </span>www.regioneliguriawifi.it</a> </span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">In caso di ente locale, e-mail per aderire e scrivere a "Liguria
WiFi":</span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> <a href="mailto:liguriawifi@regione.liguria.it">liguriawifi@regione.liguria.it</a></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: red;"></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: red;"></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: red;"><br /></span>
<span style="color: red;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: red;"><span style="font-weight: normal;"></span></span>Elenco dei comuni liguri
coperti dal servizio:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ameglia, Alassio, Altare,
Arcola, Aurigo, Bargagli, Bogliasco, Borghetto Santo Spirito,
Borzonasca, Cairo Montenotte, Campoligure, Caravonica, Castiglione
Chiavarese, Chiavari, Cicagna, Cogoleto, Coreglia Ligure, Cosio
d’Arroscia, Costarainera, Crocefieschi, Davagna, Dolcedo, Follo,
Fontanigorda, Levanto, Mele, Mendatica, Montebruno, Montegrosso Pian
Latte, Murialdo, Neirone, Olivetta San Michele, Orero, Ortonovo,
Pieve Ligure, Pignone, Prelà, Ranzo, Rapallo, Recco, Rezzo,
Riomaggiore, Riva Ligure, Ronco Scrivia, Rossiglione, San Lorenzo al
Mare, Santo Stefano Di Magra, Savignone, Sesta Godano, Sori,
Tribogna, Uscio, Varese Ligure, Vasia, Vendone, Ventimiglia,
Vessalico, Vezzi Portio, Vobbia. Presto saranno attivati Bergeggi e
Bolano.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Rete wi-fi gratuita in
corso di attivazione anche nelle Asl e negli ospedali liguri.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></span><span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Dal 1° marzo, la città
di Genova avrà 190 punti di accesso:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">55 in 46 aree pubbliche,</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">18 in 9 aree pubbliche
attrezzate,</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">62 in 20 uffici pubblici,</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">38 in 13 biblioteche,</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">17 in 7 musei.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Più di 30000 utenti
iscritti, più di 1000 accessi giornalieri, per un traffico medio
settimanale di circa 30 gigabyte.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Da evidenziare
l’integrazione con i servizi della Protezione civile e la
realizzazione di un'app che gestisca on-line sia le informazioni a
livello sanitario che quelle in ambito sociale e culturale in
Liguria.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="font-weight: normal; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Inoltre, si procederà al
potenziamento della rete mediante ulteriori investimenti, così come
previsto dai progetti di "Banda Ultra Larga" e "Liguria WiFi
2.0", progetti utili anche in ambito di sicurezza pubblica e di
controllo del territorio ligure e non solo.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">La Regione Liguria, per la banda larga, ha investito
25 milioni di euro tramite "Liguria Digitale", ex "Datasiel",
in un progetto che ha raggiunto oltre 140 comuni e 700 frazioni. La
copertura del territorio ligure è garantita da 300 ponti radio e
dalla stesura di oltre 300 km. di fibra ottica.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Liguria WiFi" risulta essere un’unica rete
ligure di punti di accesso nei comuni della regione. Il progetto fu
avviato nel 2014 e, attualmente, eroga più di 100000 ore di
connessioni gratuite a internet.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></span><span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Tra la seconda metà del 2014 e la fine del mese di
febbraio 2015 sono state poste in essere:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">la piattaforma di autenticazione centralizzata e
unificata,</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">il primo nucleo di aree wi-fi (126 distribuite in 60
comuni).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Entro la fine del 2015:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">il completamento di una rete di circa 400 aree in 119
località, su un totale di 235 comuni liguri.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">L’utente iscritto potrà utilizzare le proprie
credenziali in più zone della Liguria e, secondo gli accordi con il
circuito nazionale "Free Italia WiFi" e la predisposizione di
futuri accordi con le regioni transalpine, anche fuori dai confini
regionali.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Previsti nuovi accordi con le aziende private che
erogano un servizio pubblico, con gli esercizi commerciali, con le
imprese turistiche e con i gestori di eventi.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Liguria WiFi" sarà accessibile e aperta anche a
chi transiterà dalla Liguria con credenziali ottenute mediante reti
federate.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ad oggi, la rete risulta predisposta per
l'accoglienza delle utenze dei principali operatori wi-fi
internazionali.</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-70229321705343097672015-02-20T18:37:00.001+01:002015-02-24T17:56:16.720+01:00Impianti fotovoltaici, interrogazione e lettere<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXa8C2C7FPn7tX_iDrZYQJ7Hy0r8qo2EedqQkM_5OJ0P49iVUUbcyA186z5SDiu-ocU0gHheZlbarXk_TKksyzA5R6_U-BI1m0cpUQSI0p6-g3pkd-aFCjmaUL0k8ZYjchOguI184TjOdz/s1600/Marco+Melgrati_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXa8C2C7FPn7tX_iDrZYQJ7Hy0r8qo2EedqQkM_5OJ0P49iVUUbcyA186z5SDiu-ocU0gHheZlbarXk_TKksyzA5R6_U-BI1m0cpUQSI0p6-g3pkd-aFCjmaUL0k8ZYjchOguI184TjOdz/s1600/Marco+Melgrati_3.jpg" height="200" width="178" /></a></div>
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Marco Melgrati</span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></span></span></b><br />
<b><span style="color: #3d85c6; font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Capogruppo di Forza Italia per la Regione Liguria</span></span></b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6; font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-size: large;">"Assurda sperequazione, serve un'integrazione al protocollo d'intesa tra Regione e Soprintendenza per evitare comportamenti difformi e dubbi interpretativi tra Comune e Comune..."</span></span></span><b><span style="color: #3d85c6; font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></b></div>
</div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZaJ63dwv0MwhaiwqqqipmQWmY-zcGsWkuyKge_DOMHgq4F-0VGOH90eMl1qdTfwEdlc0-21ENQo-VjGWKSYE9rsCQ-ZIjvcu0f8nMpSmiVAgJQGYKLnmxTKkf5F4ujln_zovtom1WHeTx/s1600/Fotovoltaico+nel+tetto.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZaJ63dwv0MwhaiwqqqipmQWmY-zcGsWkuyKge_DOMHgq4F-0VGOH90eMl1qdTfwEdlc0-21ENQo-VjGWKSYE9rsCQ-ZIjvcu0f8nMpSmiVAgJQGYKLnmxTKkf5F4ujln_zovtom1WHeTx/s1600/Fotovoltaico+nel+tetto.jpg" height="507" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Impianti fotovoltaici che non necessitano di
autorizzazione paesaggistica: sperequazione tra impianti integrati e
aderenti. Uffici comunali nell’incertezza. Necessario intervenire.
Presentata interrogazione urgente e lettera all’assessore Cascino e
al Sovrintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici della
Regione Liguria.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">L’importanza delle energie rinnovabili e la necessità di
realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle costruzioni
esistenti aveva portato la Regione Liguria a modificare il testo
della Legge 16 del 2008, peraltro, su disposizioni del Governo,
introducendo l’art. 21 ter, dove viene specificato che per queste
tipologie di impianti si applicano le procedure della comunicazione e
della procedura abilitativa semplificata senza la necessità della
autorizzazione paesaggistica. Questo deriva da un protocollo d’intesa
siglato in data 9 febbraio 2012 dalla Regione Liguria, Dipartimento
Pianificazione Territoriale e Urbanistica e la Soprintendenza per i
Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria. Questo protocollo
specifica che per gli interventi aventi all’oggetto pannelli solari
termici o impianti fotovoltaici non è necessaria l’autorizzazione
Paesaggistica di cui all’art. 146 del D.Lgs. n. 42/2004,
richiamando l’articolo 21 comma 6 oggi, di fatto, sostituito
dall’art 21 ter comma 4.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Il problema - denuncia il capogruppo di Forza Italia Marco
Melgrati - nasce dal fatto che nel protocollo tra Regione e
Soprintendenza si parla di impianti "integrati" e non di impianti
aderenti o appoggiati alla copertura, come accade nella quasi
totalità dei casi. Di qui, le disparità di trattamento tra Comuni e
Comuni denunciate dagli installatori. Infatti, alcuni Uffici Tecnici
Comunali interpretano in maniera estensiva questa semplificazione,
altri sono rigidi e, in caso di impianti "aderenti" alla
copertura ma non integrati, pretendono l'autorizzazione paesaggistica
con aggravio dei costi per l’utente e di allungamento dell’iter
che spesso porta i cittadini a rinunciare all’impianto".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"La differenza tra integrato e aderente
- continua il capogruppo di Forza Italia Melgrati - dal punto di
vista architettonico, è di circa 10 cm, dovuti
alla differenza di spessore del profilo di ancoraggio dei moduli più
lo spessore dei moduli stessi (appunto circa 10 cm. totali) nel caso
di impianto aderente. Sfido chiunque a
20 ml. di distanza dall'impianto o anche meno, (e stiamo parlando di
tetti, non di facciate al livello strada), a riconoscere le due
tipologie... Inoltre, realizzare un impianto
integrato, comporta, per il cliente, un esborso
notevole in quanto dovrà demolire il tetto con tutto ciò che
comporta, compresi i rischi di infiltrazioni d'acqua; un'imposizione del tutto gratuita e dannosa proprio per lo spirito
dichiarato, in premessa, di agevolare le installazioni... I</span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">n tal senso</span></span></span>, non mi pare
che si sia ottenuto un risultato; in alternativa,
mandare la pratica in esame alla commissione integrata e redigere una
relazione paesistica è perdita notevole di tempo. Infatti, ogni volta
che si presenta una pratica di comunicazione di inizio lavori, le
risposte dei vari Uffici Tecnici Comunali sono diverse per elasticità
d'interpretazione o rigidità di applicazione per cui può essere
un'odissea che va palesata al cliente che quasi sempre si arrende
perché si sente vessato e preoccupato per le spese derivanti,
aggiuntive ed inutili... mentre basterebbe aggiungere alla parola "integrati", le parole "o
aderenti" alle premesse contenute nel "considerato"
del protocollo di intesa tra Regione e Soprintendenza. Una soluzione semplice e di buon senso".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"E' quindi necessario e urgente - conclude Melgrati -
modificare, in questo senso, il protocollo di intesa tra Regione e
Soprintendenza anche per aggiornarlo sulle intervenute modifiche
della Legge 16 del 2008 e dare un'interpretazione certa che consenta
ai Comuni un atteggiamento univoco nei confronti dei due tipi di
installazione. Per questo, ho presentato un'interrogazione urgente e
ho scritto una lettera all’assessore Cascino e al Sovrintendente
per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Regione Liguria".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #674ea7;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<i><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Genova, 19.02.2015</span></span></span></i></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-40482467163641882022015-02-11T11:46:00.004+01:002015-02-11T13:00:25.610+01:00DIDAMATICA 2015 ALL'OMBRA DELLA LANTERNA<span style="color: #6fa8dc;"><br /></span>
<br />
<div align="center" class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8270" style="margin-top: 8pt; text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: x-large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8599"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8598"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8597">Studio ergo Lavoro</span></i></b></span></span></div>
<div align="center" class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8117" style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: x-large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8603"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8602"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8601">Dalla società della conoscenza</span></i></b></span></span></div>
<div align="center" class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8117" style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: x-large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8603"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8602"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8601">alla società delle competenze</span></i></b></span></span></div>
<div align="center" class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8116" style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8629"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8628"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8627"> </span></i></b></span></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmsMEHHDLHxZn4LEJz1z8_xgesHYA0ROuIwrFaUDnBlm-bWNY8LpcuTNqFoEWgfKhO1gZPe2P_30ddmZPqXWnB2sf08e7Mo-wHUQmBKz3qZ1DGkg1QeXoekkDwxGpnt24MihV4NJ8h1aWn/s1600/CallForPaper-Didamatica+2015-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmsMEHHDLHxZn4LEJz1z8_xgesHYA0ROuIwrFaUDnBlm-bWNY8LpcuTNqFoEWgfKhO1gZPe2P_30ddmZPqXWnB2sf08e7Mo-wHUQmBKz3qZ1DGkg1QeXoekkDwxGpnt24MihV4NJ8h1aWn/s1600/CallForPaper-Didamatica+2015-1.jpg" height="194" width="640" /></a></span></span></span></div>
<div align="center" class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_7927" style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_7926"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_7925"><br /></span></b></span></span></span>
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_7926"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_7925"><br /></span></b></span></span></span></div>
<div align="center" class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8271" style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b> </b></span></span></span></div>
<div align="center" class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8272" style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8610"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8609"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8608">Genova ospiterà la 29esima edizione di DIDAMATICA</span></i></b></span></span></div>
<div align="center" class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8273" style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b><i> </i></b></span></span></span></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8277" style="line-height: 12pt; margin-bottom: 6pt; text-align: center;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8276"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8275"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8274">Si
terrà ad Aprile nei giorni 15, 16 e 17 ed è organizzata in
collaborazione con l’Università degli Studi di Genova,</span></i></b></span></span></span><br />
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8276"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8275"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8274">con la
partecipazione del MIUR - Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca</span></i></b><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8276"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8275"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8274"> e</span></i></b><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8276"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8275"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8274"> AgID - Agenzia per l’Italia Digitale</span></i></b></span></span></span></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8278">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b><i> </i></b></span></span></span></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8280">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8589"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8588">Promosso annualmente da AICA</span></i><i>, </i><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8279"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8281">il
convegno si propone di fornire un quadro ampio e approfondito delle
ricerche, degli sviluppi innovativi e delle esperienze in atto nel
settore del digitale applicato alla didattica. </span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8282">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i> </i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8285">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8590"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8591">Dedicato a tutta la filiera della formazione,</span></i><i> </i><i>DIDAMATICA</i><i> </i><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8284"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8283">realizza
un ponte di comunicazione tra il mondo della scuola, della formazione e
della ricerca, nei contesti pubblici e privati, proponendo e
incentivando un uso consapevole delle Tecnologie Digitali.</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8613">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8612"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8611">E’ l’appuntamento cui studiosi, docenti, formatori del mondo della scuola, dell’università, delle aziende</span></i><i>,</i><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8614"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8615"> della ricerca e delle istituzioni non possono mancare.</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8619" style="margin-top: 8pt;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8617"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8616">"Studio ergo Lavoro - Dalla società della conoscenza alla società delle competenze" </span></i><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8621"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8620">sarà il tema portante dell’edizione di quest’anno e gli argomenti per i quali si sollecitano contributi comprendono:</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8286" style="margin-top: 8pt;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i> </i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8287" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Agenda Digitale: Formazione e Lavoro </i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8631" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8630"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8632">Ambienti di apprendimento mobili (M-learning) e/o basati su radio o televisione digitale (T-learning)</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Ambienti virtuali di apprendimento e mondi 3D</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8288" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Applicazioni del Project & Problem-based Learning</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Aspetti pedagogici nell’e-learning</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8289" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Certificazioni Informatiche e Pedagogiche nella riforma e nella scuola digitale</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8355" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Cittadinanza digitale e inclusione sociale</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Coding: esperienze d'uso della programmazione nella formazione scolastica</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8290" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Competenze di e-Health, Competenze di e-Leadership, Competenze specialistiche ICT</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8633" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Competenze digitali degli attori della Scuola</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Computational Thinking / Pensiero Computazionale</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8291" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>CSCL - Computer Supported Collaborative Learning </i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8636" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8635"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8634">Cultura digitale, Cittadinanza digitale, e-Government, Open Government</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8292" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span lang="EN-US">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span><i><span lang="EN-US">Cyber Security, Information Security, Digital Forensics</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8293" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Didattica ludica: giochi, simulazioni, business games e serious games</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8294" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8638"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8637">E-Learning nella formazione professionale e permanente</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8295" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span lang="EN-US">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span><i><span lang="EN-US">E-learning via Web, Web 2.0, Web Semantico </span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8358" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8357"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8356">Esperienze di programmi televisivi, radiofonici, trasmessi via web per la promozione della cultura digitale</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8298" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8297"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8296">Esperienze di Tecnologie Didattiche nei Progetti Operativi Regionali (POR) e Nazionali (PON)</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Esperienze innovative: cl@ssi 2.0, Scuole 2.0, …</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8359" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Formazione peer-to-peer fra docenti</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Inclusione Digitale</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Intelligenza artificiale, Interazione Persona-Calcolatore</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>La figura professionale dell’e-Facilitator</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8362" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8361"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8360">Libretto Formativo del Cittadino e competenze digitali certificate</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Makers e FabLabs</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Modalità di fundrasing della Scuola per l’innovazione</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8363" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>MOOCS - Massive Open Online Courses</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Neogeografia</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Nuove figure professionali nate in coerenza con eCF</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8364" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Nuovi Paradigmi per l’Apprendimento</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Problem Posing & Solving</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8299" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Progettazione e sviluppo di contenuti per l’e-learning</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Proprietà intellettuale nell’e-Learning</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i>Scuola Digitale e Formazione Docenti</i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8349" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8348"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8347">Servizi formativi e informativi diffusi sul territorio</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8346" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8345"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8344">Sistemi robotici nella didattica e per il lavoro</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8343" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8342"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8341">Talenti ed eccellenze nel campo digitale: individuazione e sviluppo</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8340" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8339"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8338">Tecnologie informatiche e didattiche nell'insegnamento-apprendimento delle discipline: e-learning</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8337" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8336"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8335">Tecnologie informatiche e didattiche per i diversamente abili</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8334" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span lang="EN-US">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8333"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8332" lang="EN-US">Technology Enhanced Learning e Formazione Professionale</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8352" style="margin-left: 18.5pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">o<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8351"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8350">Valutazione delle Tecnologie Informatiche per la didattica</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8300">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i> </i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8301">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8303"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8302">I lavori proposti, che saranno valutati dal Comitato Scientifico, verranno allocati secondo la seguente tipologia:</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8304">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i> </i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8305" style="line-height: 12pt; margin-left: 6cm;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><sub>§<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></sub><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8354"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8353">Contributi metodologici</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8306" style="line-height: 12pt; margin-left: 6cm;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><sub>§<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></sub><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8308"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8307">Contributi sugli strumenti tecnologici</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8309" style="line-height: 12pt; margin-left: 6cm;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><sub>§<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></sub><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8640"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8639">Esperienze e casi di studio</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8312" style="line-height: 12pt; margin-left: 6cm;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><sub>§<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-language-override: normal; font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font-style: normal; font-synthesis: weight style; font-variant: normal; font-weight: normal; line-height: normal;"> </span></sub><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8311"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8310">Riforma e nuovi scenari per l’apprendimento</span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8313">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8642"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8641"> </span></i></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165Didefault" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8316">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8315"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8314">Il
Call for Paper è allegato, istruzioni agli autori per la sottomissione
dei lavori e altre informazioni saranno disponibili a breve sul sito </span></i><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8583"><a href="http://www.didamatica2015.unige.it/" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8582" rel="nofollow" target="_blank"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8581">www.didamatica2015.unige.it</span></a></span></span></span></span></b></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8317">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i> </i></span></span></span></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8321" style="text-align: center;">
<span style="color: #cc0000; font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8320"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8319"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8318">La scadenza per l’invio delle proposte è</span></i></b><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8320"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8319"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8318"> il</span></i></b></span></span><br />
<span style="color: #cc0000; font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8320"><i id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8319"><span id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8318">13 marzo 2015</span></i></b></span></span></div>
<div class="yiv0241663165MsoNormal" id="yui_3_16_0_1_1423650783481_8321">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-12911781024758962552015-01-27T17:09:00.005+01:002015-01-27T17:14:17.011+01:00Alassio, depuratore: ultimo aggiornamento<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF0iyV682M5hto79C6I0qwMkltPJINZa90WjfUbVu2sOwPbqJC9U3fi1pXx4EYX3HquPe7Z2-1Ld5RlTOacieP3_V1yRr8es5CkKSG5Om94Yy0J7Ofk6aMlvs1Lbpm1xWzRH38oiCYhkoI/s1600/Marco+Melgrati_7.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF0iyV682M5hto79C6I0qwMkltPJINZa90WjfUbVu2sOwPbqJC9U3fi1pXx4EYX3HquPe7Z2-1Ld5RlTOacieP3_V1yRr8es5CkKSG5Om94Yy0J7Ofk6aMlvs1Lbpm1xWzRH38oiCYhkoI/s1600/Marco+Melgrati_7.jpg" height="400" width="311" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ieri, lunedì 26 gennaio 2015</span></span></span></div>
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Marco Melgrati, capogruppo di Forza
Italia, questa mattina presso il depuratore consortile di Borghetto
Santo Spirito.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQNzArZGXdl52Xx6vKKVCfnbzyEomj-D2Tf_YY8XeGlYXQxYVevs6iPZSRtzbbdQ515UcImdc7ulCgXEn8SLWnmRw3e9TlA1PPuX8ns71-kMOmForgzg-py3AvQXzLtUq6eENwd9p3RVgp/s1600/Marco+Melgrati_8.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQNzArZGXdl52Xx6vKKVCfnbzyEomj-D2Tf_YY8XeGlYXQxYVevs6iPZSRtzbbdQ515UcImdc7ulCgXEn8SLWnmRw3e9TlA1PPuX8ns71-kMOmForgzg-py3AvQXzLtUq6eENwd9p3RVgp/s1600/Marco+Melgrati_8.jpg" height="489" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></span>
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Presenti gli esponenti del</span></span></span><br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Comitato<b> "Risolleviamo Borghetto Santo Spirito"</b></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVvXXoBU54OK9KFGGFJBOdpZ1NboI5Fw2ty3P3CZHmJ484Vfe2YXNWRNjFfT8JkPhMJpJ-ZMGkOtK4xyufY34RcYvM9kNLlHd6gLKGk-Ur-c4bs_hlDWl5X1JPCGBD8lugRnVPFmGgO8hX/s1600/Marco+Melgrati_9.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjVvXXoBU54OK9KFGGFJBOdpZ1NboI5Fw2ty3P3CZHmJ484Vfe2YXNWRNjFfT8JkPhMJpJ-ZMGkOtK4xyufY34RcYvM9kNLlHd6gLKGk-Ur-c4bs_hlDWl5X1JPCGBD8lugRnVPFmGgO8hX/s1600/Marco+Melgrati_9.jpg" height="400" width="300" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-46639262756835240902015-01-08T15:48:00.001+01:002015-01-16T19:16:00.134+01:00Depuratore, oltre al danno anche la beffa?<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLf4UT8JQh07b-DCIX90b71zMYYwwXaIyuN81Yum9xYfoaef99w03jB5fBe2qvWoSyFQyiYEJZNO4JhDUkSI7jy_a6DJoyM4lYIvKyockFvrzaKzY1Chn75x-6oJTsEj50G78-dpJ4fgJ0/s1600/Donna+e+mare.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLf4UT8JQh07b-DCIX90b71zMYYwwXaIyuN81Yum9xYfoaef99w03jB5fBe2qvWoSyFQyiYEJZNO4JhDUkSI7jy_a6DJoyM4lYIvKyockFvrzaKzY1Chn75x-6oJTsEj50G78-dpJ4fgJ0/s1600/Donna+e+mare.jpg" height="432" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Visto il grande interesse alla vicenda
e all'argomento da parte di molti cittadini di Alassio e non solo,
riteniamo opportuno pubblicare la sintesi dell'interrogazione urgente
alla Regione Liguria presentata verso la fine di Dicembre 2014 da parte del
capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati in merito ai fondi Fas
europei per la depurazione del Ponente ligure.
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">La premessa:</span></span></span></div>
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">La Regione avrebbe intenzione di
collegare il 70% del territorio albenganese all'impianto di
depurazione di Borghetto, escludendo il 30% del territorio di Albenga
ed entroterra, Alassio, Laigueglia, Andora e relativo entroterra,
località turistiche costrette quindi a collegarsi a quello di
Imperia.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">I quesiti di Melgrati all'assessore all'ambiente Raffaella Paita (PD):</span></span></span></div>
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<br />
<ul>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Esiste un piano industriale per il
depuratore del Ponente?</span></span></span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Esiste un progetto esecutivo per
la realizzazione di questo intervento?</span></span></span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Esiste un calcolo esatto della
tariffa della depurazione, nell'ipotesi che venga effettuato
l'intervento di collegamento con Borghetto?</span></span></span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Esiste un progetto per collegare
Andora con il sistema depurativo della Provincia di Imperia?</span></span></span></div>
</li>
<li><div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Per la Comunità europea, un
progetto che esclude una parte di territorio e relativi comuni
turistici, sarà sufficiente per evitare la procedura di infrazione
comunitaria oppure, oltre al danno di non avere la depurazione in
questi comuni, avremo anche la beffa delle sanzioni comunitarie?</span></span></span><br />
<br />
<div id="yui_3_16_0_1_1421430624112_14232" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Marco Melgrati: "l’ipotesi del depuratore di Alassio in Project financing prevedeva una tariffa a regime di 0,97 euro al metro cubo, in allora definita eccessiva dalla Provincia, che scendeva a 0,82 euro con un contributo di 3.000.000 di euro. Ora si parla di 3,50 euro"?</span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_1_1421430624112_14287" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;"><br /></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_1_1421430624112_14287" style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6; font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Leggo sui media le esternazioni del Sindaco di Borghetto Santo Spirito Gandolfo, preoccupato del fatto che, a regime, allacciato al depuratore il 70% del territorio albenganese e potenziato il depuratore consortile, la tariffa di depurazione potrebbe schizzare a euro 3,50, costo improponibile per i cittadini in quanto farebbe lievitare il costo dell’acqua al metro cubo come se fosse "acqua minerale…" Inoltre, appare evidente che manca un preciso crono-programma e, soprattutto, un piano industriale per gli investimenti".</span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_1_1421430624112_14289" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;"><br /></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_1_1421430624112_14289" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"L’interrogazione che abbiamo presentato nei giorni scorsi si prefigge di avere delle risposte certe da parte dell’assessore regionale all’ambiente Raffaella Paita e di fare chiarezza in merito alla questione tutt'altro che chiara. Infatti, appare evidente che il progetto che prevede il collegamento del 70% della città di Albenga al depuratore di Borghetto, non finanziando l’espansione del depuratore stesso, (operazione necessaria per la messa in funzione della depurazione) sia un'operazione finalizzata non alla soluzione del problema ma per evitare di incorrere nella prevista sanzione europea".</span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_1_1421430624112_14291" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;"><br /></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_1_1421430624112_14291" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Come specificato nell’interrogazione, nulla si dice del destino di Alassio e di Laigueglia, delle vallate interne, del 30% del territorio del comune di Albenga e delle sorti di Andora, Testico e Stellanello, da collegare teoricamente con Imperia ma, in pratica, sospese nel limbo dell’incertezza e dell’indeterminazione".</span></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_1_1421430624112_14291" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;"><br /></span></span></div>
<div id="yui_3_16_0_1_1421430624112_14292" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Chiediamo di comprendere finalmente se sia tornato di attualità il depuratore autonomo di Alassio (con Laigueglia) che, dai conti del Projet financing, sembrerebbe più appetibile, come costi di tariffa, di quello indicato dal Sindaco Gandolfo. O il Sindaco Gandolfo non sa di che cosa si parla oppure che venga smentito da qualcuno che abbia l’autorevolezza di farlo. E qualcuno ci dica anche come s'intende trovare la cifra di 50-60 milioni di euro necessaria a completare la depurazione del ponente ligure, preoccupazione che sembra essere anche quella del Sindaco di Borghetto Santo Spirito".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;"><br /></span></span></div>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;">
</span></span><div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Soprattutto, dobbiamo conoscere con certezza i tempi per completare la depurazione del ponente perché non possiamo immaginare che città turistiche come Alassio e Laigueglia, così come Andora, possano ancora rimanere anni e anni senza soluzione al problema della depurazione".</span></span></span><br />
<br />
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
</div>
</li>
</ul>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-14404840489169714962014-12-08T11:22:00.002+01:002014-12-09T11:14:56.400+01:00NELL'UNIVERSO NON SI FANNO I POP-CORN<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> La risposta al quesito di un nostro lettore...</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">di Andrea Sicco</span></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Premessa:
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Un giovane lettore di ALASSIO iTEK ci
chiede di "spiegargli e fargli comprendere quale sia la causa del
fenomeno grafico che si visualizza sullo schermo del televisore
quando sintonizzato su un canale inutilizzato..."</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6J4bPz9_n5b6GYewhDQM1nrdfe37cd5sraLtpFoFZk0kwCuPkoAZzUxV_XxoAh9zclQwcPkssDIhFB8Fz7T94IyXYm2Ivb-Tu0bmG4vsVlSqSwC0tm_SgdBWjU4YLUl-i9tCzKTi9djnf/s1600/Weak+or+no+signal.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi6J4bPz9_n5b6GYewhDQM1nrdfe37cd5sraLtpFoFZk0kwCuPkoAZzUxV_XxoAh9zclQwcPkssDIhFB8Fz7T94IyXYm2Ivb-Tu0bmG4vsVlSqSwC0tm_SgdBWjU4YLUl-i9tCzKTi9djnf/s1600/Weak+or+no+signal.jpg" height="182" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ritenendo interessante il quesito
proposto, oltre a rispondere al singolo lettore, pubblico la risposta
sulla pagina web e colgo l'occasione per ringraziare e salutare
tutti, augurando: "BUON NATALE E FELICE 2015".</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0YufVZpdS4tv13ur-KiBJV89Qo3jabBG1RAb0nIIM5xqqVHKuxd4a3qMzh5OHwM5a6HMzyh2V0PY8TQl7UBwm71IfrR5zeqcZxUl4yrRbcLhXMYHayDc87-3qhJxRIw9VPn47OZ1FNKhL/s1600/Base+satellitare.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh0YufVZpdS4tv13ur-KiBJV89Qo3jabBG1RAb0nIIM5xqqVHKuxd4a3qMzh5OHwM5a6HMzyh2V0PY8TQl7UBwm71IfrR5zeqcZxUl4yrRbcLhXMYHayDc87-3qhJxRIw9VPn47OZ1FNKhL/s1600/Base+satellitare.jpg" height="423" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nel 1965, tramite il metodo di
osservazione diretta a sostegno della teoria del "big bang", si
scoprì l'esistenza di un debole fondo di radiazione a microonde che
pervadeva tutto lo spazio. La radiazione cosmica di fondo a microonde
è analoga a quella presente nel proprio forno a microonde ma meno
intensa e la si può osservare sintonizzando la tv su un canale non
utilizzato. Una piccola percentuale di quello strano e curioso "effetto neve" che si manifesta sullo schermo è prodotto dalla
radiazione residua dell'universo primordiale, minuscolo, estremamente
caldo e denso che sarebbe esistito poco dopo l'attimo del <span style="text-decoration: none;"><span style="color: #6fa8dc;">*big
bang.</span> </span>Tale radiazione fu scoperta casualmente dagli scienziati
dei Laboratori Bell, durante il tentativo di eliminare quel disturbo
dalla loro antenna per microonde. Inizialmente si pensò che lo
strano fenomeno fosse una conseguenza delle deiezioni da parte dei
volatili che si appollaiavano continuamente e ripetutamente
sull'antenna, successivamente si comprese che l'origine del problema
era, in realtà, da imputare ad una radiazione cosmica residua.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Dopo il big bang, l'universo,
espandendosi, si raffreddò finchè la radiazione si ridusse al
debole residuo che si può oggi osservare. Facendo un paragone
pratico, per pura curiosità, queste microonde potrebbero riscaldare
il cibo fino a circa -270 gradi Celsius (3 gradi sopra lo zero
assoluto), non risultando quindi utili per fare i pop-corn. Secondo la
teoria, durante il primo minuto, e poco più, l'universo sarebbe
stato più caldo del centro di una stella e l'intero cosmo avrebbe
funzionato come una sorta di reattore a fusione nucleare. Le reazioni
sarebbero cessate quando l'universo si sarebbe sufficientemente
dilatato e raffreddato. Questo processo avrebbe
dovuto produrre un universo composto prevalentemente di idrogeno, il
23 per cento circa di elio e tracce di litio, tutti gli elementi più
pesanti, all'interno delle stelle, furono sintetizzati più tardi. Si
evidenzia che il calcolo è piuttosto coerente con le quantità di
idrogeno, elio e litio che si osservano attualmente. Le misurazioni
sull'abbondanza dell'elio e della radiazione residua fornirono una
prova abbastanza convincente dell'universo primordiale come risultato
finale del big bang. La teoria della relatività generale predice che
vi sia un istante nel tempo in corrispondenza del quale, temperatura,
densità e curvatura dell'universo sono tutte infinite. Situazione,
questa, definibile dai matematici come una <span style="text-decoration: none;"><span style="color: #6fa8dc;">*singolarità.</span>
Per i fisici, invece, tutto questo significa che la teoria di Albert
Einstein a quel punto cessa di valere e non è utile per predire come
l'universo ha avuto inizio ma soltanto come lo stesso si è
successivamente evoluto. Pertanto, ci si può servire delle equazioni
della relatività generale e delle osservazioni dei cieli per farsi
un'idea dell'universo nelle sue primissime fasi di vita ma non
sarebbe corretto estendere la descrizione di big bang fino
all'inizio.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: #6fa8dc;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">* Big bang:
teoria dell'inizio caldissimo e denso dell'universo secondo la quale,
circa 13,7 miliardi di anni fa, la parte dell'universo che possiamo
osservare attualmente ebbe un diametro di qualche millimetro
soltanto. Oggi, l'universo è enormemente più grande e più freddo
ma si possono osservare le tracce di quel periodo primordiale nella
radiazione cosmica di fondo a microonde che permea tutto lo spazio.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify; text-decoration: none;">
<span style="color: #6fa8dc;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">* Singolarità:
un punto dello spaziotempo in cui una grandezza fisica diventa
infinita.</span></span></span></div>
<br />
<br />Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-33364961336703090612014-12-01T11:11:00.000+01:002014-12-03T16:20:04.666+01:00Sotto l'albero, un computer in provetta<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdgkWP_1NUsZYEQXfjsiSHKf7QfzyrHFqGfSA4Y3vPGDbc16cMA7W7muF7N687BJllRdWJi41utn42luQvrm8-qWTJDfhFG4ARMReHElbfq6Ta-G4hRoBsh-OqTmkWM3LhCDnv7DA57t5M/s1600/Computer+biologico.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhdgkWP_1NUsZYEQXfjsiSHKf7QfzyrHFqGfSA4Y3vPGDbc16cMA7W7muF7N687BJllRdWJi41utn42luQvrm8-qWTJDfhFG4ARMReHElbfq6Ta-G4hRoBsh-OqTmkWM3LhCDnv7DA57t5M/s1600/Computer+biologico.jpg" height="502" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;"><i><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">"Ogni
uomo considera i limiti della propria visione personale come i limiti
del mondo"</span></span></i></span></span></b></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;"><b><i><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></i></b></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="color: #cc0000;"><b><i><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">(Arthur
Schopenhauer)</span></span></i></span></span></i></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">di Andrea Sicco</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Duecento ricercatori, molti dei quali
computer scientist, fisici, chimici e biologi, si ritrovarono in
un'aula dell'Universita' di Princeton per un primo incontro sui "Dna
computers". Nel gruppo c'era anche Leonard Adleman, teorico
dell'informatica all'Universita' di California a Los Angeles.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Da anni, per superare i limiti fisici
imposti dall'uso di materiali come il silicio, usati per fabbricare
la struttura degli attuali microchip, si stava esplorando la
possibilità di ricorrere a sostanze diverse, alternative,
possibilmente migliori, sostanze biologiche. Adleman assemblò un
primo computer in provetta, battezzato "TT 100", dove TT
significa "Test Tube" e la cifra accanto specifica, corrisponde
alla quantità di fluido impiegato ovvero cento microlitri di
molecole di Dna. Tanto per fare un paragone pratico, cento microlitri
corrispondono a un quinto del contenuto di una tazzina da te'.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Pensando ai chip e ai fili
tradizionalmente presenti negli elaboratori di calcolo, come noi oggi
li conosciamo, riesce piuttosto difficile immaginare che da un
liquido biologico si possano estrarre una o più cifre risultanti.
Adleman, come sempre avviene in questi casi, si ritrovò ben presto
circondato dal crescente scetticismo dei colleghi, per
l'occasione, giunti a Princeton.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Attualmente sappiamo gestire un flusso
di elettroni che si muovono nel circuito seguendo la logica binaria
(0/1). Infatti, dall' apertura e dalla chiusura di queste due
possibilita' elementari, derivano anche i risultati numerici più
complessi.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Facendo ricorso al Dna, si sintetizzano
delle molecole della doppia elica secondo particolari sequenze,
ponendole poi insieme (in provetta) per la reazione. La sequenza
risultante rappresenta la risposta ottenuta. In tal modo, entrano in
gioco le unita' chimiche e non più le unita' elettriche.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Inoltre, questa nuova prospettiva, non pone alcun
problema bioetico anche perchè le catene di Dna impiegate sono
prodotte artificialmente e non vengono estratte dalle cellule di
qualche essere vivente.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il "TT 100" di Adleman è
considerabile come l'embrione della nuova generazione di Dna
computer, miliardi di volte piu' efficiente di una macchina
convenzionale e, per immagazzinare le informazioni, con spazi
infinitesimali rispetto a quelli odierni, parallelo nel funzionamento
e in grado, con alcuni miliardi di molecole di Dna, di effettuare un
numero di operazioni molto più elevato di quello realizzabile da
tutti i computer del mondo (al silicio o all' arseniuro di gallio)
collegati fra loro.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il "Dna computer" si presterebbe
meglio, infatti, più al lavoro di immagazzinamento e reperimento
delle informazioni che in operazioni in cui risulta fondamentale la
velocità di calcolo. Da simili considerazioni nacque l' idea di
ibrido, dei "computer ibridi" (metà silicio e metà Dna) al fine
di ottenere da ognuno, il meglio delle rispettive potenzialità.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Attualmente, il transistor è
una componente elettronica con la funzione di regolare il </span><b><span style="font-weight: normal;">flusso
di elettroni </span></b><span style="font-weight: normal;">in un
determinato circuito integrato, funzionando da </span><b><span style="font-weight: normal;">amplificatore</span></b><span style="font-weight: normal;">
e </span><b><span style="font-weight: normal;">interruttore</span></b><span style="font-weight: normal;">.
</span><b><span style="font-weight: normal;">Il "transistor
biologico", invece, </span></b><span style="font-weight: normal;">rappresenta
il primo prototipo di ricerca o primo passo verso quelli che saranno
i "</span><b><span style="font-weight: normal;">computer
viventi", sistemi ibridi </span></b><span style="font-weight: normal;">basati
su circuiti integrati a base di Dna e su funzione dei geni.</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-weight: normal;">Questa seconda tipologia e generazione di nuovi </span>transistor opera mediante la molecola
della vita che controlla il flusso della proteina Rna polimerasi
lungo un filamento di Dna e permette di eseguire "calcoli"
all’interno di <b><span style="font-weight: normal;">cellule
viventi</span></b><span style="font-weight: normal;"> </span>per
registrare, tanto per fare un esempio, quando le cellule stesse sono
esposte a determinati stimoli esterni, per accenderne o spegnerne la
riproduzione. Nominato "trascrittore", il circuito è stato
realizzato all’interno di un<b> </b><b><span style="font-weight: normal;">batterio,</span></b>
combinando fra loro geni in modo da controllare il flusso della
proteina lungo un filamento di Dna. Due geni codificano i flussi in
entrata mentre un gene codifica quelli in uscita, i primi sono <b><span style="font-weight: normal;">enzimi
</span></b>in grado di tagliare frammenti di Dna e invertirli.
Quando il frammento di Dna da invertire significa "stop", nel
momento in cui viene invertito, cambia significato. In tal caso
risulta possibile impartire determinati comandi ad una cellula.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Per costruire bio-computer all'interno di una varietà di
organismi biologici, si devono selezionare enzimi in grado di
funzionare implementati in batteri, funghi, piante ed animali. Il
transistor biologico o "<i><span style="font-style: normal;">transcriptor",
assolve al</span></i>la funzione di "porta logica" simile a
quelle utilizzate nei tradizionali ed attuali elaboratori di calcolo,
basate cioè sulla logica booleana, in cui i valori 1 e 0 assumono il
significato di vero o falso: rispondendo "vero" la porta si apre,
con "falso" si chiude. Si riesce ad impartire ordini alla cellula
e farle quindi eseguire operazioni mediante una logica differente,
quella booleana, ottenendo anche una buona amplificazione del segnale
ottenuto. Le porte logiche ovviamente non costituiscono autonomamente
un<span style="font-weight: normal;"> cosiddetto "</span><b><span style="font-weight: normal;">computer
biologico". </span></b>Il "Boolean Integrase Logic Gates"
è un sistema di porte logiche basate su un <b><span style="font-weight: normal;">transistor
biologico che implementa i </span></b>calcolatori all'interno
delle cellule per <i><span style="font-style: normal;">programmarle
</span></i>in modo che possano tener traccia dell'esposizione a un
particolare <b><span style="font-weight: normal;">stimolo
ambientale, come già menzionato, </span></b>per accendere o
spegnere la riproduzione cellulare a comando ecc... Nell'analogo
biologico si può già immaginare il Dna come un circuito e la
molecola di <span style="color: #3d85c6;">*Rna polimerasi</span> come degli elettroni, il cui flusso lungo
il Dna è controllato dal transistor biologico "<i><span style="font-style: normal;">transcriptor"</span></i>.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #3d85c6;">*Rna polimerasi: enzima che sintetizza catene di Rna a partire dal
Dna.</span><br /><br />Nel dattaglio, il fulcro del "transcriptor" è
costituito da una classe di enzimi <b><span style="font-weight: normal;">che
</span></b>media la ricombinazione del <b><span style="font-weight: normal;">materiale
genetico</span></b> in diversi costrutti. Proteine utilizzabili
per esercitare una sorta di<span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"> "</span></span><i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">controllo
digitale"</span></span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
</span></span>sul flusso della Rna polimerasi sul Dna e quindi per
creare degli analoghi delle porte logiche che, in<span style="font-weight: normal;">
</span><b><span style="font-weight: normal;">elettronica,</span></b>
sono circuiti in grado di realizzare operazioni con implementata la
logica booleana; sistemi che danno
risultati in uscita (output), a partire da più segnali in ingresso
(input). S'inducono cambiamenti nel <b><span style="font-weight: normal;">genoma</span></b>
della cellula mediante enzimi che, a loro volta, determinano delle
variazioni nelle attività cellulari, rivelate attraverso la
produzione o meno di un trascritto o di una proteina. Dai dati di
input (informazioni in entrata) si riesce a <i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">programmare</span></span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
</span></span>la cellula perché effettui, o meno, una determinata
attività. Apportando, per esempio, variazioni alla concentrazione di
questi enzimi si riesce a controllare il flusso della polimerasi
lungo il <span style="font-weight: normal;">D</span><b><span style="font-weight: normal;">na</span></b><span style="font-weight: normal;">.</span>
Eseguendo più tentativi sull'organizzazione dei diversi componenti
(geni, promotori e interruttori della trascrizione, siti di
riconoscimento degli enzimi stessi) si possono creare diverse porte
logiche come la costruzione dei<span style="font-weight: normal;"> "</span><b><span style="font-weight: normal;">plasmidi"</span></b><span style="font-weight: normal;">
</span>corrispondenti a tante porte logiche di cui si può testare il
funzionamento, confrontando i dati ottenuti (l'espressione variabile
dell'output, in questo caso una proteina fluorescente) con quelli
attesi. Ci preme ricordare che un circuito biologico così
costituito, si rivela adatto a produrre segnali con buon livello di
amplificazione.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Per quanto riguarda questo tipo di sperimentazione, non s'intravedono applicazioni commerciali in tempi brevi anche perchè, ed
è giusto ricordarlo, attualmente tutto si svolge nei laboratori e
nei centri di ricerca. Una delle più grandi difficoltà che si
parano sulla strada di un elaboratore di calcolo a base organica è
il mantenimento della base organica stessa, la quale non può "accontentarsi" di corrente elettrica ma necessita di fluidi
nutritivi. Inoltre, essendo una struttura a base biologica, presenta
tutti i limiti della materia vivente (deperimento e morte). Una
possibile soluzione sarebbe quella di modificare una
struttura vivente tramite l'applicazione dell'ingegneria genetica,
eseguendo la progettazione di una struttura biologica artificiale in
grado di crescere e rigenerarsi indefinitivamente. Tutto questo
permetterebbe di coltivare tessuti artificiali dedicati
all'elaborazione dati (rete neurale). Il vantaggio di strutture
biologiche è il grado superiore di connettività tra unità
elaborative (neuroni) al fine di risolvere problemi non gestibili
dagli attuali elaboratori elettronici.
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #bf9000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Per concludere, un analogo biologico dei computer potrebbe dare la
possibilità di inserire una grande quantità di<span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">
</span></span><i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">programmi</span></span></i>
esecutivi all’interno di una cellula per registrare, per esempio,
tanto la quantità di un<span style="font-weight: normal;"> </span><b><span style="font-weight: normal;">inquinante</span></b><span style="font-weight: normal;">
</span>quanto l'avanzamento di un processo degenerativo.</span></span></span></div>
<br />
<br />Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-71390918044987388842014-11-21T11:19:00.004+01:002014-12-22T11:07:58.816+01:00ALASSIO, ANCORA PIOGGIA ?<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0PF9kWKisBWBTKyJXpejkS4Lg_THqHL05g7iP-IvQYbZ7sVq4TGUBrblYAKULuHpR4iK6_gzr8Slc-yiAOsjYM54jkrZkqXQfaz9HCp-ntJes7DyxgbXjx7Thll8xtgcDZhgjTpeQsRUM/s1600/Don+Bosco+Alassio+1887.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0PF9kWKisBWBTKyJXpejkS4Lg_THqHL05g7iP-IvQYbZ7sVq4TGUBrblYAKULuHpR4iK6_gzr8Slc-yiAOsjYM54jkrZkqXQfaz9HCp-ntJes7DyxgbXjx7Thll8xtgcDZhgjTpeQsRUM/s1600/Don+Bosco+Alassio+1887.jpg" height="390" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il campanile della chiesa "Madonna degli Angeli" di Alassio nel 1887</span></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv2HUBOJKoevK-zLa5dBixCsU8yOwhITKb1OHNlDROj6qTSFf1RNGVaU_BBfdmXApyN3SS9BwTKLAWZjX7ilzJCuDW36iKnaLtUrXwOpU0hbaOGONToOhGftRQ5MgaW9iRWPpS1wdvBSMb/s1600/Don+Bosco+Alassio+2012.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjv2HUBOJKoevK-zLa5dBixCsU8yOwhITKb1OHNlDROj6qTSFf1RNGVaU_BBfdmXApyN3SS9BwTKLAWZjX7ilzJCuDW36iKnaLtUrXwOpU0hbaOGONToOhGftRQ5MgaW9iRWPpS1wdvBSMb/s1600/Don+Bosco+Alassio+2012.jpg" height="371" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il campanile della chiesa "Madonna degli Angeli"</span></span></b></span></span></b><br />
<b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b><span style="font-size: small;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></span>(con l'</b>osservatorio dell'Istituto "Don Bosco" di Alassio) attualmente</span></span></b> </div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: red;"><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Aggiornamento dall'osservatorio
meteorologico dell'Istituto "Don Bosco"</span></span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br />Direttore responsabile: Prof. Don Natale
Tedoldi, per 27 anni anche Preside e Docente di Scienze del Liceo.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il Salesiano segue direttamente
l'osservatorio che sovrasta l'Istituto, essendo collocato nel locale
all'apice della torre meteo (un tempo il campanile della chiesa),
dall'anno 1975.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br />La premessa: "Quelle delle due
prime settimane di novembre, per Alassio, sono state giornate
eccezionali... una tale concentrazione di pioggia, e in così poco
tempo, non accadeva da più di 30 anni".</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il resoconto: Sabato 15 novembre 2014
sono caduti 169,2 mm. (quasi 17 cm.) di pioggia. Attualmente siamo
alla seconda decade di Novembre e i millimetri di pioggia caduta,
stimati nei primi 17 giorni, sono 408,2 (quasi 41 cm).</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il commento e la previsione: "Aspettiamo la fine del
mese e tireremo le somme. Secondo il mio parere, difficilmente si andrà oltre questa cifra
perché le previsioni parlano ormai, per i prossimi giorni, di Alta
Pressione. Per ora stop alle piogge ma, per la fine del mese, previsti nuovi fenomeni temporaleschi. Alassio ha vissuto comunque una
brutta avventura, senza esserne abituata".</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj25oRwwLdSIrPlIUctW0Q6yExymLTpHWB0dYil_BGOGil8_9UUViPp-qiFnpMn3Si3ST7it6Zp7zWsZWaukHug-bfazD2ScQy8xSzkHyTjM4I0UWRtZyQo35PmI6V2rnqrKTvl08K5l-eZ/s1600/Strumento+meteo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj25oRwwLdSIrPlIUctW0Q6yExymLTpHWB0dYil_BGOGil8_9UUViPp-qiFnpMn3Si3ST7it6Zp7zWsZWaukHug-bfazD2ScQy8xSzkHyTjM4I0UWRtZyQo35PmI6V2rnqrKTvl08K5l-eZ/s1600/Strumento+meteo.jpg" height="425" width="640" /></a><span style="font-size: large;"></span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella foto: un pluviografo,
strumento in dotazione ad un osservatorio che ha una lunghissima
storia, con strumenti ancora meccanici ma perfettamente conservati,
funzionanti e scientificamente affidabili.</span></span></span><br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">MESE: NOVEMBRE 2014</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">PIOGGIA:</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">totale mensile mm. 459,4
(circa cm. 46 di pioggia in un mese, considerando che la media
annuale per la nostra città supera di poco i cm. 70)</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Valori decadali nell'arco del mese:</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella prima decade: mm. 143,2</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella seconda decade: mm. 255,0</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nell'ultima decade: mm. 61,2</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Quindi, si evince che le maggiori
precipitazioni si sono verificate nella seconda decade. <span style="color: red;">Il giorno 15
novembre la quantità di pioggia caduta in 24 ore è di mm. 159,2
(circa cm. 16 di pioggia in un solo giorno)</span></span></span></div>
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">PRECIPITAZIONI DI NOVEMBRE DEGLI ANNI
PRECEDENTI (DALL'ANNO 1975):</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Anno 2014: mm. 459,4 di pioggia</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Anno 2009: mm. 203,0 di pioggia</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Anno 2002: mm. 251,6 di pioggia</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Anno 2000: mm. 412,8 di pioggia</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Negli anni precedenti al 2000 non
furono mai raggiunti i mm. 200 di pioggia</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nell'anno 1981: mm. 0,0 di pioggia</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">PRESSIONE MEDIA:</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">mensile: mmHg. 756,4</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">15 novembre: mmHg. 748,6 (la media
giornaliera più bassa di tutto il mese)</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">UMIDITA' MEDIA:</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">mensile: 76%</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella prima decade: 77%</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella seconda decade: 78%</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella terza decade: 73%</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il 15 novembre: 100%</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">TEMPERATURA MEDIA:</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">mensile: 16,3 °C</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella prima decade: 17,4 °C</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella seconda decade: 15,4 °C</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nell'ultima: 16,1 °C</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">GIORNI SERENI:</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">10</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">GIORNI COPERTI:</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">12</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="color: #a64d79;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">ELIOFANIA:</span></span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">totale: ore 102,9</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">media giornaliera: ore 3,4 di sole</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella prima decade: ore 3,8</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nella seconda decade: ore 4,4</span></span></div>
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Nell'ultima decade: ore 2,2</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
</div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-7734466137114911902014-11-05T20:02:00.001+01:002014-11-06T11:42:45.993+01:00Genova, RELAZIONE AL DDL 293 - SOTTOTETTI<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8hCGx9Wfz48qYdohwD_Bu0N-XRsmA0wNWrjcxH80O6wdM-Y47EDql6qkcx38OVdo8xiPnOMGg97FzLkosQr0fiHlhivJqR4Ktc2hdJSBQuoa0_XgBr3wSHbZZ3fqs6myPSrKodnf94b1a/s1600/Marco+Melgrati_6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8hCGx9Wfz48qYdohwD_Bu0N-XRsmA0wNWrjcxH80O6wdM-Y47EDql6qkcx38OVdo8xiPnOMGg97FzLkosQr0fiHlhivJqR4Ktc2hdJSBQuoa0_XgBr3wSHbZZ3fqs6myPSrKodnf94b1a/s1600/Marco+Melgrati_6.jpg" height="400" width="238" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>Relazione di minoranza al</b> <b>D.D.L. n° 293 "Modifiche alla Legge Regionale 6 agosto 2001, n° 2 (Recupero ai
fini abitativi dei sottotetti esistenti) e alla Legge Regionale 6
giugno 2008, n° 16 (Disciplina dell’attività edilizia)".</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Dopo la sentenza della Corte Costituzionale sulla costituzionalità
di questa legge, con il pronunciamento del 12 febbraio del 2014, si è
potuto lavorare più serenamente su questa proposta di modifica. E
bene ha fatto la Commissione a sospendere i lavori alla fine di
gennaio, su istanza anche del Gruppo di Forza Italia. Dispiacciono le
parole del consigliere Capurro che attribuisce al gruppo di Forza
Italia, ed in particolare ai Consiglieri Bagnasco e Melgrati, un ruolo
marginale sulle modifiche a questa legge. L'assessore e gli uffici ben sanno che la storia di questa Legge Regionale è stata scritta diversamente.<span style="background-color: white;"></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il testo di legge, così come approvato in Commissione, su proposta
dall’assessore, e come emendato, è sicuramente migliorativo di
quello presentato in precedenza, suscitando le nostre
perplessità come Gruppo di Forza Italia e quelle di tutte le
categorie audite in Commissione. E’ stato fatto tesoro di molti
suggerimenti, in special modo quelli arrivati dagli avvocati
amministrativisti che ogni giorno "misurano" sul campo gli
effetti di questa legge e le contestazioni del Tribunale
Amministrativo Regionale che, comunque, dopo il dettato nazionale del "Decreto del Fare" sulle distanze dai fabbricati, ha
sensibilmente modificato l’orientamento.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Anche se la Corte Costituzionale non è entrata nel merito perché <b>"non possono avere ingresso nel giudizio incidentale di
costituzionalità questioni motivate solo per relationem, dovendo il
rimettente rendere esplicite le ragioni per le quali ritiene
rilevante e non manifestamente infondata la questione sollevata".</b><i>
</i>Infatti, mentre in pendenza della sentenza potevano esservi
dubbi interpretativi, all’indomani della sentenza stessa, la legge
Regionale 24/2001 era tornata nella sua piena operatività.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Non solo, nelle motivazioni della difesa della legittimità e
costituzionalità della legge, da parte dell’avvocatura regionale,
ribadita nelle motivazioni della sentenza da parte della Corte
Costituzionale, si trovano i fondamenti per ribadire la legittimità
della legge. Infatti, con atto depositato il 16 luglio 2013, <b>era
intervenuta in giudizio la Regione Liguria</b>, chiedendo che la
questione di legittimità costituzionale sollevata fosse dichiarata
<b>inammissibile e comunque infondata.</b> <b>La
Regione Liguria, in merito alla asserita violazione della competenza
legislativa esclusiva dello Stato in materia penale, </b>osservava
che le norme integratrici della fattispecie penale – ordinariamente
proprie dei Comuni, attraverso i loro strumenti urbanistici –<b>
possono essere integrate da norme di settore provenienti anche dal
legislatore regionale</b>, secundum legem. La difesa regionale
rilevava che le disposizioni censurate si riferiscono ad interventi
edilizi che, nella misura in cui non comportano la demolizione e
ricostruzione dell’edificio, sono qualificabili come interventi di
ristrutturazione edilizia «pesante» ammessi dalla citata disciplina
statale e non quali interventi di nuova costruzione, come
erroneamente ritenuto dall’ordinanza di rimessione.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Mentre in pendenza della sentenza potevano esservi dubbi
interpretativi, all’indomani della sentenza stessa, la legge
Regionale 24/2001 è tornata nella sua piena operatività. Questa
modifica alla Legge Regionale 24/01 mette ordine anche sulle
interpretazioni che i funzionari degli uffici comunali davano
arbitrariamente a una legge che è sempre stata legittima. Quindi, da
domani, a maggior ragione (ma già oggi era così), qualunque rinvio
o omissione da parte di uffici tecnici di Comuni liguri che si
rifiuteranno di applicare la legge "in toto" è da considerare <b>"abuso d’Ufficio", perseguibile penalmente e con
richieste danni da parte degli operatori privati.</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Stupisce che solo la legge della Regione Liguria, peraltro simile
a quelle presenti e operanti nelle maggiori Regioni italiane, sia
stata messa in discussione. Ad essere stato messo in discussione, con
il ricorso della Procura della Repubblica di Savona, è il concetto
di modesto incremento previsto dal Testo Unico che, comunque,
definisce come nuova costruzione gli interventi definiti all’art 3
comma 1 lettera e 6, gli interventi pertinenziali che comportino la
realizzazione <b>di un volume superiore al 20% </b>del
volume dell'edificio principale. Quindi, parrebbe che il limite della
ristrutturazione edilizia sia fissato dalla normativa nazionale sotto
la soglia del 20%, e nella presente legge, con il richiamo alla Legge
Regionale 16 del 2008, questo parametro viene codificato. Peraltro,
già la Legge Regionale 16 del 2008 indicava appunto, come limite alla
Ristrutturazione Edilizia, l’incremento di volume non superiore al
20%. Quindi, si è operato in coerenza con la legge base dell’edilizia
Regionale, la 16/08.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Dovendo operare una Genesi di questa Legge, nella sua iniziale
formulazione, troppo "piegata" alle sentenze (poche invero,
rispetto al numero di interventi in Liguria), il rischio era quello
di stravolgere una buona legge, approvata dalla Giunta di
Centro-Destra del Governatore Sandro Biasotti che ha dato notevoli
opportunità di lavoro e ha consentito di recuperare unità
immobiliari ai cittadini senza consumo del territorio.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">E allora andiamo ad esaminare le criticità eliminate nel presente testo: </span></span></span><br />
<span style="background-color: black;"><span style="color: #3d85c6;"></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">In particolare, il limite del 10% per l’incremento volumetrico
per il recupero del sottotetto appariva fortemente limitativo, come
già sottolineato sia dal <b>CAL(Consiglio delle
Autonomie Locali)</b> nell’esame della proposta di Legge Regionale che
ha proposto il limite del 20%, sia dai rappresentanti di <b>Forza
Italia</b> in Commissione; d’altronde sarebbe stato
ipotizzabile omologare questo parametro con la quota percentuale
massima di incremento prevista dalla Legge Regionale n° 16 come
limite per la ristrutturazione edilizia e cioè il 20%, conforme alla
norma del Testo Unico per l’Edilizia di rango nazionale, come
infatti avvenuto.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Come il valore della monetizzazione dei parcheggi, legata al solo
valore di mercato, risultava penalizzante, in un momento di forte
contrazione della domanda e di crisi acuta del settore edilizio, bene ha fatto il legislatore Regionale, anche su sollecitazione degli
auditi, ad introdurre un parametro massimo, cioè <b>"l'obbligo
di versamento al Comune di una somma equivalente al valore di mercato
di un parcheggio pertinenziale di superficie pari a 12,50 metri
quadrati".</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Anche l’introduzione dell’altezza media di metri 2, con una
altezza minima di metri 1, appariva una forzatura, sempre determinata
dal concetto di aumentare il volume il meno possibile, per
assecondare teorie del Tribunale Amministrativo Ligure, non suffragate
comunque da sentenze definitive passate in giudicato. Inoltre, il
limite di 2 metri non veniva specificato come limite inferiore,
suscettibile di miglioramento in altezza, ma pareva parametro
assoluto. Come appariva di difficile, e contorta applicazione, la norma
di cui all’eliminato comma 8 sul limite delle altezze di gronda e
di colmo, troppo restrittivo se declinato con l’incremento
volumetrico massimo del 10%.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">La perplessità maggiore era destata poi dal calcolo
dell’incremento in altezza, calcolato al doppio della distanza
intercorrente tra la linea di gronda e l’estradosso delle bucature
esistenti, collocate al livello più alto dell’edificio, e comunque
non oltre metri 1. <b>Questi parametri avrebbero sancito, di
fatto, la morte e l’inapplicabilità di questa legge, una delle
migliori mai scritte in Liguria.</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ma, nel frattempo, è accaduto <b>un fatto nuovo</b> che
ha consentito una visione nuova di tutto il problema, con particolare
riferimento alle distanze dai confini e dai fabbricati. Il D.L. del
"Fare", convertito dalla Legge n.98 del 9.08.2013 <b>all'art.30,
</b>consente espressamente alle Regioni di prevedere con
proprie Leggi e Regolamenti, <b>disposizioni derogatorie</b>
al D.M. dei Lavori Pubblici 2 aprile 1968, n. 1444, e di dettare
disposizioni sugli spazi da destinare a insediamenti residenziali, a
quelli produttivi, a quelli riservati alle attività collettive, al
verde e ai parcheggi, nell'ambito della definizione o revisione di
strumenti urbanistici. <b>Infatti l’art. 30 recita</b>: 1.
Fermo restando quanto previsto dall'articolo 22, comma 6 del Testo
Unico delle disposizioni legislative e regolamentari materia
edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno
2001, n. 380, al medesimo decreto sono apportate seguenti
modificazioni: dopo l'articolo 2 è inserito il seguente: «Art. 2-bis
(L) (Deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati). - 1.
Ferma restando la competenza statale in materia ordinamento civile
con riferimento al diritto di proprietà e alle connesse norme del
codice civile e alle disposizioni integrative, <b>regioni</b>
e le province autonome di Trento e di Bolzano possono prevedere, con
proprie leggi e regolamenti, disposizioni derogato al decreto del
Ministro dei lavori pubblici 2 aprile 1968, n.1444… E' necessario,
quindi, che la Regione Liguria provveda, con la massima urgenza, avevo
a dichiarare alla data della entrata in vigore della Legge di
conversione del Decreto, ad adeguare il sistema normativo urbanistico
regionale, <b>oggi frutto di censure, dubbi interpretativi ed
applicativi</b> circa le attuali previsioni in <b>tema di
distanze tra i fabbricati</b> in relazione alle, <b>fino ad
oggi ritenute inderogabili</b>, previsioni del D.M. 1444/68 che
hanno generato un notevole contenzioso sia per quanto concerne la
<b>Legge dei Sottotetti, </b>sia per quanto riguarda il <b>"Piano Casa".</b> In particolare, si potrà
intervenire sia sulla Legge 24/2001 sia sulla Legge relativa al
"Piano Casa", prevedendo che le attuali disposizioni
derogatorie, in tema di distanze, considerate incostituzionali,
perché in deroga al D.M. 1444/68, possano avere piena efficacia in
virtù delle richiamate nuove previsioni di cui al Decreto Legge "del
Fare". <b>La Regione Liguria deve cogliere l'occasione di
intervenire al più presto al fine di dare certezze agli operatori
economici.</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Come avevo già avuto modo di ricordare, in un momento di grave
crisi per il settore dell’Edilizia che ha visto, negli ultimi 3
anni, la nostra regione perdere <b>7 mila posti di lavoro</b>, con pesante calo degli investimenti nel comparto edile, con un
-37% nei lavori pubblici e un -59% nell’edilizia privata, sono
diminuiti anche gli operai iscritti alla cassa edile (1.500 negli
ultimi 4 anni solo a Genova). Con oltre 3.000 licenziati negli ultimi
due anni nelle imprese liguri, vi è stata una riduzione del 3,23%
delle imprese iscritte ed il settore presenta un altissimo numero
di imprese fallite o in amministrazione controllata, il 20% del
totale rilevato nel 2012 dalla Camera di Commercio: è quindi
necessario mettere in atto tutto quanto possibile per venire incontro
alla filiera dell’edilizia. Per questi motivi, è assolutamente
importante, ed è stato corretto, anche se tardivo, recepire le
<b>IMPORTANTISSIME</b> novità introdotte con <b>la
conversione in Legge del Decreto cosiddetto "del Fare",
</b>modificando quindi la Legge Regionale 6 giugno 2008 N. 16 "DISCIPLINA DELL’ATTIVITÀ EDILIZIA" coordinata con la Legge
Regionale 5 aprile 2012 N. 9, ma non solo, andando a introdurre
<b>Deroghe in materia di limiti di distanza tra fabbricati, </b>con
particolare riferimento alla Legge dei Sottotetti.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">La novità più interessante di questa Legge che siamo chiamati ad
approvare oggi è il rinvio ai Comuni per una disciplina del
recupero dei sottotetti che potrà introdurre modifiche in senso più
restrittivo o ampliativo della norma di rango regionale. Di grande
interesse la <b>possibilità dei Comuni di estendere gli effetti
della legge 24 del 2001 agli edifici esistenti fino all'approvazione
della presente Legge di modifica della 24/01, (data
di pubblicazione sul BUR di questa Legge).</b> Come importante è
l’eliminazione dal testo della legge <b>del richiamo alla
Ristrutturazione Edilizia,</b> ripreso solo per definire la
categoria di intervento nei limiti del 20% di ampliamento previsti
dalla Legge 16/08. Per questi interventi, parrebbe applicabile la
norma introdotta dal Decreto del Fare. Per gli interventi eccedenti
il 20%, i Comuni possono definire, con variante urbanistica
semplificata, le zone dove i sottotetti possono essere
recuperati oltre al parametro del 20%, senza obbligo di reperimento
dell’indice edificatorio, con la definizione di nuova costruzione,
senza cioè le deroghe delle distanze. Altra novità di rilievo è
quella dell’estensione della media matematica di m. 2,30 (2,10 per
i locali accessori e servizi) ai locali sottotetto esistenti,
estendendo la norma di cui alla legge 16/08 che vale per le nuove
costruzioni.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Valutiamo positivamente, come gruppo di Forza Italia, l’abbandono
di modifiche alle misure minime presenti nella precedente bozza di
legge, riportate a m. 1,50 per gli spazi ad uso abitazione e m. 1,30
per quelli ad uso accessorio, con la media di m. 2,30 e di m. 2,10
per i locali accessori; come è positiva la cancellazione del limite
del 10% del volume geometrico come percentuale massima di incremento
(prevista nel D.D.L. originario), mentre viene inserito il limite
dell’altezza massima riferita agli edifici circostanti, quando non
prevista nei Piani Urbanistici Comunali. Positivo è il rinvio
al Permesso a Costruire se viene modificata la sagoma degli edifici,
togliendo responsabilità ai progettisti (in precedenza l’istanza
prevista era la D.i.a.). Questa proposta di modifica della Legge dei
Sottotetti prevede anche modifiche alla legge 16, con particolare
riferimento al Decreto del Fare, per adeguare la Legge 16 alle
modifiche introdotte dal Legislatore Nazionale ai vincoli sulle
distanze dai fabbricati.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Avevamo sottoposto agli uffici la norma votata e approvata dalla "rossa" regione Emilia Romagna, ritenuta da molti, anche tra gli
avvocati della nostra Regione, una norma scritta bene, che recita: <b>"3
bis.</b> In attuazione dell'articolo 2 bis del Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n° 380:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari
in materia edilizia), gli edifici esistenti, che siano oggetto di
interventi di qualificazione del patrimonio edilizio esistente, di
riqualificazione urbana, di recupero funzionale, di accorpamento
ovvero di ogni altra trasformazione espressamente qualificata di
interesse pubblico dalla disciplina statale e regionale vigente,
possono essere demoliti e ricostruiti all'interno dell'area di sedime
o aumentando la distanza dagli edifici antistanti, anche in deroga ai
limiti di cui all'articolo 9 del decreto del Ministro dei Lavori
pubblici 2 aprile 1968, n.1444, fermo restando il rispetto delle
norme del codice civile e della disciplina di tutela degli edifici di
valore storico architettonico, culturale e testimoniale di cui
all'articolo A-9 dell'allegato della presente legge. Gli eventuali
incentivi volumetrici riconosciuti per l'intervento possono essere
realizzati con la soprelevazione dell'edificio originario, anche in
deroga agli articoli 7, 8 e 9 del decreto ministeriale n. 1444 del
1968 nonché con ampliamento fuori sagoma dell'edificio originario
laddove siano comunque rispettate le distanze minime tra fabbricati
di cui all'articolo 9 del medesimo decreto o quelle dagli edifici
antistanti preesistenti, se inferiori. <b>3 ter.</b> Le
disposizioni di cui al comma 3 bis prevalgono sulle diverse
previsioni sulla densità edilizia, sull'altezza degli edifici e
sulle distanze tra fabbricati previste dagli strumenti di
pianificazione urbanistica comunale".</span></span></span><br />
<br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">A volte conviene "copiare"
da chi ha già prodotto una norma di legge Regionale scritta bene e
chiara. Non si vergogni l’assessore a recepire una norma approvata
dall'Emilia Romagna che ha dimostrato la sua validità.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ci è stato assicurato dall'Assessore all'Urbanistica Cascino che,
entro la fine dell’anno, si interverrà in questo senso anche sulla
Legge Regionale Urbanistica, la n. 36 del 1997. Per ora, ci
accontentiamo delle modifiche introdotte alla Legge Regionale 16, in
particolare all’art. 7 che recita: a modifica degli articoli 10, 18
e 78 della l.r. 16/2008) Alla lettera f) del comma 2 dell’articolo
10 della l.r. 16/2008 e successive modificazioni ed integrazioni, le
parole: "in deroga ai parametri urbanistico edilizi" sono
sostituite dalle seguenti: <b>"senza applicazione dell’indice
edificatorio"</b> e al comma 1 dell’articolo 18 della
l.r.16/2008 e successive modificazioni ed integrazioni, prima delle
parole: "Gli interventi sul patrimonio edilizio esistente", sono
inserite le seguenti: "In attuazione dell’articolo 2 bis del
d.p.r. 380/2001 e successive modificazioni ed integrazioni". Al
comma 3 dell’articolo 78 della l.r. 16/2008 e successive
modificazioni ed integrazioni, dopo le parole: "Negli interventi di
nuova costruzione e", sono inserite le seguenti: "negli
interventi di restauro e risanamento conservativo, di
ristrutturazione edilizia e di sostituzione edilizia".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Siamo contenti che sia stato approvato in Commissione, e quindi
parte integrante del testo di Legge, l’emendamento proposto dal
nostro gruppo che prevede<b> l’altezza di m. 1,40 invece che
m. 1,50 </b>per la definizione della altezza minima del
sottotetto esistente come requisito per la trasformazione. Questo
perché molti Comuni hanno introdotto, nei propri regolamenti, altezze
inferiori a m. 1,50, e l’altezza di m. 1,40 appare più aderente
alle indicazioni che vengono dai Comuni.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Come riproponiamo in aula<b> l’emendamento al comma 2
dell’articolo 1 della l.r. 24/2001, </b>circa dell’eliminazione
della parola "<b>legittimamente"</b> in relazione agli
edifici esistenti alla data di entrata in vigore della Legge, così
come modificata. Infatti, negli edifici antichi, è difficile
verificare la legittimità di questi volumi. Per il nostro gruppo la
definizione "edifici esistenti" è più che sufficiente e
esaustiva per evidenziare gli immobili che possono usufruire della
legge". </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il Comma 2 potrebbe essere così riformulato:<b> "Si definisce
sottotetto, ai fini dell’applicazione della presente legge, il volume
sovrastante l'ultimo piano degli edifici (Canc.
legittimamente) esistenti alla data di entrata in vigore
della presente legge, anche se legittimato sotto il profilo
urbanistico-edilizio entro la data di presentazione della DIA
obbligatoria o della richiesta di permesso di costruire di cui
all’articolo 2, comma 5, che sia compreso nella sagoma della
copertura costituita prevalentemente da falda inclinata, il quale:
…omissis…"</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Così come riproponiamo un emendamento all'Articolo 2 (Interventi
di recupero) che recita: "Gli interventi di recupero dei
sottotetti, come definiti all'articolo 1, comma 2, sono assentibili
nel rispetto delle disposizioni di seguito stabilite. Tali interventi
non possono comportare la demolizione e la ricostruzione dell’edificio
e non sono cumulabili con gli ampliamenti consentiti dagli strumenti
urbanistici comunali".</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Infatti, riteniamo che la demolizione e ricostruzione sia
assentibile per i motivi legati anche all’adeguamento sismico degli
edifici. Non si capisce per quale motivo i privati debbano ricorrere
ad espedienti quali farsi rilasciare il recupero del sottotetto con
un progetto con Dia o con Permesso a Costruire, a seconda della
tipologia di intervento, e poi, una volta legittimato il recupero,
operare in variante per l’eventuale demolizione e ricostruzione.
Quindi <b>l’ articolo 3 (del DDL n. 293) che sostituisce
l’articolo 2 della l.r. 24/2001 </b>potrebbe essere così
emendato:…omissis … Tali interventi non possono comportare la
demolizione e ricostruzione dell’edificio (inserire: <b>ameno
che l’edificio non venga ricostruito con la stessa sagoma e sedime
con l’aggiunta del recupero del sottotetto).</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>Per concludere, </b>il recepimento del Decreto del
Fare sulle distanze dalle costruzioni, l’estensione del limite
temporale della legge all'approvazione della stessa, quindi dal 2001
al 2014, la possibilità di recuperare i sottotetti oltre la soglia
del 20% del volume come nuova costruzione senza indice, sono le
novità sicuramente qualificanti e positive di questa legge. Le
premesse non erano positive, infatti, il testo originario della
modifica della Legge 24, predisposto dalla Giunta, da noi ferocemente
contestato, risultava troppo appiattito nei confronti
dell’orientamento del Tar della Liguria, orientamento peraltro non
ancora confermato da nessuna sentenza di rango superiore. Sicuramente
il Decreto del Fare e i nuovi orientamenti giurisprudenziali anche
del Tar della Liguria, conseguenti alla nuova norma di rango
nazionale, hanno determinato un’inversione di tendenza che ha
portato a questo testo di legge, teso a fare chiarezza e ad
eliminare, per quanto possibile, i contenziosi legali.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Grande contributo è stato dato dalle audizioni dei tecnici del
settore, in particolare dagli Avvocati Amministrativisti ma anche
dagli Ordini e Collegi professionali che, con interessanti proposte,
hanno contribuito a emendare e migliorare questa legge. Rimane aperto il nodo e la perplessità segnalata, anche dagli avvocati
amministrativisti, sulla impossibilità di applicare la Legge dei
Sottotetti e la contemporanea demolizione e ricostruzione di
fabbricati...</span></span></span><br />
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Oggi, abbiamo portato </span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">in Consiglio regionale </span></span></span>questi argomenti </span></span></span><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">e questi emendamenti, </span></span></span>cercando di far approvare dall’assemblea
questa norma di buon senso.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Rimane da capire quali saranno gli effetti della revisione di
questa Legge sugli indirizzi interpretativi allegati alla delibera
della Giunta Regionale, la DGR 1662 DEL 20/12/2013, in modo da
rendere coerente questi indirizzi con la definizione di nuova
costruzione di cui alla <b>LEGGE REGIONALE 6 GIUGNO 2008 N.
16</b> "DISCIPLINA DELL’ATTIVITÀ EDILIZIA" - <b>COORDINATA
</b>CON LA<b> LEGGE REGIONALE 5 APRILE 2012 N. 9 in
vigore. </b>Infatti, questi indirizzi interpretativi allegati a
questa delibera di giunta sono in contrasto con la Legge Regionale
24/01 e con questa modifica in approvazione oggi. Se si ammette poi
che gli interventi sono interventi che prevedono un recupero del
sottotetto con una quota di volume inferiore al 20% del volume totale
del fabbricato, come in effetti è accaduto, come prevede il comma f)
dell’art.10 che disciplina la <b>Ristrutturazione Edilizia</b>
della <b>LEGGE REGIONALE 6 GIUGNO 2008 N. 16</b>, al titolo
DISCIPLINA DELL’ATTIVITÀ EDILIZIA COORDINATA<b> </b>CON
LA<b> LEGGE REGIONALE 5 APRILE 2012 N. 9</b>,che recita:
<b>gli ampliamenti diversi da quelli di nuova costruzione</b>
di cui all’articolo 15 e, quindi, entro soglie percentuali
predeterminate dalla disciplina urbanistica in deroga ai parametri
urbanistico-edilizi, la cui entità, espressa in superficie
agibile (S.A.) o volume come definito dallo strumento urbanistico, non
può eccedere il 20 per cento del volume geometrico di cui
all’articolo 70 [1], <b>gli stessi non possono essere definiti
nuova costruzione, </b>anche ai fini della verifica sismica dei
Cementi Armati. Se il nuovo tetto prevede un innalzamento della quota
d'imposta perimetrale superiore ad 1,00 metro, l'intervento deve essere classificato come <b>intervento
locale o di miglioramento.</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Ci siamo riservati, come gruppo di Forza Italia in VI
Commissione, di modificare il voto di astensione in voto favorevole in
Consiglio se questi emendamenti, in seguito alla discussione in Aula,
saranno approvati. Diversamente valuteremo il nostro voto su questa
modifica alla Legge Regionale 24 del 2001 che, <b>di fatto, rappresenta una attualizzazione, sulla base delle normative
intervenute di Rango nazionale (Decreto del Fare) ed un adeguamento
di un’ottima legge approvata, ricordiamolo sempre, dalla Giunta di
centrodestra del Presidente Sandro Biasotti, una legge che ha dato
buoni frutti in termini quantitativi e qualitativi, di risposta ai
bisogni dei cittadini e di volano per una filiera come quella
dell’edilizia che, più di altre, mostra i limiti imposti dalla crisi
economica, per un settore sempre più vessato da tasse sulla casa e
gabelle, non ultima la rivalutazione del Catasto e l'assurda
proposta di rivalutare ancora le rendite catastali, imposte dagli
ultimi governi, dopo che il Presidente Silvio Berlusconi aveva eliminato la
iniqua tassazione sulla prima casa, surrettiziamente riproposta sotto
mentite spoglie. </b>Una buona legge <b>(la 24/2001)</b>
che oggi ha bisogno solo di essere aggiornata e migliorata, per
evitare l’impasse dato dall’interpretazione "diversa" dei
funzionari dei Comuni e le impugnative al Tar su singoli progetti che, peraltro, con una sentenza di Luglio, ha sancito la bontà della
legge, modificando l’orientamento precedente, anche in seguito
all’approvazione del Decreto del Fare.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>Rimaniamo in attesa delle modifiche urgenti necessarie per
rendere attuale, alla luce delle disposizioni contenute nel Decreto
del Fare e nel testo del Decreto Sblocca Italia, una volta convertito
in legge, anche la Legge Urbanistica Regionale, quella Legge 36 del
1997 che, passati i 15 anni di età, è anch'essa bisognosa di una
revisione e di un aggiornamento.</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: right;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i>Marco Melgrati</i></span></span></span></b></div>
<div style="text-align: right;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></b></div>
<div style="text-align: right;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i>Capogruppo di Forza Italia</i></span></span></span></b></div>
<div style="text-align: right;">
<br /></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="color: #3d85c6;"><i><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></span></i></span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-52801086446496421442014-11-05T11:33:00.000+01:002014-11-06T11:37:11.278+01:00Genova, l'Ordine del Giorno che impegnerà la Regione<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj3vcG1nVETrORr0XCNCF6boSeL6V_fCRJ6lkcTPSKjFiPY7NYxkgMAk24N6_lLJ1rj_XmtMb8mJ-rVnA28KEwvIxqUTLc6SQ7qdsFU7wY2Kq0wcIrDyRcNF_wK5mie69wdVLats08U5sd/s1600/Marco+Melgrati_3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhj3vcG1nVETrORr0XCNCF6boSeL6V_fCRJ6lkcTPSKjFiPY7NYxkgMAk24N6_lLJ1rj_XmtMb8mJ-rVnA28KEwvIxqUTLc6SQ7qdsFU7wY2Kq0wcIrDyRcNF_wK5mie69wdVLats08U5sd/s1600/Marco+Melgrati_3.jpg" height="400" width="357" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Proposta dal capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati la
modifica della delibera sugli interventi di nuove costruzioni ai fini
dell’adeguamento sismico.</span></span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">Melgrati precisa: </span></span></i><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;"><b>"la Delibera Regionale con l’allegato che
disciplina l’adeguamento sismico per le nuove costruzioni è in
contrasto con la Legge Regionale 16/2008 e con la Legge dei
Sottotetti".</b></span></span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">A margine dell’approvazione della modifica alla Legge dei Sottotetti, è stato approvato l’Ordine del Giorno proposto dal
Capogruppo di Forza Italia Marco Melgrati che impegna la Giunta Regionale a
modificare la delibera n° 1662 del 12/2013 per meglio disciplinare
gli interventi di nuove costruzioni ai fini dell’adeguamento
sismico: <b>"infatti, questi indirizzi interpretativi, allegati a
questa delibera di Giunta, sono in contrasto con la Legge Regionale
24/01 e con questa modifica in approvazione oggi; se si ammette poi
che gli interventi sono interventi che prevedono un recupero del
sottotetto con una quota di volume inferiore al 20% del volume totale
del fabbricato, gli stessi, non possono essere definiti nuova
costruzione, anche ai fini della verifica sismica
dei Cementi Armati; se il nuovo tetto prevede un innalzamento della
quota d'imposta perimetrale superiore ad 1,00 metro ma l'intervento
è fino a mt. 1,50, tutto questo dev'essere classificato come intervento
locale o di miglioramento".</b></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">"Avevo già scritto all’Assessore Regionale Cascino e al Dirigente della Provincia di Savona per lamentare questa incongruenza
tra le Leggi Regionali e il dettato dell’allegato a questa Delibera
della Giunta Regionale, ottenendo risposte quantomeno evasive. Il fatto che
questo ordine del giorno sia stato votato anche da tutta la Giunta, mi
fa ben sperare sull’esito di questa vicenda che ha, di fatto,
bloccato interventi di recupero del sottotetto, sotto il profilo
dell’adeguamento sismico, per interventi da 1 metro a m. 1,50 di
incremento di altezza. Adesso monitoreremo i lavori della Giunta per
arrivare ad ottenere un provvedimento che consenta di equiparare
questi interventi, previsti come ristrutturazione edilizia, dal punto
di vista della normativa sismica, con la classificazione prevista
come intervento locale o di miglioramento e non come nuova
costruzione".</span></span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: right;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Genova, 04/11/2014</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-50807953672725417352014-10-23T16:32:00.000+02:002014-10-24T10:53:17.077+02:00ALASSIO, SEMINARIO TECNICO ON-LINE<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw8s-T8XQR9yEuf2Qqrrt3gMwFBXhCs9yxP2Zrr1uMaQW-X-uk8WWgUyd1GiufNOf1VpGvHvVmWO0hl0QRXtx5IVmQOmbAiXWSKw15co6cYMi0JbOEhMLs7hEJWl-t8cLG6nxRMbWAiJlg/s1600/Cinema+e+Condominio+Ritz+come+non+l'avete+mai+visto.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgw8s-T8XQR9yEuf2Qqrrt3gMwFBXhCs9yxP2Zrr1uMaQW-X-uk8WWgUyd1GiufNOf1VpGvHvVmWO0hl0QRXtx5IVmQOmbAiXWSKw15co6cYMi0JbOEhMLs7hEJWl-t8cLG6nxRMbWAiJlg/s1600/Cinema+e+Condominio+Ritz+come+non+l'avete%2Bmai%2Bvisto.jpg" height="479" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="color: blue;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Prossimamente, previa iscrizione gratuita on-line degli interessati, <b>ALASSIO iTEK</b> organizzerà un seminario tecnico dal tema:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="color: blue; font-size: x-large;"><b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">ANALISI SISMICA</span></b></span><br />
<span style="color: blue; font-size: x-large;"><b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">DEI FABBRICATI ESISTENTI</span></b></span></div>
<div style="text-align: center;">
<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: #f1c232;">Alcuni edifici esistenti, adeguati alle nuove normative da parte dello <b>studio ing. Sicco & Partners,</b> saranno sottoposti ad analisi statica e dinamica lineare e non lineare (metodo Pushover). </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="color: lime;">Al simulatore, Andrea Sicco mostrerà e spiegherà in tempo reale, ai tecnici partecipanti e a quelli connessi a distanza, i risultati ottenuti da calcolo e le possibili conseguenze da vibrazione sismica. </span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<span style="color: red;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Per concludere, i fenomeni risultanti verranno ulteriormente amplificati per evidenziare ipotetici e previsti collassi strutturali. Dopo due ore, ci sarà spazio per le domande e per un dibattito sul tema trattato.</span></span></span><br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoqD8C_GRrudXVRi-HF2WYnbjMaJbT5RLnuW9-pjM4J7KuyXLnBjOpRFnsf6vK3l4ra13QZE5ecVmjfjBsNZNxe73-iurG3_hqslnfR4kndAuXdeQSu1Ma2CsNmBZ7-50ckX96MuckIkwG/s1600/Warning.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoqD8C_GRrudXVRi-HF2WYnbjMaJbT5RLnuW9-pjM4J7KuyXLnBjOpRFnsf6vK3l4ra13QZE5ecVmjfjBsNZNxe73-iurG3_hqslnfR4kndAuXdeQSu1Ma2CsNmBZ7-50ckX96MuckIkwG/s1600/Warning.jpg" /></a></div>
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">In caso di superamento del numero massimo fissato di 25 iscritti in sede, il seminario si svolgerà presso l'auditorium dei Salesiani di Alassio (se disponibile). </span></span></span><br />
<br />
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8063951256920551934.post-74786606268635620862014-10-22T12:14:00.006+02:002014-11-04T11:37:54.443+01:00IL COSTO DEL RITARDO DIGITALE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8W48Ad7pj8Orh23hMqu003fJ5FYYizscA4VNYMrMd48tvt0AFaFzV6BRscQ-N4CXepGHBkYksjrBicPR_RugpfRzz_gF6GN-AJiIYdA407beBSQBsGDGJwzWpZsr1goMc-J9_7A_Q-9X-/s1600/Governo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8W48Ad7pj8Orh23hMqu003fJ5FYYizscA4VNYMrMd48tvt0AFaFzV6BRscQ-N4CXepGHBkYksjrBicPR_RugpfRzz_gF6GN-AJiIYdA407beBSQBsGDGJwzWpZsr1goMc-J9_7A_Q-9X-/s1600/Governo.jpg" height="232" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><span style="color: red;"><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">La risposta del Governo:</span></span></span></b></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<b><span style="color: red;"><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">banda larga su
tutto il territorio italiano</span></span></span></b><br />
<b><span style="color: red;"><span style="font-size: x-large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">entro il 2015</span></span></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: #3d85c6;"><b><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">di Andrea Sicco</span></span></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">L'Unione Europea ha fissato un
calendario per arrivare nel 2020 a 30 mega in ogni abitazione e a 100
mega per almeno la metà degli abitanti.</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOhtHjFEVvGY_8fOQ4V0R5rsiCmxmwy-vf0jaA8KQ1nPC33U93de3gcGk5oJX3yJ1kN8K6pCa-ju-VPV2Cxge4R8GuO8EOm2uDNVrgHcxpqVGVipLOatHxn4o6S0MaVCD2q5zvSe2hwjqE/s1600/Europa+digitale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOhtHjFEVvGY_8fOQ4V0R5rsiCmxmwy-vf0jaA8KQ1nPC33U93de3gcGk5oJX3yJ1kN8K6pCa-ju-VPV2Cxge4R8GuO8EOm2uDNVrgHcxpqVGVipLOatHxn4o6S0MaVCD2q5zvSe2hwjqE/s1600/Europa+digitale.jpg" height="640" width="596" /></a></span></div>
<br />
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">In Italia, le aziende di
telecomunicazioni non sono ancora riuscite a fare investimenti omogenei per rendere moderna la rete. La spesa maggiore, poi, è
stata indirizzata verso aree più popolate e redditizie. Non a caso,
infatti, la fibra ottica* è arrivata prima a Milano, dove la
clientela che la richiede è anche in condizione di pagare
adeguatamente il servizio.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Attualmente, la fibra ottica raggiunge
alcune aree metropolitane come Milano, garantendo il massimo
dell'efficienza di connessione. Il resto del Paese usufruisce di una
banda larga* con velocità rilevate che si attestano attorno ai 2
mega e poco più. Le connessioni risultano essere più veloci in
Lombardia, Lazio e Puglia, regioni italiane in cui gli abitanti
utilizzano, già da tempo, la banda larga. In Basilicata, al
contrario, il 9% della popolazione non possiede tale servizio. La
percentuale sale al 10 in Calabria e al 18 in Molise. Piemonte,
Veneto e Toscana, soprattutto nell'entroterra collinare e montano
(rifugi ecc...), risultano essere parzialmente scoperte.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="color: lime;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">In Liguria, la situazione è la
seguente:</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNPBCSSAEg1rLxwYa-qXxs4JRd1nfGtQAuxaBMjS_Qm3UegE-5QGVLigqoy728kOJXBT2cz2MjX9nKiTRrzlS58vieae2Hcl2ITYHCjogiSpyUNoEUJjS-2rK17A-NiYWSDbAAGpRJc9po/s1600/Banda+larga+in+Liguria_2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNPBCSSAEg1rLxwYa-qXxs4JRd1nfGtQAuxaBMjS_Qm3UegE-5QGVLigqoy728kOJXBT2cz2MjX9nKiTRrzlS58vieae2Hcl2ITYHCjogiSpyUNoEUJjS-2rK17A-NiYWSDbAAGpRJc9po/s1600/Banda+larga+in+Liguria_2.jpg" height="245" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: lime;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Popolazione Residente (milioni): 1,565</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: lime;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Copertura:<br /><span style="color: #6aa84f;">Banda Larga (ADSL): 91,9%</span><br />Banda Larga (solo
wireless) (*): 5,0%<br /><span style="color: red;">Divario digitale (**): 3,1%</span><br /><br />(*)
disponibile solo copertura mobile 3G/4G<br /><span style="color: red;">(**) velocità di
connessione inferiore a 2Mbps</span></span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: lime;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: lime;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Con riferimento alla popolazione residente regionale
(1,565 milioni), il 91,9% risulta coperto da banda larga da rete
fissa in tecnologia ADSL; a questa va sommata una ulteriore quota
pari al 5% di copertura solo da connessione wireless. Il restante
3,1% rimane in digital divide, ovvero con disponibilità di velocità
di connessione inferiore a 2Mbps.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Gli operatori offrono una banda larga
con velocità da 7 mega ma l'<b>Osservatorio Sos Tariffe</b> rivela
in realtà che, mediamente, ci si ferma a 4 mega in fase di
scaricamento di un allegato da e-mail o di un file multimediale da
Internet (video, ecc...) Secondo quanto verificato da noi,
occorrerebbe meno tempo per il caricamento di una foto su di una
pagina di un social network che per gestire la propria casella di
posta elettronica. E' risaputo che le linee di connessione italiane
sono obsolete e hanno una qualità più bassa delle reti di altri
Paesi europei, così come è accertato che, con l'utilizzo
dell'alternativa del segnale wireless (connessioni di rete senza i
fili), subentra il problema della saturazione. Si raggiunge cioè il
livello di saturazione quando si supera un certo numero di
dispositivi collegati, causando insufficienza del servizio per chi,
in quel momento, lo richiede. Anche per tali ragioni è quanto mai
necessario puntare su reti più efficienti e moderne.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Le imprese italiane puntano molto sulle
esportazioni e l'utilizzo di connessioni lente, rende difficile
l'organizzazione di videoconferenze con i soci stranieri, la gestione
degli ordini, il controllo degli archivi e dei magazzini. Tutto
questo sfugge soprattutto a chi non opera nel settore.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il <b>Censis</b> ha calcolato che il
ritardo digitale ci costa 10 milioni di euro al giorno per minori
investimenti nella rete e nei servizi innovativi. Per quanto riguarda
il settore dell'e-commerce, le vendite online valgono, nel nostro
Paese, 12,2 miliardi di euro contro i 45 miliardi di euro della
Francia. Inoltre, si stima che per ogni 1000 nuovi utenti della banda
larga si possano creare 80 nuovi posti di lavoro. Il nostro Paese è
in ritardo. Un ritardo che causerà la mancata assunzione di giovani
diplomati, laureati e specializzati nel digitale, costretti a cercare
impiego altrove. Giovani formati in Italia per fare la fortuna di
quei paesi in grado di retribuirli adeguatamente, rendendoli però
produttivi.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Per concludere, con il servizio della
banda larga si scaricano velocemente video e si comunica in tempo
reale con Skype. Non è un caso, quindi, che il Web sia sempre più
sinonimo anche di multimedialità. Il vantaggio risiede soprattutto
nel fatto che più utenti, nello stesso istante, riescono a svolgere
più attività contemporaneamente senza intasare il collegamento.
Sempre più atenei universitari offrono corsi a distanza e, negli
Stati Uniti, sempre più ospedali offrono assistenza online ai malati
cronici, inviano risultati di esami clinici effettuati e consultano
specialisti prima e durante lo svolgimento di interventi d'emergenza.
Anche in Italia ci sono esempi virtuosi come, per esempio, la città
di Venezia. Il Comune ha riconosciuto Internet come un diritto per
più di 50000 utenti che vi accedono gratuitamente e mediante linee
pubbliche.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: blue;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #3d85c6;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">E' la politica a dover dare le risposte
giuste al momento giusto tenendo sempre presente che l'Europa vigila,
il mondo digitale non può più attendere.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvLz6bT2n1eb14i4cC_DNjeLHHiLsH_GgSQ4scRP9hwOi2_18asxeDWZR6a2Cdpnuj8GwDzTWXMQp1HkwVNh1630u5vpp3jrZrSToqeZb6Rm8A8G7myNxO_CxRjLy_w5mAoi4WVt3eGjFm/s1600/Fibra+ottica_1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvLz6bT2n1eb14i4cC_DNjeLHHiLsH_GgSQ4scRP9hwOi2_18asxeDWZR6a2Cdpnuj8GwDzTWXMQp1HkwVNh1630u5vpp3jrZrSToqeZb6Rm8A8G7myNxO_CxRjLy_w5mAoi4WVt3eGjFm/s1600/Fibra+ottica_1.jpg" height="640" width="531" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #f1c232;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">* Le <b>fibre ottiche</b> sono
filamenti di materiali vetrosi o polimerici, realizzati in modo da
poter condurre al loro interno la luce <span style="font-style: normal;">(propagazione
guidata)</span>, e che trovano importanti applicazioni in
illuminotecnica, diagnostica e telecomunicazioni.</span></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU7pDRopAgChnOAWAYjETdYyZRdrk6jfa4vQawrun5zVSGJE-NwU04ZnG07S05vl5JHA52uz60Gzzv9JjWMiGOLyJbDZBDN9crTuOhcU8ALS8VRviwbj34lBwFK4Hj8H4cPG0AtDt_RAsQ/s1600/Banda+larga.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjU7pDRopAgChnOAWAYjETdYyZRdrk6jfa4vQawrun5zVSGJE-NwU04ZnG07S05vl5JHA52uz60Gzzv9JjWMiGOLyJbDZBDN9crTuOhcU8ALS8VRviwbj34lBwFK4Hj8H4cPG0AtDt_RAsQ/s1600/Banda+larga.jpg" height="496" width="640" /></a></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /></span></span>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">
</span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;">
<span style="color: #cc0000;"><span style="font-size: large;"><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><span style="font-style: normal;"><span style="font-weight: normal;">*
Il termine </span></span><span style="font-style: normal;"><b>banda
larga (broadband)</b></span><b>,</b> nel campo dell'informatica e
delle telecomunicazioni, indica la trasmissione e la ricezione di
dati informativi, inviati e ricevuti simultaneamente in quantità
maggiore mediante lo stesso cavo o mezzo radio grazie all'uso di
mezzi trasmissivi e tecniche di trasmissione che supportano e
sfruttano un'ampiezza di banda superiore ai precedenti sistemi di
telecomunicazione a <span style="font-style: normal;"><b>banda stretta
(narrowband).</b></span></span></span></span></div>
<div style="margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Andrea Siccohttp://www.blogger.com/profile/03904320406569312865noreply@blogger.com0